Lettera ai Galati, 2,16:
16 sappiamo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge, ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato.
PREGHIERA DEL ROSARIO (facoltativa)
Misteri Gaudiosi
(o della gioia)
Primo mistero della gioia: l’angelo annuncia a Maria la nascita di Gesù.Dal Vangelo secondo Luca (1,26-28.30-31) L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù». Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Secondo mistero della gioia: Maria fa visita alla cugina Elisabetta.Dal Vangelo secondo Luca (1,39-40. 41b-42.45)In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Terzo mistero della gioia: Gesù, il figlio di Dio, nasce dalla Vergine Maria.Dal Vangelo secondo Luca (2,1.4a.6-7)In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per [Maria] i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Quarto mistero della gioia: Maria e Giuseppe presentano Gesù al Tempio.Dal Vangelo secondo Luca (2, 22b.25a.27-28) Portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio.Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Quinto mistero della gioia: Maria e Giuseppe ritrovano Gesù nel Tempio, fra i dottori.Dal Vangelo secondo Luca (2,41-42.46.48-49)I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Iesu dulcis memoria
Iesu dulcis memoria
Dans vera cordis gaudia
Sed super mel et omnia
Eius dulcis praesentia.
Nil canitur suavius
Nil auditur iucundius
Nil cogitatur dulcius
Quam Jesus Dei Filius.
Iesu, spes paenitentibus
Quam pius es petentibus
Quam bonus Te quaerentibus
Sed quid invenientibus?
Nec lingua valet dicere
Nec littera exprimere
Expertus potest credere
Quid sit Iesum diligere.
Sis, Iesu, nostrum gaudium,
Qui es futurus praemium:
Sit nostra in te gloria
Per cuncta semper saecula.
Amen.
Preghiera di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori
Signor mio Gesù Cristo, che, per l’amore che porti agli uomini, te ne stai notte e giorno in questo Sacramento tutto pieno di pietà e di amore, aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarti, io ti credo presente nel Sacramento dell’Altare.
Ti adoro, nell’abisso del mio niente, e ti ringrazio di quante grazie mi hai fatte; specialmente di avermi donato te stesso, in questo Sacramento e di avermi dato per avvocata la tua Santissima Madre Maria e di avermi chiamato a visitarti in questa chiesa. Io saluto, oggi, il tuo amantissimo Cuore ed intendo salutarlo per tre fini: primo, in ringraziamento di questo gran dono; secondo, per compensarti di tutte le ingiurie, che hai ricevuto da tutti i tuoi nemici in questo Sacramento; terzo, intendo con questa visita adorarti in tutti i luoghi della terra, dove tu sacramentato te ne stai meno riverito e più abbandonato.
Gesù mio, io ti amo con tutto il cuore. Mi pento di aver, per il passato, tante volte disgustata la tua bontà infinita. Propongo con la tua grazia di non offenderti più per l’avvenire ed, al presente, miserabile qual sono, io mi consacro tutto a te: ti dono e rinunzio a tutta la mia volontà, agli affetti, ai desideri e a tutte le cose mie. Da oggi in avanti, fai di me e delle mie cose tutto quello che ti piace. Solo ti chiedo e voglio il tuo santo amore, la perseveranza finale e l’adempimento perfetto della tua volontà.
Ti raccomando le anime del Purgatorio, specialmente le più devote del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima. Ti raccomando ancora tutti i poveri peccatori. Unisco, infine, Salvator mio caro, tutti gli affetti miei cogli affetti del tuo amorosissimo Cuore e, così uniti, li offro al tuo eterno Padre e lo prego in Nome tuo, che per tuo amore li accetti e li esaudisca. Così sia.
Dov’è carità e amore
Dov’è carità e amore qui c’è Dio.
Ci ha riuniti tutti insieme Cristo, amore,
godiamo esultanti nel Signore!
Temiamo e amiamo il Dio vivente,
e amiamoci tra noi con cuore sincero.
Noi formiamo qui riuniti, un solo corpo
Evitiamo di dividerci fra noi:
via le lotte maligne via le liti!
E regni in mezzo a noi Cristo Dio.
Chi non ama resta sempre nella notte
e dall’ombra della morte non risorge;
ma se noi camminiamo nell’amore,
noi saremo veri figli della luce.
Nell’amore di colui che ci ha salvato,
rinnovati dallo Spirito del Padre,
tutti uniti sentiamoci fratelli,
e la gioia diffondiamo sulla terra.
T’adoriam ostia divina
T’adoriam, Ostia divina,
t’adoriam, Ostia d’amor.
Tu dell’angelo il sospiro,
tu dell’uomo sei l’onor.
T’adoriam, Ostia divina,
t’adoriam, Ostia d’amor.
Tu dei forti la dolcezza,
tu dei deboli il vigor,
tu salute dei viventi,
tu speranza di chi muor.
T’adoriam, Ostia divina,
t’adoriam, Ostia d’amor.
Ti conosca il mondo e t’ami,
tu la gioia d’ogni cuor;
ave, o Dio nascosto e grande,
tu dei secoli il Signor.
T’adoriam, Ostia divina,
t’adoriam, Ostia d’amor.
Adoro Te devote (S Tommaso d’Aquino)
L’Adoro te devote è un inno (più propriamente un ritmo[3]) di adorazione all’Eucaristia attribuito a San Tommaso d’Aquino.
Il Messale Romano precedente la riforma liturgica del Vaticano II lo propone come preghiera del celebrante dopo la Messa.
Il nuovo Rituale Romano, edito da Paolo VI, lo ha accolto tra i testi per il culto eucaristico fuori della Messa[4], per cui viene cantato durante l’adorazione eucaristica, solitamente in melodia gregoriana.
Adoro Te devote, latens Deitas,
Quae sub his figuris vere latitas:
Tibi se cor meum totum subiicit,
Quia te contemplans totum deficit.
Visus, tactus, gustus in te fallitur,
Sed auditu solo tuto creditur.
Credo quidquid dixit Dei Filius:
Nil hoc verbo Veritatis verius.
In cruce latebat sola Deitas,
At hic latet simul et humanitas;
Ambo tamen credens atque confitens,
Peto quod petivit latro paenitens.
Plagas, sicut Thomas, non intueor;
Deum tamen meum te confiteor.
Fac me tibi semper magis credere,
In te spem habere, te diligere.
O memoriale mortis Domini!
Panis vivus, vitam praestans homini!
Praesta meae menti de te vivere
Et te illi semper dulce sapere.
Pie pellicane, Iesu Domine,
Me immundum munda tuo sanguine.
Cuius una stilla salvum facere
Totum mundum quit ab omni scelere.
Iesu, quem velatum nunc aspicio,
Oro fiat illud quod tam sitio;
Ut te revelata cernens facie,
Visu sim beatus tuae gloriae.
Amen.
T’adoriam ostia divina
T’adoriam ostia divina,
t’adoriam ostia d’amor.
Tu degli angeli il sospiro,
tu dell’uomo sei l’onor.
Tu dei forti la dolcezza,
tu dei deboli il vigor.
Tu salute dei viventi,
tu speranza di chi muor.
Ti conosca il mondo e t’ami,
tu la gioia d’ogni cuor.
Ave, o Dio nascosto e grande,
tu dei secoli il Signor.
Deus in auditorium meum intende, Domine ad adiuvandum me festina’ (Salmo 69,2).
Christus vincit (canto gregoriano, testo originale)
Cantores: Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat.
Omnes: Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat.
Cantores: Exaudi, Christe. Omnes: Exaudi, Christe.
Cantores: Ecclesiae Sanctae Dei, supra regnorum fines nectenti animas: salus perpetua!
Cantores: Redemptor mundi Omnes: Tu illam adiuva.
Cantores: Sancta Maria. Omnes: Tu illam adiuva.
Cantores: Sancte Joseph. Omnes: Tu illam adiuva.
Cantores: Exaudi, Christe. Omnes: Exaudi, Christe.
Cantores: N. , Summo Pontifici, in unum populos doctrina congreganti, caritate: Pastori gratia, gregi obsequentia.
Cantores: Salvator mundi. Omnes: Tu illum adiuva.
Cantores: Sancte Petre. Omnes: Tu illum adiuva.
Cantores: Sancte Paule. Omnes: Tu illum adiuva.
Cantores: Exaudi, Christe. Omnes: Exaudi, Christe.
Cantores: N. episcopo et omni clero sibi commisso pax et virtus, plurima merces.
Cantores: Sancte N. Omnes: Tu illum adiuva.
Cantores: Sancte N. Omnes: Tu illum adiuva.
Omnes: Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat.
Cantores: Rex regum. Omnes: Rex noster.
Cantores: Spes nostra. Omnes: Gloria nostra.
Cantores: Exaudi, Christe. Omnes: Exaudi, Christe.
Cantores: Magistratibus et omnibus concivibus nobiscum orantibus: cordis vera quies, votorum effectus.
Cantores: Auxilium christianorum. Omnes: Tu illos adiuva.
Cantores: Sancte Michael. Omnes: Tu illos adiuva.
Cantores: Sancte Benedicte. Omnes: Tu illos adiuva.
Omnes: Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat.
Cantores: Ipsi soli imperium, laus et iubilatio, per infinita saecula saeculorum. Omnes: Amen.
Cantores: Tempora bona habeant! Omnes: Tempora bona habeant redempti sanguine Christi!
Cantores: Feliciter! Omnes: Feliciter! Feliciter!
Cantores: Pax Christi veniat! Omnes: Regnum Christi veniat!
Omnes: Deo gratias. Amen.
Venite al Signore con canti di gioia
Venite al Signore con canti di gioia.
O terra tutta acclamate al Signore
servite il Signore nella gioia,
venite al suo volto con lieti canti.
Riconoscete che il Signore è il solo Dio
Egli ci ha fatti a lui apparteniamo
noi suo popolo e gregge che Egli pasce.
Venite alle sue porte nella lode
nei suoi atri con azione di grazie
ringraziatelo benedite il suo nome.
Si, il Signore è buono
il suo amore è per sempre
nei secoli è la sua verità.
Sia gloria al Padre onnipotente
al Figlio Gesù Cristo Signore
allo Spirito Santo Amen
ROSARIO EUCARISTICO
Dedica: per la Chiesa ed il discernimento.
Misteri GAUDIOSI
Primo mistero della gioia: l’angelo annuncia a Maria la nascita di Gesù.Dal Vangelo secondo Luca (1,26-28.30-31) L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù». Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Secondo mistero della gioia: Maria fa visita alla cugina Elisabetta.Dal Vangelo secondo Luca (1,39-40. 41b-42.45)In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Terzo mistero della gioia: Gesù, il figlio di Dio, nasce dalla Vergine Maria.Dal Vangelo secondo Luca (2,1.4a.6-7)In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per [Maria] i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Quarto mistero della gioia: Maria e Giuseppe presentano Gesù al Tempio.Dal Vangelo secondo Luca (2, 22b.25a.27-28) Portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio.Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Quinto mistero della gioia: Maria e Giuseppe ritrovano Gesù nel Tempio, fra i dottori.Dal Vangelo secondo Luca (2,41-42.46.48-49)I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
LITANIE DELLA SANTA EUCARISTIA
Signore pietà, Signore pietà
Cristo pietà, Cristo pietà
Signore pietà, Signore pietà
Cristo ascoltaci, Cristo ascoltaci
Cristo esaudiscici, Cristo esaudiscici
Padre celeste Dio, abbi pietà di noi
Figlio, Redentore del mondo, Dio abbi pietà di noi
Spirito Santo, Dio abbi pietà di noi
Santa Trinità unico Dio abbi pietà di noi
Santissima Eucaristia, noi ti adoriamo
Dono ineffabile del Padre, noi ti adoriamo
Segno dell’Amore supremo del Figlio, noi ti adoriamo
Prodigio di carità dello Spirito Santo, noi ti adoriamo
Frutto benedetto della Vergine Maria, noi ti adoriamo
Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo, noi ti adoriamo
Sacramento che perpetua il sacrificio della Croce, noi ti adoriamo
Sacramento della nuova ed eterna alleanza, noi ti adoriamo
Memoriale della morte e Risurrezione del Signore, noi ti adoriamo
Memoriale della nostra salvezza, noi ti adoriamo
Sacrificio di lode e di ringraziamento, noi ti adoriamo
Sacrificio di espiazione e di propiziazione, noi ti adoriamo
Dimora di Dio con gli uomini, noi ti adoriamo
Banchetto delle nozze dell’Agnello, noi ti adoriamo
Pane vivo disceso dal Cielo, noi ti adoriamo
Manna nascosta piena di dolcezza, noi ti adoriamo
Vero Agnello pasquale, noi ti adoriamo
Diadema dei sacerdoti, noi ti adoriamo
Tesoro dei fedeli, noi ti adoriamo
Viatico della Chiesa pellegrinante, noi ti adoriamo
Rimedio delle nostre quotidiane infermità, noi ti adoriamo
Farmaco di immortalità, noi ti adoriamo
Mistero della fede, noi ti adoriamo
Sostegno della speranza, noi ti adoriamo
Vincolo della carità, noi ti adoriamo
Segno di unità e di pace, noi ti adoriamo
Sorgente di gioia purissima, noi ti adoriamo
Sacramento che germina i vergini, noi ti adoriamo
Sacramento che dà forza e vigore, noi ti adoriamo
Pregustazione del convito celeste, noi ti adoriamo
Pegno della nostra risurrezione, noi ti adoriamo
Pegno della gloria futura, noi ti adoriamo
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, esaudiscici Signore
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi
Hai dato loro il pane disceso dal Cielo Che porta in sé ogni dolcezza
Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’ Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
Tota pulchra es Maria, et macula originalis non est in Te.
Tu gloria Jerusalem.
Tu laetitia Israel.
Tu honorificentia populi nostri.
Tu Advocata peccatorum.
O Maria! O Maria! Virgo prudentissima.
Mater clementissima.
Ora pro nobis, intercede pro nobis.
Ad Dominum Jesum Christum
CANTO Tantum ergo sacramentum (S. Tommaso d’Aquino)
Tantum ergo sacramentum
veneremur cernui, et antiquum documentum
novo cedat ritui;
præstet fides supplementum
sensuum defectui.
Genitori Genitoque
laus et iubilatio,salus, honor, virtus quoque sit et benedictio.
Procedenti ab utroque
compar sit laudatio.
Dunque cotanto sacramento ho inteso venerate e l’antico documento ceda al nuovo rito; La fede è un supplemento alla mancanza dei sensi E la nascita dei genitori anche la lode e la gioia, la salvezza, l’onore e la virtù siano una benedizione. Da parte di entrambi sia ugualmente lode.
Amen.
V. Panem de caelo praestitisti eis. (T.P. Alleluia)
R. Omne delectamentum in se habentem. (T.P. Alleluia)
Oremus: Deus, qui nobis sub sacramento mirabili, passionis tuae memoriam reliquisti: tribue, quaesumus, ita nos corporis et sanguinis tui sacra mysteria venerari, ut redemptionis tuae fructum in nobis iugiter sentiamus. Qui vivis et regnas in saecula saeculorum
Preghiamo: Dio, che ci hai lasciato il ricordo della tua passione sotto il mirabile sacramento: concedici, te ne preghiamo, di venerare così i sacri misteri del tuo corpo e del tuo sangue, in modo da sentire continuamente il frutto della tua redenzione in noi. Tu vivi e regni nei secoli dei secoli
R. Amen.
Preghiera di Fatima
Dio mio, io credo, adoro, spero e Vi amo. Io Vi domando perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, non Vi amano. [Prima Preghiera, l’Angelo nella primavera 1916 a Fatima]
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi, delle indifferenze da cui Egli è offeso. Per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria io Vi domando la conversione dei poveri peccatori.[Seconda Preghiera, l’Angelo nell’autunno 1916 a Fatima]
Angele Dei
Angele Dei,
qui custos es mei,
me, tibi commíssum pietáte supérna,
illúmina, custódi,
rege et gubérna. Amen.
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