
La questione dell’origine storica dei nomi in Istria, Dalmazia e Friuli-Venezia Giulia e’ un problema ancora attuale. Infatti, dopo la pulizia etnica attuata dalla Jugoslavia di Tito nel decennio 1945-1955 nei confronti della popolazione di lingua italiana in Istria e Dalmazia, e’ subentrata la modifica della toponomastica. Con l’assurdo tentativo di modificare anche la storia!
Un primo esempio e’ dato dal nome della citta di Sebenico, Sibenik in croato, nome che secondo “studiosi” croati si vorrebbe far derivare dalla loro lingua.
Ma si tratta, come intendiamo dimostrare, di una tesi priva di qualunque fondamento storico. Infatti il nome Sebenico emerge:
1) dal nome latino “Sibinicum” (quale risulta dai testi storici latini) attribuito alla regione circostante sin dal II-III secolo avanti Cristo da parte dei romani.
2) da tutti gli archivi storici della Repubblica di Venezia, dato che Sebenico apparteneva al territorio della Repubblica di Venezia sin dal 1412 (v. sotto).
Quindi si tratta di una “ipotesi”, che e’ in realta’ un dato storico incontestabile, la quale lega il toponimo Sebenico (Šibenik in croato) al latino “Sibinicum“, nome che gli antichi Romani diedero genericamente all’intera regione circostante l’attuale Sebenico.
Ma qual’e’ l’etimologia del nome latino “Sibinicum“?
Un’ipotesi e’ la seguente: quella che derivi (come in altri casi consimili (*)) dalla contrazione di parole latine. In questo caso potrebbe trattarsi delle parole “sive lacus“, che significano “come un lago“.
Una caratteristica evidente, che balza immediatamente all’occhio anche oggi, e’ infatti la seguente:
la baia di Sebenico e’ come un lago!
STORIA VENETA
Nel 1412 Sebenico passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia, rimanendoci fino alla sua caduta, che avvenne nel 1797. Sebenico era già stata conquistata dalla Repubblica di Venezia nel 1322, rimanendo nei suoi domini fino al 1357, quando fu riconquistata dal Regno di Ungheria.
La Repubblica di Venezia posizionò a Sebenico la sede di una dogana e decise di fare della città dalmata un importante punto di snodo del monopolio del sale, il cui traffico partiva da Chioggia dirigendosi in tutto il Mare Adriatico. Fu durante la seconda epoca veneziana che la città cambiò nome, sui documenti ufficiali, dal croato Šibenik all’italiano Sebenico.
Durante il secondo periodo veneziano Sebenico diventò un importante centro culturale della Dalmazia. Tra gli umanisti di Sebenico che diedero un importante contributo alla cultura croata ed europea ci furono i dalmati italiani Natale Bonifacio, Francesco Difnico, Giorgio Sisgoreo, Antonio Veranzio, Fausto Veranzio, Tommaseo ed il croato Dinko Zavorović, primo romanziere croato della storia[11].
La maggior parte degli edifici del moderno storico sono stati costruiti in questa epoca storica, in particolare tra il 1431 e il 1536, principalmente in stile gotico e in stile rinascimentale[12].
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