Consideriamo una ulteriore possibile obbiezione al documento (*)
OBBIEZIONE #2 “UNA CUM Bergoglio Papa”
Facendo i nomi del papa e del vescovo ordinario del luogo non si afferma affatto di condividerne le idee ma semplicemente li si riconosce come tali – papa e vescovo – e ci si riconosce in “comunione gerarchica” con essi. Cosa significa comunione gerarchica? Semplicemente che come Sacerdote si sta celebrando la Messa in una data diocesi – dunque sotto la giurisdizione canonica di un dato vescovo (che si nomina appunto nel canone) – e nella Chiesa universale – dunque sotto la giurisdizione del papa. Che poi vescovo e papa siano santi o mascalzoni, di retta fede o meno … e persino degli anticristi è altra questione.
RISPOSTA ALL’OBBIEZIONE
Anche questa obbiezione e’ invalida.
Il motivo e’ il seguente. Come ribadito da GP2 nella sua lettera enciclica “Ecclesia de Eucharistia” (1) la celebrazione in “comunione con lui [il Romano Pontefice pro tempore, se non vacante] è un’esigenza intrinseca della celebrazione del Sacrificio eucaristico.“
Comunione va intesa qui come condivisione di fede, di intenti e di riti e quindi tutti i pronunciamenti ufficiali aventi come oggetto articoli di fede emessi da parte del Romano Pontefice.
Pertanto NON si tratta semplicemente di una formale “comunione gerarchica”!
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(*) LA CONTRADDIZIONE RAZIONALE INSANABILE DI BERGOGLIO E DEGLI UNA CUM (non dobbiamo mai temere di dire la verita’ in quanto “la ragione e la fede vanno sempre d’accordo”) https://www.revelationvirgo.org/2022/12/20/la-contraddizione-razionale-di-bergoglio-e-degli-una-cum/
(1) LETTERA ENCICLICA ECCLESIA DE EUCHARISTIA, DEL SOMMO PONTEFICE GIOVANNI PAOLO IIAI VESCOVI AI PRESBITERI E AI DIACONI ALLE PERSONE CONSACRATE E A TUTTI I FEDELI LAICI SULL’EUCARISTIA NEL SUO RAPPORTO CON LA CHIESA, Roma,17 aprile, 2003, IOANNES PAULUS II.