Sappiamo che il Dogma dell’infallibilita’ papale fu stabilitito dal Concilio Vaticano I (1) tramite la Costituzione Apostolica “Pastor Aeternus” (2).
Tuttavia l’infallibilita’ papale e’ già presente sin dall’inizio nella coscienza e nella prassi della Chiesa cattolica; e riguarda solo gli interventi ex cathedra, ossia quando il pontefice impegna la propria autorità. Infatti l’infallibilita’ papale e’ stabilita dallo stesso Dogma cristologico fondamentale che istituisce la Chiesa, dogma stabilito dalle parole di Gesu’:
Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam. Et tibi dabo claves regni caelorum.
Ma e’ possibile dimostrare razionalmente l’assoluta validita’ teologica del Dogma dell’infallibilita’ papale?
La dimostrazione per assurdo e’ immediata.
Infatti supponiamo, per assurdo, che un papa decida di pronunciare solennemente (ex cathedra) una qualsivoglia disposizione in contrasto con il Depositum Fidei e pertanto intrensicamente eretica.
Se cio’ fosse possibile, il papa in questione realizzerebbe manifestamente una violazione del Dogma dell’infallibilta’ papale ed anche – simultaneamente – del Dogma Cristologico Fondamentale,
Tuttavia, nel momento stesso in cui “pensasse” di formulare l’eresia suddetta (quindi prima ancora di pronunciarla solennemente!) il papa tradirebbe la sua fede in Cristo, compiendo apostasia – ovvero separandosi da Cristo e dalla Chiesa. In altre parole, si auto-scomunicherebbe da solo Latae Sententiae e – conseguentemente nello stesso momento – decadrebbe automaticamente da papa! (3) Ne consegue che la stessa pronuncia solenne ex cathedra sarebbe necessariamente invalida!
Ne consegue l’assoluta validita del Dogma dell’infallibilita’ del papa (nonche’ del Dogma Cristologico Fondamentale).
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