
Riguardo alle scelte di coscienza occorrerebbe rispetto. Specialmente da e verso i sacerdoti.
Purtroppo quello che succede e’ che le separazioni/divisioni tra i cenacoli sono inevitabili e traumatiche quando ci sono di mezzo differenze dottrinali e di comportamento inconciliabili.
Come quelle verificatesi con il “cenacolo” di Carini (in realta’ una vera psico-setta) a causa di molteplici incresciosì episodi che sono il segno manifesto del male (finte rivelazioni mistiche celesti e falsificazioni di rivelazioni autentiche della Madonna (1,2)).
Tuttavia chi tradisce la fede in Cristo opera il male e quindi non crede. Pertanto è già condannato, perché ha rinnegato la fede nel nome dell’Unigenito Figlio di Dio (e si tratta proprio del peccato contro lo Spirito Santo che Gesu’ dichiara irrimediabile!). Infatti chi fa il male odia la luce, e alla luce non si accosta, per non essere ripreso. Chi invece, pratica secondo la verità, si accosta alla luce, affinché sia manifesto che le opere sue son fatte secondo Dio». (da Joannes 3:16-21).
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