Ci accorgiamo ogni giorno che il Piccolo Gregge cresce. Possiamo solo pregare e sperare che un giorno coincida con il Piccolo Resto dell’Israele Celeste di cui parlano le Scritture (Cap- XI dell’Epistola ai Romani di San Paolo) che e’ costituito dai servi di Dio su cui l’angelo ha impresso il Sigillo del Dio Vivente (Apocalisse 7,3). Ma questo evento non e’ in nostro potere in quanto dipende esclusivamente dalla volonta’ di Dio Padre Onnipotente!
Ma qual’e’ il nostro compito?
L’omelia di domenica scorsa di Don Enrico (1) ci puo’ aiutare a scoprirlo.
Il Signore Gesu’ Cristo ci ammonisce che per poter essere cristiani la nostra giustizia NON puo’ essere quella degli scribi e dei farisei! Per loro era sufficiente obbedire ai dieci comandamenti, ma per noi non puo’ e non deve bastare!
Infatti Gesu’ dice che e’ venuto a perfezionare la legge e che per seguirlo occorre abbandonare tutto! Quindi occorre andare oltre, occorre compiere tutto per amore di Dio!
L’amore vero non si misura! Occorre fare il massimo, impegnarci al massimo! Tutti noi infatti abbiamo avuto bisogno del sacrificio di Cristo.
Per questo dobbiamo amare tutti, non si deve offendere nessuno, si puo’ cercare di correggere gli errori altrui. Se non e’ possibile, ci sia la preghiera!
Quindi non solo occorre abbandonare il peccato (la maldicenza, l’insinuazione o – peggio ancora – il rancore, la menzogna, l’insulto e la calunnia), ma occorre soccorrere, aiutare e amare tutti i nostri fratelli cristiani – specialmente i sacerdoti – con la preghiera e l’esempio!
Senza di cio’ non siamo cristiani (e non ci salviamo!)
_______________________________