
BENEDETTO XVI IL NOSTRO PAPA
Per capire l’unita’ del Piccolo Gregge della Chiesa Cattolica (1), occorre capire l’insieme dei gruppi ecclesiali, detti anche tabernacoli (o cenacoli (2,3)), nome indicato da Gesu’ stesso a Pino Auricchia (4). Si tratta di gruppi ecclesiali che celebrano l’eucarestia e pregano in unione con Benedetto XVI.
Per comprenderne il significato preciso sono andato a leggere alcuni articoli del Catechismo della Chiesa Cattolica, nell’edizione di Giovanni Paolo II (data di pubblicazione definitiva 11 ottobre 1992).
I. La Chiesa è una
“Il sacro Mistero dell’unità della Chiesa” [Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 2]
814 – Fin dal principio, questa Chiesa “una” si presenta tuttavia con una grande diversità, che proviene sia dalla varietà dei doni di Dio sia dalla molteplicità delle persone che li ricevono. Nell’unità del Popolo di Dio si radunano le diversità dei popoli e delle culture. Tra i membri della Chiesa esiste una diversità di doni, di funzioni, di condizioni e modi di vita; “nella comunione ecclesiastica vi sono legittimamente delle Chiese particolari, che godono di proprie tradizioni” [Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 13]. La grande ricchezza di tale diversità non si oppone all’unità della Chiesa. Tuttavia, il peccato e il peso delle sue conseguenze minacciano continuamente il dono dell’unità. Anche l’Apostolo deve esortare a “conservare l’unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace” ( Ef 4,3 ).
Le ferite dell’unità
817 – Di fatto, “in questa Chiesa di Dio una e unica sono sorte fino dai primissimi tempi alcune scissioni, che l’Apostolo riprova con gravi parole come degne di condanna; ma nei secoli posteriori sono nati dissensi più ampi e comunità non piccole si sono staccate dalla piena comunione della Chiesa cattolica, talora non senza colpa di uomini d’entrambe le parti” [Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 3]. Le scissioni che feriscono l’unità del Corpo di Cristo (cioè l’eresia, l’apostasia e lo scisma) [Cf Codice di Diritto Canonico, 751] non avvengono senza i peccati degli uomini:
Ubi peccata sunt, ibi est multitudo, ibi schismata, ibi haereses, ibi discussiones. Ubi autem virtus, ibi singularitas, ibi unio, ex quo omnium credentium erat cor unum et anima una – Dove c’è il peccato, lì troviamo la molteplicità, lì gli scismi, lì le eresie, lì le controversie. Dove, invece, regna la virtù, lì c’è unità, lì comunione, grazie alle quali tutti i credenti erano un cuor solo e un’anima sola [Origene, Homiliae in Ezechielem, 9, 1].
PRIMO COMMENTO
I dissidi hanno spesso origini futili, mancanza di dialogo, maldicenza e/o informazioni parziali e/o infondate. Tuttavia, resta la possibilita’ di motivazioni piu’ serie, quali possibili errori dottrinali. Ove emergessero (e resta da stabilirlo seriamente), le ferite all’unita’ sarebbero davvero serie.
Verso l’unità
820 – L’unità, Cristo l’ha donata alla sua Chiesa fin dall’inizio. Noi crediamo che sussista, “senza possibilità di essere perduta, nella Chiesa cattolica e speriamo che crescerà ogni giorno più sino alla fine dei secoli” [Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 4]. Cristo fa sempre alla sua Chiesa il dono dell’unità, ma la Chiesa deve sempre pregare e impegnarsi per custodire, rafforzare e perfezionare l’unità che Cristo vuole per lei. Per questo Gesù stesso ha pregato nell’ora della sua Passione e non cessa di pregare il Padre per l’unità dei suoi discepoli: “. . . Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” ( Gv 17,21 ). Il desiderio di ritrovare l’unità di tutti i cristiani è un dono di Cristo e un appello dello Spirito Santo [Cf ibid., 1].
821 -Per rispondervi adeguatamente sono necessari:
– un rinnovamento permanente della Chiesa in una accresciuta fedeltà alla sua vocazione. Tale rinnovamento è la forza del movimento verso l’unità; [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 6]
– la conversione del cuore per “condurre una vita più conforme al Vangelo”, [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 6] poiché è l’infedeltà delle membra al dono di Cristo a causare le divisioni; – la preghiera in comune; infatti la “conversione “conversione del cuore” e la “santità della vita, insieme con le preghiere private e pubbliche per l’unità dei cristiani, si devono ritenere come l’anima di tutto il movimento ecumenico e si possono giustamente chiamare ecumenismo spirituale”; [Cf Conc. Ecum. Vat. II, Unitatis redintegratio, 6]
– la reciproca conoscenza fraterna; [Cf ibid.,9]
– la formazione ecumenica dei fedeli e specialmente dei preti; [Cf ibid., 10]
– il dialogo tra i teologi e gli incontri tra i cristiani delle differenti Chiese e comunità; [Cf ibid., 4; 9; 11]
– la cooperazione tra cristiani nei diversi ambiti del servizio agli uomini [Cf ibid., 12].
822 – La cura di ristabilire l’unione “riguarda tutta la Chiesa, sia i fedeli che i pastori” [Cf ibid. , 12]. Ma bisogna anche essere consapevoli “che questo santo proposito di riconciliare tutti i cristiani nell’unità della Chiesa di Cristo, una e unica, supera le forze e le doti umane”. Perciò riponiamo tutta la nostra speranza “nell’orazione di Cristo per la Chiesa, nell’amore del Padre per noi e nella forza dello Spirito Santo” [Cf ibid., 12].
SECONDO COMMENTO
Pare quindi chiaro che tutti i fedeli possano contribuire/collaborare ai chiarimenti e alla possibile pacificazione.
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(1) Perche’ il piccolo gregge della Chiesa e’ decisivo, https://www.revelationvirgo.org/2022/08/04/perche-il-piccolo-gregge-della-chiesa-e-decisivo/?fbclid=IwAR3Mpz9-HTl2jLJCnQnwp4Wq2kXVGxCvjNC2gbBGc3sc33INoClGdkIi_58

(2) IL PICCOLO RESTO RESISTERA’ VITTORIOSAMENTE ALLA MAREA SATANICA! https://www.revelationvirgo.org/2022/02/19/il-piccolo-resto-resistera-vittoriosamente-alla-marea-satanica/

(3) Don Stefano Gobbi “Il libro azzurro” Edizioni MSM.
(4) SULLE PROFEZIE A PINO AURICCHIA RIGUARDO AL PICCOLO RESTO E I TABERNACOLI https://www.revelationvirgo.org/2022/02/20/sulle-profezie-della-bvm-a-pino-auricchia-riguardo-al-piccolo-resto/
