:Quadro del Concilio di Trento (1545-1563).
PREMESSA
Gli episodi sconcertanti e quasi incredibili di cui JM Bergoglio si e’ reso responsabile. prima e dopo la sua giuridicamente e canonicamente invalida elezione, sono numerosissimi, cominciando dall’inizio (2) (si vedano in particolare (4) e (5)) e dagli innumerevoli insulti da lui pronunciati contro i cattolici (1A). La questione e’ se tutti questi elementi sono sufficienti a dimostrare l’impossibilita’ razionale che Bergoglio sia davvero Papa.
PERCHE’ BERGOGLIO NON PUO’ ESSERE PAPA?
Intendiamo dimostrare che in base al Principio della non-contraddizione, e in particolare il principio secondo cui una frase logica non puo’ essere simultaneamente vera e falsa, e a prescindere da qualunque altra considerazione, J.M. Bergoglio non puo’ essere Papa. Il motivo e’ il seguente:
nessun Papa (Sommo Romano Pontefice) puo’ cancellare una Bolla papale come la COSTITUZIONE APOSTOLICA QUO PRIMUM TEMPORE emessa dal Papa Sisto V il 19 luglio 1570 (*), la quale esplicitamente dichiara:
che le presenti Lettere in NESSUN TEMPO potranno venir REVOCATE O DIMINUITE, ma sempre stabili e valide dovranno perseverare nel loro vigore. Nessuno dunque, e in nessun modo, si permetta con temerario ardimento di violare e trasgredire questo Nostro documento: facoltà, statuto, ordinamento, mandato, precetto, concessione, indulto, dichiarazione, volontà, decreto e inibizione. Che se qualcuno avrà l’audacia di attentarvi, sappia che incorrerà nell’indignazione di Dio onnipotente e dei suoi beati Apostoli Pietro e Paolo.
Ne consegue quindi che le COSTITUZIONI APOSTOLICHE Traditionis Custodes (16 luglio 2021) e la successiva Desiderio Desideravi (29 giugno 2022) che tentano di cancellare/modificare la Bolla di Sisto V sono in manifesta contraddizione logica con quest’ultima, visto che la medesima in base a quanto essa stessa afferma e’ immodificabile!
Questo tuttavia si verifica solo nel caso che J.M. Bergoglio fosse davvero Papa! Ne consegue quindi necessariamente che Bergoglio non e’ papa, bensi’ anti-papa!
Oltre a cio’ emergono due questioni importanti:
A) modifiche alla liturgia introdotte dopo Concilio Vaticano II (il cosiddetto “Novus Ordo”) e la Costituzione Apostolica (Motu Proprio) Summorum Pontificum di Benedetto XVI (dd. 7 luglio 2007, entrata in vigore il 14 settembre 2007) e il loro significato;
B) la scomunica automatica che ricadrebbe automaticamente su chiunque tentasse di impedire l’utilizzo della liturgia tridentina di Sisto V.
MODIFICHE ALLA LITURGIA POSTERIORI AL CONCILIO VATICANO II (CV2) E RESTAURAZIONE DI BENEDETTO XVI
In tutta evidenza, le modifiche alla liturgia introdotte dopo il CV2 (“Novus Ordo“, 1969) non potevano avere alcuna efficacia nei confronti della Bolla di Sisto V relativa all’approvazione definitiva della Liturgia Tridentina-Apostolica (“Vetus Ordo“).
Questo aspetto viene definivamente confermato dalla COSTITUZIONE APOSTOLICA SUMMORUM PONTIFICUM “MOTU PROPRIO DATA” di Papa Benedetto XVI il 7 luglio 2007 (**).
Nella lettera di accompagnamento del suo stesso motu proprio, Papa Benedetto XVI ribadisce infatti che, con la promulgazione nel 1969 del nuovo Messale romano, l’ultima edizione tridentina, quella del 1962, “non fu mai giuridicamente abrogato e, di conseguenza, in linea di principio, restò sempre permesso”[10] . Il significato di tale affermazione e’ chiarissimo: la costituzione apostolica di Sisto V non poteva e non puo’ affatto essere abrogata e in nessun modo modificata! E’ altrettanto chiaro, quindi, che anche le modifiche introdotte nel 1962 (e nel 1969) non possono avere in alcun modo carattere obbligatorio!
LA QUESTIONE DELLA SCOMUNICA LATAE SENTENTIAE
Le possibili ragioni per la sua scomunica automatica (Latae Sententia) sono note (vedasi (1)). Emerge qui una ulteriore ragione potentissima dove l’antipapa Bergoglio contraddice la parola di Cristo ed anzi tenta di contraddire la solenne Sua promessa che “le porte degli inferi non prevarranno!“.
Si tratta della nota vicenda del tentativo di Bergoglio attuato ripetutamente di proibire addirittura la liturgia Tridentino-Apostolica in latino!
Infatti con la sua Desiderio Desideravi del 29 giugno 2022 Bergoglio tenta di attuare e di rafforzare ulteriormente la Traditionis Custodes del 16 luglio 2021 con cui, sempre Bergoglio, limitava la celebrazione della Messa tradizionale in latino. Ma cosi Bergoglio si rivela con chiarezza – ancora una volta e ormai a tutti, anche ai cristiani piu’ restii e accecati dal fumo di satana – come l’Impostore e il falso papa (e quindi antipapa), proprio perche’ “non-canonicamente eletto“.
Cio’ implica the
LA MOTIVAZIONE
Ma qual’e’ precisamente la ragione di questa conclusione?
Si tratta della Bolla Quo Primum Tempore di Sisto V del 1570. Ecco cosa dice.
« Anzi, in virtù dell’Autorità Apostolica, Noi concediamo, a tutti i sacerdoti, a tenore della presente, L’INDULTO PERPETUO di poter seguire, in modo generale, in qualunque Chiesa, senza scrupolo veruno di coscienza o pericolo di incorrere in alcuna pena, giudizio o censura, questo stesso Messale, di cui dunque avranno la piena facoltà di servirsi liberamente e lecitamente: così che Prelati, Amministratori, Canonici, Cappellani e tutti gli altri Sacerdoti secolari, qualunque sia il loro grado, o i Regolari, a qualunque Ordine appartengano, NON SIANO TENUTI A CELEBRARE LA MESSA IN MANIERA DIFFERENTE DA QUELLA CHE NOI ABBIAMO PRESCRITTA, NÉ, D’ALTRA PARTE, POSSANO VENIR COSTRETTI E SPINTI DA ALCUNO A CAMBIARE QUESTO MESSALE… »
« Similmente decretiamo e dichiariamo che le presenti Lettere in NESSUN TEMPO potranno venir REVOCATE O DIMINUITE, ma sempre stabili e valide dovranno perseverare nel loro vigore. Nessuno dunque, e in nessun modo, si permetta con temerario ardimento di violare e trasgredire questo Nostro documento: facoltà, statuto, ordinamento, mandato, precetto, concessione, indulto, dichiarazione, volontà, decreto e inibizione. Che se qualcuno avrà l’audacia di attentarvi, sappia che incorrerà nell’indignazione di Dio onnipotente e dei suoi beati Apostoli Pietro e Paolo.
Dato a Roma, presso San Pietro, il giorno diciannove di luglio dell’anno millecinquecentosettanta, quinto del nostro pontificato.»
Si tratta quindi da parte di Bergoglio del suo incredibile, ignobile e ripetuto tentativo di cancellare, nientemeno, che la Bolla Papale di Sisto V. La quale, esplicitamente, afferma invece che la stessa bolla e’ eterna e non puo’ essere cambiata!
Con il che Bergoglio si rivela qual’e’: rappresentante dell’anticristo e anticristo lui stesso! Cio’ in quanto lui stesso contravviene a una bolla papale emessa da un autentico Vicario di Cristo e quindi avente valore come parola di Cristo stesso! Contraddice quindi anche Cristo medesimo ed e’ pertanto anticristo!
E’ quindi con cio’ manifestamente scomunicato Latae Sentantiae e pertanto, non facendo parte della Chiesa, e’ necessariamente anti-papa apostata ed eretico.
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