
LA RIVELAZIONE MISTICA: il trionfo di Benedetto XVI in Paradiso
Come noto la suora dominicana Suor Benedicta de la Santa Cruz (comunità delle Suore Francescane della Santa Croce, in Colombia) il giorno 2 febbraio 2023 durante la celebrazione della S. Messa nella sua comunita’ avrebbe visto in visione mistica Benedetto XVI (1).
Come tutte le rivelazioni mistiche non vi e’ affatto obbligo di credervi.
Tuttavia c’e’ un particolare degno di nota particolare: nell’apparizione Benedetto XVI celebra nel Vetus Ordo! Il motivo risulta ora chiaro, viste le ripetute accuse mosse nei suoi confronti dagli UNA CUM (1). Secondo i quali il suo Motu Proprio Summorum Pontificum avrebbe avuto ai suoi occhi un significato minore visto che lui stesso non avrebbe mai celebrato nel Vetus Ordo!
Questa considerazione supera le obbiezioni sulla Questione dell’Autenticita’ dell’apparizione (1).
Tuttavia, la principale notizia della rivelazione mistica e’ che Benedetto XVI e’ in Paradiso. Si tratta quindi:
1) del trionfo di Benedetto XVI che e’ giunto in Paradiso!
2) del fatto che Benedetto continua a guidarci dal Paradiso!
Per il resto, vale la pena chiedersi se emerga qualche sostanziale novita o meno rispetto a quanto e’ noto ormai da tempo a gran parte dei fedeli di Benedetto XVI.
La risposta e’ sostanzialmente negativa. Riassumiamone comunque i punti piu’ significativi.
PRIMO PUNTO: “LINGUAGGIO IN CODICE E PARABOLE“-
Viene spiegato il motivo del particolare linguaggio adottato da Benedetto XVI sin dal momento della sua “Declaratio” (11 febbraio 2013): chiaro ed esplicito sui principI di fede, ma espresso in parabole per quanto riguarda la sua relazione personale verso il Collegio dei Cardinali e JM Bergoglio. Si tratta della stessa motivazione che Gesu’ stesso adotta nel Vangelo: vuole farsi capire solo dai cristiani che hanno fede in Cristo.
COMMENTI PRIMO PUNTO
- QUESTA CARATTERISTICA SEMBRA CONSISTENTE (LIMITATAMENTE ALLA PERSONA DI BENEDETTO XVI) CON LA TESI DEL COSIDDETTO “CODICE RATZINGER” PROPOSTOI DAL GIORNALISTA A.CIONCI.
- Da notare che, al contrario, analogo concetto non puo’ manifestamente applicarsi alle dichiarazioni e alla condotta di Mons. Georg Gaenswein. nella sua qualita’ di segretario di Benedetto XVI. Le ripetute (e anche violente!) sue dichiarazioni pro-Bergoglio sono infatti ben note e non possono lasciare dubbio alcune. Vedasi al riguardo l’articolo chiarissimo (2) dove Mons. Gaenswein afferma rivolgendosi a una lettrice che ritiene JM Bergoglio anti-papa: “
Lei non ha capito NIENTE!!!! IL VERO
SUCCESSORE DI PIETRO È PAPA FRANCESCO ADESSO !!!! Mettetevelo in testa una volta per tutte !!!!! Chi non riconosce FRANCESCO quale Sommo Pontefice È ERETICO ! SCOMUNICATO!!!SCISMATICO!!!! E non può ricevere i sacramenti quindi è fuori dalla CHIESA DI CRISTO!!!!!! Signora lei è fuori dalla Chiesa di Cristo!!!“
SECONDO PUNTO: MOTIVAZIONI DELLA DECLARATIO
Sono confermate le motivazioni gia’ note. Benedetto XVI ha deciso con la sua Declaratio di dare le dimissioni dal suo ruolo attivo di papa, senza peraltro abbandonare il Munus Petrinus e quindi permanendo fino alla sua morte nella sua qualita’ esclusiva di Vicario di Cristo. Ha deciso quindi di restare guida morale della Chiesa, continuando a svolgere il suo ruolo di papa ma in modo diverso, non attivo, bensi’ contemplativo e di preghiera. Cio’ allo scopo di mettersi in ascolto della parola di Dio, assieme alla Chiesa rimasta fedele a Cristo;. La sua e’ quindi una preghiera di espiazione come anima vittima (3) per conto e assieme a tutta la Chiesa, al fine di affidarsi totalmente alla volonta’ di Dio. Viene confermato, inoltre, che tale scelta’ gli e’ stata ispirata dallo Spirito Santo.
COMMENTI SECONDO PUNTO
- Il primo aspetto importante riguarda il fatto che – al contrario di quanto affermato molto spesso – la Declaratio non contiene affatto errori sostanziali o violazioni del codice canonico. Questo aspetto e’ stato dimostrato nell’articolo di Don Stefano Violi sin dal 2013 (4)
- Per quanto riguarda il significato delle “anime vittima” vedasi (3).
- Quella delle anime-vittima appare dunque una speciale esperienza mistica in cui le anime vittima vengono coinvolte nell’opera di salvezza di Gesu’ Cristo attraverso le sofferenze che patiscono con diverse possibili modalita.
- Occorre rilevare che oltre alle stimmate (ovvero alcune delle ferite della crocifissione subite da Gesu’ Cristo durante la passione) un esempio ulteriore e’ quello delle sofferenza patite a causa di attacchi o possessioni demoniache. Al riguardo e’ noto, per esempio, che Padre Pio quando pregava di notte combattesse con il demonio in veri scontri fisici.
TERZO PUNTO: BENEDETTO XVI E’ RIMASTO SOMMO PONTEFICE E VICARIO DI CRISTO FINO ALLA SUA MORTE.
COMMENTI AL TERZO PUNTO
- Benedetto XVI non ha, infatti, rinunciato al Munus Petrinus secondo il dettato del can. 332 § 2, e quindi non ha affatto rinunciato al papato; (5,6).
- Infatti la stessa Declaratio e’ perfettamente regolare in quanto rientrava nei suoi poteri papali la decisione di trattenere lo stesso “Munus Petrinus”.
- Il fondamento teologico giuridico è fornito dalla plenitudo potestatis sancita dal can. 331 come dimostrato da Don Stefano Violi gia’ nel 2013 (4) (vedasi anche discussione estesa in (6)).
QUARTO PUNTO: NE CONSEGUE CHE IL CONCLAVE CONVOCATO IL 12 E 13 MARZO 2013 E L’ELEZIONE DI JM BERGOGLIO SONO ENTRAMBI INVALIDI.
COMMENTI AL QUARTO PUNTO
- L’invalidita’ del Conclave e della elezione di JM Bergoglio discende dalla validita’ canonica della Declaratio e dal fatto che Benedetto XVI non ha affatto rinunciato al Munus Petrinus.
QUINTO PUNTO: QUINDI JM BERGOGLIO E’ SOLTANTO UN PAPA INVALIDAMENTE ELETTO, CIOE’ UN ANTI-PAPA.
COMMENTI AL QUINTO PUNTO
- Infatti, a conseguenza dell’invalidita’ del Conclave e della elezione di JM Bergoglio discende necessariamente che JM Bergoglki non e’ papa regolarmente eletto. cioe’ e’ di fatto e di principio anti-papa.
- Ne consegue che tutti i suoi atti formali, dichiarazioni, incluse le lettere apostoliche, nonche’ atti disciplinari come scomuniche e riduzioni allo stato laicale sono nulli.
- In particolare sono nulle la scomuniche (e ogni atto successivo) nei confronti di Don Alessandro Minutella, Don Enrico Roncaglia, nonche’ di tutti i fedeli che seguono i loro riti religiosi.
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