
LE AFFERMAZIONI CRITICHE DEL RAV RICCARDO SEGNI (1)
Il Rabbino Capo di Roma in una recente sua dichiarazione (1) formula una serie di critiche al cristianesimo e ai cristiani, affermando tra l’altro quanto segue:
PUNTO PRIMO: la tesi della separazione – Secondo il Rabbino Segni si tratterebbe “di una vecchia storia, che nasce con la separazione del cristianesimo dalla radice ebraica. Ebraismo e cristianesimo hanno radici comuni e tante cose condivise, ma anche tante differenze.”
PUNTO SECONDO: la tesi della contrapposizione – Sempre secondo il Rabbino Segni, “nel desiderio di distaccarsi dalla matrice ebraica è stato costruito un sistema oppositorio: c’è un Dio della giustizia e della vendetta, quello del cosiddetto ’Antico Testamento’ (e già chiamare così la Bibbia ebraica è un modo ostile) e un Dio dell’amore, quello del Vangelo. Per gli ebrei c’è la legge del taglione (“occhio per occhio” ecc.) per i cristiani quella del perdono. Gli ebrei adorano un Dio cattivo, i cristiani un Dio buono. Gli ebrei sono pertanto cattivi per natura e cultura, i cristiani sono buoni.”
PUNTO TERZO: la tesi del marcionismo – Secondo il Rabbino Segni, “chi sostiene questa contrapposizione, tra l’altro, ignora l’elaborazione rabbinica su questi temi, a cominciare proprio dell’interpretazione del taglione che non è mai stato mutilazione ma sanzione pecuniaria. Tuttavia, sostenere la contrapposizione (che tecnicamente si chiama marcionismo, dal nome dell’eretico Marcione che la elaborò) è funzionale per dimostrare la propria superiorità, per insegnare il disprezzo dell’ebraismo e per trasformare la vittima, se non se la sente di perdonare o amare il suo nemico, o chiede giustizia, in un colpevole lei stessa.”
PUNTO QUARTO: il comandamento dell’amore verso i nemici- Infine il Rabbino Segni afferma che, spesso si sente dire ( p. esempio in recenti trasmissioni televisive) che “il cristianesimo è l’unica religione in cui si comanda di amare i nemici. Forse è vero, ma di sicuro è anche vero che il precetto non è mai stato applicato da chi doveva seguirlo, se non a livello eroico di singoli, certo no dai popoli cristiani in guerra e dai loro capi spirituali. Se c’è una cosa da evitare oggi, è il meccanismo perverso di rispolverare categorie teologiche che dicono di predicare l’amore ma di fatto sono portatrici di ostilità. Si chiama marcionismo, è antigiudaismo.“
RISPOSTA ALLE CRITICHE DEL RAV RICCARDO SEGNI
Ecco alcune risposte alle critiche del Rabbino Capo Riccardo Segni.
RISPOSTA #1: IL DIO DELL’ANTICO TESTAMENTO E’ LO STESSO DEL NUOVO TESTAMENTO
La prima risposta concerne la questione del Dio nell’AT (antico testamento) e quello del Nuovo Testamento. Dio e’ ovviamente uno solo e quindi necessariamente deve coincidere. Ma la questione e’ quale sia Dio per Ebrei e Cristiani.
La differenza e’ cruciale, dato anche che la sua origine e’ storica e risale al tempo della manifestazione pubblica e della successiva crocifissione di Gesu’ Cristo (rispettivamente 30 d.C e venerdi’ 3 aprile 33 d.C).
Infatti nasce dal rifiuto da parte della setta ebraica maggioritaria a quel tempo in Giudea, cioe’ i Farisei, del Messia Gesù Cristo Figlio di Dio e parte della SS. Trinita’, accolto invece dai suoi discepoli ebrei, i Cristiani Ebrei . Tale rifiuto e’ stato mantenuto per duemila anni fino ad ora anche dagli eredi contemporanei dei Farisei, ovvero gli Ebrei seguaci dell’Ebraismo Rabbinico.
Dal rifiuto dei Farisei ha origine, tramite l’Ebreo e Fariseo Paolo, covertitosi miracolosamente al Cristianesimo e divenuto l’apostolo delle Genti, la diffusione della fede in Cristo tra i Gentili, che divennero pertanto Cristiani Gentili.
RISPOSTA #2: I CRISTIANI ACCOLGONO ANCHE LA TRADIZIONE E LA FEDE DELL’EBRAISMO BIBLICO
Cristiani Gentili che, assieme ai Cristiani Ebrei, accolgono anche la tradizione e la fede ebraiche dell’Ebraismo Biblico! Gesu’ Cristo e’ infatti lo stesso Messia di cui parla tutto l’Antico Testamento! Con numerosissime profezie, una delle quali in particolare e’ famosissima- E’ quella dovuta allo stesso Re Davide. Ed e’ la visione di Gesù Cristo che soffre e muore sulla Croce per la Redenzione non solo del popolo eletto ma dell’intera umanita’! Inoltre, l’insegnamento di Cristo non contraddice ma completa quello dell’Ebraismo Biblico. Cosi’ per esempio, la stessa Ultima Cena e la liturgia della Comunione rieccheggiano meravigliosamente il rito della Pasqua Ebraica!
La potenza mistica delle profezie bibliche e quella della Rivelazione di Gesu’ Cristo e’ tale che non c’e’ quindi da stupirsi delle molte conversioni dall’Ebraismo al Cristianesimo, una delle quali riguarda addirittura l’allora Rabbino Capo di Roma Israel Zolli nel febbraio 1945!.
L’evento ha avuto tale importanza che il Concilio Vaticano II ha ritenuto di intervenire in merito alla questione dell’evangelizzazione degli ebrei con il documento Nostra Aetate (2) [vedasi in particolare l’articolo 4+. Tale documento contiene una dichiarazione sul rapporti tra la Chiesa Cattolica e le religioni non-cristiane, in particolare l’Ebraismo [vedasi al riguardo anche il riferimento (3)].
RISPOSTA #3: IL RIFIUTO DI CRISTO E’ ANCHE RIFIUTO DEI CRISTIANI – LA RISPOSTA DEI CRISTIANI E’ L’AMORE
Ma il rifiuto di Cristo da parte dei Farisei, ed ora anche (a parte le eccezioni sopraindicate) dell’Ebraismo Rabbinico contemporaneo, si estende anche ai cristiani. Questa constatazione emerge chiaramente dal Talmud, il testo considerato sacro dall’Ebraismo Rabbinico ma che tuttavia e’ pieno di contraddizioni, anche verso i precetti della Legge Mosaica. Dal testo del Talmud emerge non solo il disprezzo verso Cristo ma anche verso i Cristiani, cui non sarebbe dovuto da parte degli ebrei nessun rispetto o solidarietà. Rifiuto e disprezzo che invece da parte Cristiana vanno ricambiati con l’amore al punto da umiliarsi al punto di giungere ad offrire la propria vita per i propri nemici! Questo e’ infatti il grandissimo precetto di Gesu’ Cristo, il quale ne ha dato il primo esempio immolandosi sulla Croce per la salvezza di tutti gli uomini.
Si tratta – si badi bene – di un precetto del tutto diverso da quello biblico della carità e dell’amore verso il prossimo, che afferma anche che e’ dovere di ogni ebreo preservare la propria vita (Berachot 32b) e la propria salute.
Ispirandosi proprio al comandamento di Cristo, questo e’ proprio quanto ha fatto, a nome di tutti i Cattolici, il Papa Giovanni Paolo II nel 1986. Papa che non ha esitato ad umiliarsi incontrando e abbracciando, in segno di riconciliazione, il Rabbino Capo di Roma Elio Toaff nella sinagoga di Roma.
REFUTAZIONE ALLE ACCUSE CONTRO I CRISTIANI
Un’ultima questione riguarda le insinuazioni espresse contro i cattolici. L’accusa e’ che noi cattolici non rispetteremmo il comandamento dell’amore di Gesu’ Cristo. Cosi quelli che rispettano davvero il comandamento di Cristo sarebbero soltanto pochi “eroi”, cioe’ – si immagina che intenda qui – martiri!
Ma si tratterebbe di un banale fraintendimento, sia pur sorprendente, da parte di un esperto di teologia come il rabbino capo di Roma. Infatti dovrebbe essergli ben noto che tra i santi (ovvero gli eletti del Paradiso) si possono annoverare oltre ai martiri, anche i “vergini” e i “confessori”. In particolare i confessori (ovvero di gran lunga la maggior parte dei santi) sono tutti coloro che hanno raggiunto la santita’ pur non essendo morti martiri ne’ avendo conservato la verginita’ (cioe’ si sono sposati e hanno generato una discendenza anche numerosa e feconda!).
L’altra accusa collegata e’ che noi Cattolici non saremmo abbastanza misericordiosi o sensibili alla sofferenza altrui. Cosi, per esempio, saremmo poco caritatevoli verso gli immigrati che tentano di arrivare in Italia o saremmo addirittura indifferenti alla morte che alcuni di loro incontrano nei naufragi.
La nostra risposta e’ tuttavia semplice: ammesso che, come tutti, anche noi cattolici possiamo sbagliare, tuttavia abbiamo qualcuno che, a differenza dei non cristiani (cioe’ gli ebrei in particolare), puo’ sempre salvarci! Ed e’ Gesu’ Cristo che perdona chiunque abbia fede in lui, indipendentemente da razza o etnia (quindi anche gli Ebrei), e gli chieda perdono e aiuto!
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