Usualmente S.Tommaso d’Aquino e’ ritenuto essere un filosofo aristotelico, ovvero che ritiene valida la logica a due vie (vero o falso) del Principio di Contraddizione di Aristotele.
Ma e’ realmente cosi?
La sua opera “Contra Gentiles” dimostra chiaramente di superare la logica aristotelica (1). Infatti, a differenza della Summa Theologiae, dove verità naturali e verità soprannaturali sono trattate insieme, la Summa contra Gentiles dedica i primi tre libri alle verità considerate accessibili alla ragione, mentre il quarto libro tratta delle verità note grazie alla rivelazione divina. Il motivo di tale modo di procedere sta nel fatto che, parlando con i gentiles (“pagani”), cioè, a quel tempo, con i musulmani o con i pagani, si può assumere come presupposto solo quanto essi stessi riconoscono: la ragione umana.
La conclusione e’ chiara: S.Tommaso d’Aquino ritiene che il trascendente, e quindi Dio stesso, in assenza della Rivelazione divina (ovvero “a priori“), non sia raggiungibile – e quindi resti a priori indecidibile – per la ragione umana!
Ne consegue che “a priori” (cioe’ in assenza della rivelazione divina) vale necessariamente la logica (“a priori“) a tre vie, caratterizzata dal Principio di Contraddizione a tre vie. Secondo questo principio logico – a differenza della logica a due vie aristotelica – le frasi logiche possono essere in alternativa: 1) vere, 2) false o 3) indecidibili.
______________________________
(1) LA LOGICA DI SAN TOMMASO D’AQUINO: SUMMA CONTRA GENTILES -SOMMA CONTRO I GENTILI, https://www.revelationvirgo.org/2022/01/30/summa-contra-gentiles-somma-contro-i-gentili-di-san-yommasio-daquino/