La Russia non e’ affatto diversa dall’ex-URSS, con Putin il suo profeta malefico. Il suo PIL e’ inferiore a quello dell’Italia, ma gran parte del budget e’ dedicato in realta’ al potenziamento dei suoi armamenti bellici, soprattutto quello nucleare (possiede qualcosa come 6258 testate atomiche) e missilistico (ICBM strategici, missili da crociera ipersonici, ecc.).
II presidente russo Vladimir Putin, durante una videoconferenza (20/04) in cui ha commentato il lancio di prova del nuovo missile balistico russo, da lui definito “impareggiabile“, ovvero il missile intercontinentale pesante RS-28 Sarmat (codice NATO Satan II, con un diametro di ben 3 metri, carico utile addirittura di 10 tonnellate e con ben 10-15 testate atomiche MIRV indipendenti), ha affermato che “farà riflettere chi cerca di minacciare la Russia“.
Lo scopo? Ma naturalmente esattamente l’opposto di quanto dichiarato da Putin, ovvero minacciare l’intero mondo che non appartenga al suo stretto controllo imperiale (controllo che sta peraltro tentando -finora inutilmente – di realizzare in Ucraina). Secondo il ministero della difesa russo, i primi missili andranno a rimpiazzare i R-36M2 Voevoda della base delle Forze Missilistiche Strategiche di Krasnoyarsk, nella Siberia centrale .