
In estrema sintesi, per comprendere la differenza abissale tra Benedetto XVI e JM Bergoglio occorre usare il ragionamento razionale. Cioe’ per distinguere il vero dal falso, ovvero discernere (1).
PUNTO #1 – Esaminiamo il punto di vista di Benedetto XVI sul confronto fra le religioni (ecumenismo).
E’ corretto quanto afferma Benedetto XVI (v. citazioni (2)) sulle altre religioni abramitiche (inclusi protestanti, islam ed ebraismo rabbinico), cioe’ che tutte queste rispettano la vita umana (e’ infatti quanto prescritto dal Decalogo dei Comandamenti). E questo valore dovrebbe sempre prevalere. Ma, appunto, occorre discernere e cio’ significa che dobbiamo anche – assieme a Benedetto XVI – tenere conto di altri elementi. A prescindere dalla questione dell’incoerenza dei testi ritenuti sacri da tali religioni (in particolare il Corano per l’islam e il Talmud per l’ebraismo rabbinico), l’elemento cruciale e’ che LA SALVEZZA VIENE SOLO DA GESU’ CRISTO e quindi NON CI SONO ALTRE STRADE PER LA REDENZIONE!
PUNTO #2 – Il pensiero di JM Bergoglio sull’ecumenismo e’ completamente diverso e si basa sulla “Fratellanza universale” (concetto massonico, ben diverso dalla fratellanza in Cristo, quali figli di Dio!).
La differenza cruciale emerge con il documento della “Fratellanza universale” di Abu Dhabi, SOLENNEMENTE sottoscritto da JM Bergoglio, dove invece viene del tutto ignorato Gesu’ Cristo, il Redentore, SENZA IL QUALE LA SALVEZZA E’ PRECLUSA!
PUNTO #3 – L’inevitabile conclusione
Quindi JM Bergoglio non crede che Gesu’ Cristo sia il Messia, il Redentore e quindi Dio stesso! Quindi JM Bergoglio e’ necessariamente eretico, apostata e quindi scomunicato automaticamente Latae Sententiae! E infine non puo’ essere papa ma semmai al piu’ non-papa (ovvero anti-papa).
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(1) ved. anche LA DIFFERENZA ABISSALE TRA BENEDETTO XVI E JM BERGOGLIO -CASO #2
https://www.revelationvirgo.org/2022/03/27/la-differenza-abissale-tra-benedetto-xvi-e-jm-bergoglio-caso-2/
(2)
“Le religioni possono mettersi insieme per servire il bene comune e contribuire allo sviluppo di ogni persona e alla edificazione della società” (Benedetto XVI, Esortazione Postsinodale “Ecclesia in Medio Oriente” del 14 settembre 2012)
Benedetto XVI, 9 maggio 2009:“Luoghi di culto, come questa stupenda moschea di Al-Hussein Bin Talal intitolata al venerato Re defunto, si innalzano come gioielli sulla superficie della terra. Dall’antico al moderno, dallo splendido all’umile, tutti rimandano al divino, all’Unico Trascendente, all’Onnipotente. Ed attraverso i secoli questi santuari hanno attirato uomini e donne all’interno del loro spazio sacro per fare una pausa, per pregare e prender atto della presenza dell’Onnipotente, come pure per riconoscere che noi tutti siamo sue creature.[…] Musulmani e Cristiani, proprio a causa del peso della nostra storia comune così spesso segnata da incomprensioni, devono oggi impegnarsi per essere individuati e riconosciuti come adoratori di Dio […] I Musulmani adorano Dio, Creatore del Cielo e della Terra, che ha parlato all’umanità”.
Benedetto XVI, 20 agosto 2005:“La vita di ogni essere umano è sacra sia per i cristiani che per i musulmani. […] L’esperienza del passato ci insegna che il rispetto mutuo e la comprensione non hanno sempre contraddistinto i rapporti tra cristiani e musulmani. Quante pagine di storia registrano le battaglie e le guerre affrontate invocando, da una parte e dall’altra, il nome di Dio, quasi che combattere il nemico e uccidere l’avversario potesse essere cosa a Lui gradita. Il ricordo di questi tristi eventi dovrebbe riempirci di vergogna, ben sapendo quali atrocità siano state commesse nel nome della religione. […] Voi guidate i credenti dell’Islam e li educate nella fede musulmana. […] Il dialogo interreligioso e interculturale fra cristiani e musulmani non può ridursi ad una scelta stagionale. Esso è infatti una necessità vitale, da cui dipende in gran parte il nostro futuro”.
Benedetto XVI, 25 settembre 2006:“In questo particolare contesto, vorrei oggi ribadire tutta la stima e il profondo rispetto che nutro verso i credenti musulmani […] fin dall’inizio del mio pontificato ho auspicato che si continuino a consolidare ponti di amicizia con i fedeli di tutte le religioni […] Il dialogo interreligioso e interculturale costituisce una necessità per costruire insieme il mondo di pace e di fraternità ardentemente auspicato da tutti gli uomini di buona volontà. In questo ambito, i nostri contemporanei attendono da noi un’ eloquente testimonianza in grado di indicare a tutti il valore della dimensione religiosa dell’esistenza. E’ pertanto necessario che, fedeli agli insegnamenti delle loro rispettive tradizioni religiose, cristiani e musulmani imparino a lavorare insieme, come già avviene in diverse comuni esperienze, per evitare ogni forma di intolleranza ed opporsi ad ogni manifestazione di violenza”.
Benedetto XVI, 27 ottobre 2011“Come cristiano, vorrei dire a questo punto: sì, nella storia anche in nome della fede cristiana si è fatto ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, pieni di vergogna. Ma è assolutamente chiaro che questo è stato un utilizzo abusivo della fede cristiana, in evidente contrasto con la sua vera natura. […] Accanto alle due realtà di religione e anti-religione esiste, nel mondo in espansione dell’agnosticismo, anche un altro orientamento di fondo: persone alle quali non è stato dato il dono del poter credere”.