IL TRIONFO DELLA BATTAGLIA DI LEPANTO (7 OTTOBRE 1571)
AVETE FORSE DEI DUBBI? Il nostro motto deve essere quello di Gesu’ Cristo che dice nel Vangelo:
Nolíte timére, pusíllus grex, quia complácuit Patri vestro dare vobis regnum – Do not be afraid, little flock, for it has pleased your Father to give you the kingdom. (Luc 12:32-34)
INOLTRE, non c’e’ dubbio: Papa Benedetto XVI non si e’ affatto dimesso con la sua Declaratio (11 febbraio 2013) avendo mantenuto il Munus Petrinus (1) e quindi il titolo di Sommo Romano Pontefice.
LA CITAZIONE DI GEREMIA
Si noti che si tratta di una decisione consapevole e meditata dello stesso Benedetto XVI! Confermata anche con la sua famosa frase (riportata da Mons. Gaenswein):
“Potete credere, o non credere, la risposta è nel Libro di Geremia”.
Geremia e’ infatti famoso per la sua invettiva contro le molte colpe del regno di Giuda (che viene invitato al pentimento, alla preghiera ed espiazione), tra cui in particolare la colpa principale dell’idolatria (2).
Benedetto XVI ci ha quindi voluto indicare, anche con il suo esempio, proprio la via della preghiera ed espiazione che la Chiesa (ovvero il Piccolo Resto fedele a Cristo che ne rimane!) deve seguire per salvarsi dalle sue colpe.
Si tratta dunque proprio della via “Orandi et Patiendi” di cui si parla nella Declaratio (1): mantenete diritto, anche nella difficolta’, il vostro cammino con la preghiera e l’espiazione!
L’esercizio della preghiera e’ quindi di fondamentale importanza (3), per difenderci dall’azione dell’anticristo che e’ gia’ chiaramente presente tra noi, come ci ha detto piu’ volte Benedetto XVI [ved. p. esempio (4)].
Infatti la promessa di Gesu’ e’ di mandarci lo Spirito Santo per difenderci dal pericolo, ispirarci, guidarci e discernere la via del nostro cammino (5).
MA ANCHE LA FUNZIONE PATIENDI E’ CRUCIALE!
Per contrastare l’azione dell’anticristo che cerca di insinuarsi tra noi per dividere quello che Gesu’ stesso chiama Pusillus Grex (e’ lo stesso Piccolo Resto dell’Apocalisse, quindi il Piccolo Resto di Israele, da intendersi anche “celeste” in quanto composto anche dalle anime degli eletti), impedirne in tutti i modi l’azione e la stessa esistenza!
COME (l’anticristo) LO STA FACENDO?
Bergoglio e la sua elite massonica stanno tentando in tutti i modi di accreditare la falsa chiesa di Bergoglio come la vera Chiesa e se stesso come legittimo Papa!
Le tre tesi seguenti sono chiare:
1) LA PRIMA: VALIDITA’ DEI RITI “UNA CUM BERGOGLIO” riguarda il tentativo di accreditare come validi i riti UNA CUM Bergoglio (6). Ma che si tratti di un falso problema e’ evidente (7), visto che JM Bergoglio non e’ papa!
2) LA SECONDA TESI: CONTRO LA SUCCESSIONE APOSTOLICA DI BENEDETTO XVI
E’ il tentativo di ostacolare o addirittura impedire (per la prima volta dopo 2000 anni!) la regolare successione apostolica con l’elezione di un successore di Benedetto XVI!
3) LA TERZA TESI: CONTRO LA REGOLA APOSTOLICA
Riguarda il tentativo di impedire l’esercizio da parte del popolo e clero romani della Regola Apostolica, ovvero l’elezione diretta (da parte dello stesso popolo e clero romani) mediante scrutinio segreto o per acclamazione (8) del Romano Pontefice successore di Benedetto XVI.
QUALI I MOTIVI DELL’OPPOSIZIONE?
Le motivazioni possibili addotte (alla seconda e terza tesi) sono, per lo meno, le seguenti:
UNA e’ quella di affermare (tesi manifestamente UNA CUM) che questa elezione realizzerebbe un’eresia (!).
DUE, quella di esprimere perplessita’, senza peraltro offrire una risposta, sull’elezione diretta del Papa secondo la Regola Apostolica.
TRE, la terza possibile motivazione e’ quella di non accettare alcuna innovazione, nel senso di non accettare possibili eccezione della regola del Conclave, anche trascurando – come nel caso presente – il fatto fondamentale che il Consiglio del Cardinali si sia rifiutato di convocarlo!
QUATTRO, un’ulteriore possibile motivazione riguarda possibili dubbi circa le modalita’ di convocazione di una assemblea elettiva secondo la Regola Apostolica.
CINQUE, la mancata partecipazione di membri “esterni” di cattolici fedeli a Benedetto XVI (ovvero non residenti nella diocesi di Roma).
SEI, la scarsa pubblicizzazione dell’evento e la conseguente possibile limitata partecipazione dei cattolici Romani (ovvero dei cattolici,, sia clero che fedeli, residenti da almeno un anno nella diocesi di Roma).
SETTE, l’affermazione che l’iniziativa di procedere all’elezione del nuovo pontefice dovrebbe provenire da autorita’ superiori della Chiesa (ovvero il Consiglio dei Cardinali).
OTTO, il fatto che gran parte dei cristiani pro-Bergoglio ignorino del tutto l’evento.
NOVE, la tesi che la “Universi Dominici Gregis” di Giovanni Paolo II blinderebbe l’elezione del Romano Pontefice
DIECI, ta tesi che i cardinali sarebbero gli unici autorizzati ad eleggere il papa non quattro gatti romani convocati ……, elezione per altro che nessuno nel mondo riconoscerebbe creando solo ulteriore confusione.
e infine, al punto UNDICI, la richiesta di rinvio dell’elezione!
REFUTAZIONE
Ma in tutti i casi si tratta di un falso problema. Infatti porre in dubbio la Regola Apostolica (ovvero – vedasi punto CINQUE – applicabile esclusivamente al popolo e clero romani!) significherebbe porre in dubbio la validita’ dell’elezione di tutti i papi dei primi secoli se non addirittura fino al 1315.
Quanto, in particolare:
al punto TRE risulta chiaro e manifesto a tutti che non esiste ora via alternativa al ricorso alla suddetta Regola Apostolica!
ai punti SEI e OTTO, occorre notare che l’accesso ai media e’ limitato proprio dalla falsa chiesa di Bergoglio, mentre la strettezza e urgenza dei tempi rende indispensabile la rapida attuazione dell’elezione del nuovo papa. Quanto alla partecipazione ci si augura che sia, nonostante, tutto significativa.
al punto SETTE, premesso che la successione papale e’ un compito esclusivo della Chiesa terrena e visto che il Consiglio del Cardinali si e’, di fatto, rifiutato di convocare il Conclave per la successione di Benedetto XVI, ne segue che va necessariamente applicata la Regola Apostolica. Saranno pertanto la regolarita’ della convocazione, lo svolgimento e la partecipazione del popolo e del clero romani a garantirne la validita’.
ai punti NOVE e DIECI, chiaramente di ispirazione UNA CUM visto che rappresenta il tentativo di impedire la successione di Benedetto XVI (e implicitamente di confermare invece la validita’ della nomina di Bergoglio), vale la stessa argomentazione del punto SETTE (vedasi anche il riferimento (10)).
al punto UNDICI l’assurda (esplicita o implicita) richiesta di rinvio (possibilmente sine die!) dell’elezione, cui speravano evidentemente di poter porre mano essi stessi per i loro interessi particolari e personali.
Da considerare, inoltre, che lo stesso Papa Giovanni Paolo II ebbe a dichiarare nella lettera di accompagnamento alla Costituzione Apostolica Universi Dominicis Gregis (11) di essere “consapevole della valutazione di teologi e canonisti di ogni tempo, i quali concordemente ritengono tale istituto (il Conclave) non necessario per sua natura alla valida elezione del Romano Pontefice“.
Si tratta, in tutti i casi qui menzionati, di conclusioni di una chiarezza esemplare che smentiscono definitivamente qualunque possibile tesi/affermazione contraria!
IL PICCOLO RESTO CONTINUA AD ESISTERE E SALVERA’ LA CHIESA CATTOLICA! E LO DICE GESU’ CRISTO STESSO (Luc 12:32-34)!
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