
Fonte: JOSEPH RATZINGER :B16 e G.GÄNSWEIN https://benedettoxviblog.wordpress.com/2022/01/25/michael-hesemann-su-benedetto-xvi-fake-news/
“Ho letto, in tedesco, sia le 72 pagine che si riferiscono ai 5 anni in cui il cardinale Ratzinger è stato Arcivescovo di Monaco e Frisinga, sia le 88 pagine di sue risposte alle domande degli inquirenti. C’è un’enorme discrepanza tra il rapporto stesso da un lato e la conferenza stampa di presentazione di giovedì scorso e la sua copertura internazionale dall’altro. La maggior parte di quanto avete letto e sentito negli ultimi due giorni sono solo fake-news, che poggiano su una deliberata disinformazione da parte dei media. Il rapporto tratta i casi di abuso sessuale di minori dal 1945 al 2019, in 74 anni, non solo nei 5 anni di episcopato Ratzinger. Tratta 65 casi, di cui solo quattro legati a Ratzinger. E se si studiano quei casi, Ratzinger è solo una figura secondaria, qualcuno che non ha avuto un ruolo importante in quanto successo, eppure tutti si focalizzano su di lui. Metterlo sotto i riflettori è, naturalmente, un modo facile per coprire la cattiva condotta di molti suoi successori, in particolare il cardinale Marx, che è arcivescovo di Monaco e Frisinga dal 2008″.
Così ha dichiarato Michael Hesemann, esperto di Chiesa tedesca, saggista e studioso, intervistato da Deborah Castellano Lubov per il sito Exaudi.
Circa questi quattro casi e a come Ratzinger li ha trattati, il dottor Hesemann ha spiegato che si studiano si rimane “molto sorpresi nel vedere che non c’era nessuna vittima in nessuno di questi quattro casi, almeno non durante il mandato di Ratzinger come arcivescovo. In nessuno dei quattro casi, un prete è stato accusato di qualsiasi attività sessuale con un minore o un adulto, un ragazzo o una ragazza durante quei 5 anni!”.
Analizzando i casi Hesemann ha ricordato che nel primo caso, un prete, che era stato mandato all’estero dopo una cattiva condotta sessuale in passato e condannato a una pena detentiva, fu autorizzato da Ratzinger a tornare nella sua diocesi d’origine per la pensione. Poiché questo prete voleva solo andare in pensione, è stato un atto di grazia umano permettergli di morire nel suo paese d’origine.
Nel secondo caso, un sacerdote di un’altra diocesi era stato giudicato colpevole, nella sua diocesi di provenienza di Essen, di avere molestato bambini da ubriaco, perciò era stato inviato dal suo vescovo all’arcidiocesi di Monaco per un trattamento psichiatrico. Queste molestie a Essen erano avvenute tutte prima del mandato di Ratzinger come arcivescovo di Monaco. Ratzinger non era informato del motivo di questo trattamento, e quindi, ignaro, ha permesso al sacerdote di rimanere nella struttura pastorale del luogo del suo trattamento, dove il parroco locale lo impegnò in diverse attività.
Nel terzo caso, un vescovo di un altro paese chiese al cardinale Ratzinger un permesso per un suo nipote prete di continuare i suoi studi e poi discutere la sua tesi a Monaco, cosa che Ratzinger permise. Quel che non sapeva è che il giovane prete era già stato condannato nel suo paese d’origine per cattiva condotta sessuale. Durante i suoi studi, quel prete prestò servizio come cappellano nella parrocchia dell’Università e fu visto nuotare nudo nel fiume locale, l’Isar.
L’ultimo dei quattro casi riguarda un prete che aveva scattato foto di ragazze minorenni in costume da bagno e abiti estivi. Quando fu condannato e Ratzinger lo seppe, lo rimosse dalla sua parrocchia e lo mandò a prestare servizio in un ospedale e in una casa di riposo, solo perché questo prete aveva mostrato tendenze pedofile e non avrebbe dovrebbe aver alcun contatto con i minori!
Fonte inFormazione Cattolica