
Nell’autunno del 2018 era apparsa la notizia del cambio del testo del Padre Nostro. Si trattava, come al solito, di una iniziativa di JM Bergoglio (1).
La notizia dell’effettiva (successiva) prossima introduzione del testo modificato del Padre Nostro durante la Messa mi fu tuttavia confermata da un sacerdote durante una sua omelia nell’autunno 2019.
Mi fu presto chiaro che, quando cio’ fosse avvenuto, non avrei piu’ potuto seguire le messe in lingua italiana! Per questo motivo ho deciso (sin dal febbraio 2020) (2) di iniziare a seguire le messe in latino secondo il rito Tridentino-apostolico o “Vetus Ordo” celebrate su Utube dal Don Enrico Roncaglia . (3)
LE MOTIVAZIONI
Come ben sappiamo non e’ possibile cambiare le parole di Gesu’ Cristo. Lo dice infatti lui stesso:
[Matth 5:13-19] “In verità vi dico che finché non passi il cielo e la terra non passerà un solo iota o un apice solo della Legge, che tutto non sia compiuto. Chi pertanto violerà uno dei minimi di questi comandamenti e insegnerà così agli uomini, sarà tenuto minimo nel regno dei cieli; ma colui che avrà operato ed insegnato, sarà tenuto grande nel regno dei cieli“.
Non possiamo dunque cambiare neanche una virgola o una iota delle parole di Gesu’ Cristo!
E non possiamo certamente farlo durante la S.Messa, recitando il Padre Nostro nel testo modificato voluto da JM Bergoglio e dalla CEI. Soprattutto dopo aver dichiarato solennemente che intendiamo seguire l’insegnamento preciso di Gesu’ Cristo! Infatti lo facciamo dicendo (e qui cito il testo del “Vetus Ordo”): “Præcéptis salutáribus móniti, et divína institutióne formáti audémus dícere“! Vedasi al riguardo il seguente podcast dove il prof. Giovanni Zanone chiarisce benissimo la motivazione di questa scelta obbligatoria:
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