
Una delle affermazioni costanti e’ la seguente (in questo caso e’ dovuta a Charlie Bunga Banyangumuka) che chiameremo
TESI DELLA PISTOLA FUMANTE:
“Ma è Papa (riferendosi qui a Bergoglio) fino a prova contraria. La “pistola fumante” sarebbe Ratzinger che non solo dice (chiaramente, ma e’ davvero cosi?) di non avere più l’incarico di Sommo Pontefice ma anzi chiama santità Francesco.”
Si tratta nient’altro dell’estremo, e forse disperato, tentativo di legittimazione di JM Bergoglio, ovvero quello di chiudere il pollaio quando tutte le galline sono ormai scappate!
Alcuni fatti sono ormai ben noti.
Innanzittto e’ chiaro che Bergoglio riconosca a se stesso solo il titolo di “Vescovo di Roma” (1), mentre si nega invece quello di “Vicario di Cristo”, cioe’ di Papa! (2)
Perche’ mai direbbe tutto cio? Per pura “barbarie teologica” o “dilettantismo” come suggerisce il card. Mueller?
La risposta e’ chiara: Bergoglio non e’ papa e lo sa perfettamente. Sa infatti perfettamente che la sua elezione e’ canonicamente invalida. Cio’, in particolare a motivo della Declaratio di Benedetto XVI. La quale, pur essendo canonicamente valida, non e’ peraltro sufficiente a eleggere un nuovo Papa visto che Benedetto XVI ha deciso di conservare alcune funzioni del Munus Petrinus (precisamente le funzioni Patendo e Orando).
Cio’ implica necessariamente che Bergoglio possa al piu’ essere considerato come un antipapa. Peraltro, questo non significa che Bergoglio non meriti rispetto, cosa che giustifica pienamente l’appellativo (puramente onorifico e non di merito sia chiaro) di “santita‘” attribuito allo stesso Bergoglio da parte di Benedetto XVI (3)!
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