
Continua la difesa di Benedetto XVI (3-8). L’argomento qui discusso riguarda il tema della posizione di Papa impedito. Posizione che viene negata dai suoi accusatori UNA CUM anche sulla base che Benedetto XVI non ne avrebbe mai parlato.
Vediamo qui un documento importantissimo che smentisce categoricamente e definitivamente questa tesi.
SI TRATTA DELL’INCONTRO ORGANIZZATO PRESSO L’UNIVERSITA’ DI ROMA “LA SAPIENZA” PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PIERGIORGO ODDIFREDDI “In cammino alla ricerca della Verità. Lettere e colloqui con Benedetto XVI” (Rizzoli, 2022) (1).
Salutando il pubblico, l’arcivescovo Gänswein ha dichiarato: “Papa Benedetto mi ha detto, per prima cosa: «Lei non faccia un saluto istituzionale, faccia un saluto personale da parte mia e dica a tutti: ‘Non ho meritato questa illustre lista di presentatori’. Io gli ho detto: «Santo Padre, se dico questo non mi credono, però obbedisco»; «O credete o non credete, se non credete leggete, o Geremia o Isaia. Non dico quale versetto e quale capitolo, ma lì è la risposta»”.
Si tratta quindi di un messaggio diretto a noi da parte di Benedetto XVI. Di cui peraltro Mons. Gaenswein potrebbe (anche se improbabile) non aver avuto piena comprensione. Cioe’ del fatto che Benedetto XVI si trovava dal 28 febbraio 2013 (e fino alla sua morte il 31/12/2022) in stato impedito.
Vedasi al riguardo l’articolo di A. Cionci (2) dove viene indicato che questo (l’aver riportato il messaggio rivelatore di Benedetto XVI) potrebbe essere il motivo dell’attacco di Bergoglio contro Mons. Georg Gaenswein da lui accusato di essere addirittura privo “di nobiltà e di umanità”.
_________________________________________