Un fatto noto e’ che il teologo Hans Urs von Balthasar venne escluso dai lavori del CV2. Cio’ diede probabilmente la possibilita’ all’altro teologo famoso all’epoca, Karl Rahner, di influenzare in senso modernista lo stesso CV2. Con i tragici risultati che vediamo nella chiesa contemporanea.
Ma a quali circostanze potrebbe essere dovuta la sua esclusione?
Von Balthasar prima del CV2 era probabilmente criticato per via della sua posizione non chiara sull’eresia dell’apocastasi (eresia gia’ condannata dal secondo Concilio di Costantinopoli, convocato nel 553 dall’imperatore bizantino Giustiniano I). L’apocastasi e’ l’idea secondo la quale alla fine dei tempi Dio ristabilirebbe l’armonia iniziale e quindi salverebbe anche i dannati (1). Von Balthasar era affascinato dalla sua idea (teoria) dell’estetica di Dio (l’armonia della bellezza) che dovrebbe portare all’armonia finale anche del creato. E’ possibile che proprio per la sua posizione sull’apocastasi Von Balthasar venne escluso dai lavori dello stesso CV2.
MA DOVE STA L’ERRORE LOGICO?
L’errore fondamentale (dell’apocastasi ma anche potenzialmente della stessa “teoria estetica” di Dio formulata da parte di von Balthasar (2)) e’ tuttavia ritenere che questa armonia sia unica. Dio, infatti, essendo trascendente e percio’ infinito, ha tuttavia la possibilita’ di definire infinite possibili armonie.
Quindi l’apocatastasi e’ anche un errore logico!
POST COMMENTI:
Gli scritti di von Balthasar sono difficili da leggere e scarsamente comprensibili. La sua teoria dei tre “trascendentali” divini, ovvero “Pulchrum” (da cui la “teologia estetica” di von Balthasar), “Bonum” e “Verum”, e’ il tentativo (per lo meno assurdo visto che non fa parte della rivelazione) di classificare la realta’ divina. Karl Rahner, con la sua “Teologia dal basso” altrettanto assurda in quanto negava i dogmi cattolici, aveva classificato come “gnostico” l’approccio di von Balthasar. Tra i due, da rigettare a pie’ pari, e’ sicuramente il secondo. Mentre von Balthasar, forse si salva per via del suo misticismo (non sembra rinnegare i dogmi anche se la sua “teologia estetica” e’ perlomeno dubbia).
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(1) Nell’apocatastasi tutto ritorna come agli inizi. Perciò l’inferno se c’è non è eterno, ma si potrebbe ridurre tuttalpiù ad una purificazione temporanea come il purgatorio. Ne viene intaccata anche la Giustizia divina e la libertà e responsabilità personale. L’apocatastasi è molto simile al misericordioso di oggi. Persino il diavolo alla fine potrebbe essere redento (Don Enrico Roncaglia).
(2) La teoria estetica di von Balthasar sembra condurre a conclusioni simili a quelle dell’apocatastasi. Cio’ in quanto non chiarisce sufficientemente la questione cruciale dell’unicita’ o meno della “armonia finale” di Dio.