
Canale youtube di Don Enrico Maria Roncaglia
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Adorazione del SS. Sacramento 26/03/22
Deus in auditorium meum intende, Domine ad adiuvandum me festina’ (Salmo 69,2).
Preghiera di Fatima
Mio Dio, io credo, adoro, spero e Ti amo. Ti chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, e non Ti amano. Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo: Ti adoro profondamente e Ti offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli della terra in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui Egli stesso viene offeso. E per i meriti del suo Sacratissimo Cuore e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, Ti chiedo la conversione dei poveri peccatori. Amen
LA FIGURA DI SAN GIACOMO SALES MARTIRE
Giacomo Salès nacque a Lezoux (Clermont) il 21 marzo 1566, fin da fanciullo dimostrò un’inclinazione per gli argomenti spirituali e già a sette anni frequentò la chiesa per servire la Messa ogni giorno.
Un sacerdote colpito dalla sua pietà, lo indirizzò agli studi, svolti con grande profitto al punto da meritare dal 1568 al 1572, un posto gratuito nel Collegio di Billom, gestito dai Gesuiti.
Nel 1573 passò al Collegio di Parigi per lo studio della retorica e il 1° novembre dello stesso anno iniziò il noviziato a Verdun.
Fu ordinato sacerdote nel 1585 e una volta ultimati gli studi prese ad insegnare filosofia a Pont-à-Mousson e nel 1590 teologia a Tournon, dove tenne importanti lezioni, fondate sulla dottrina di s. Tommaso d’Aquino, cui parteciparono tanti allievi compreso degli ammirati calvinisti, ciò provocò varie conversioni.
Sempre combattendo i calvinisti, confutando le loro idee protestanti, tenne varie missioni in tante località, celebre quella tenuta ad Ornex.
Alla fine del novembre 1592 i due prescelti partirono per la missione di Aubenas; padre Giacomo Salès portava al collo una reliquia del beato Edmondo Campion († 1-12-1581) martire gesuita morto sulla forca del Tyburn di Londra; presagendo una tragica fine, perché salutò i suoi allievi con un addio.
La missione ad Aubenas si svolse egregiamente, al punto che il governatore chiese ed ottenne di trattenerli fino alla Pasqua; purtroppo alla Pasqua non si arrivò, perché il 5 febbraio di sera, gli Ugonotti rompendo la tregua concordata, improvvisamente assaltarono la città che il 6 mattina cadeva interamente nelle loro mani.
Consci del grave pericolo i due religiosi si comunicarono, consumando tutte le particole consacrate e si misero in preghiera.
Furono scoperti e trascinati davanti una specie di tribunale, i cui membri erano tutti calvinisti, capeggiati da un certo Pietro Labat, il quale aveva subìto giorni prima, una sconfitta in pubblica discussione con il Salès.
La discussione concernente la presenza reale di Gesù nell’Eucaristia, riprese e durò tutto il giorno, proseguendo il mattino seguente; la vibrante argomentazione di padre Salès, alla fine scatenò l’ira generale e specie del Labat e si gridò “Uccidetelo!”.
Trascinato fuori dall’aula nella piazza, fu aggredito dalla soldataglia calvinista, che prima gli fratturò una spalla con un colpo di archibugio e poi fu finito a colpi di pugnale.
PREGHIERA ALLA MADONNA di FATIMA
Vergine Santissima che a Fatima hai rivelato al mondo i tesori di grazie nascosti nella pratica del Santo Rosario, infondi nei nostri cuori un grande amore a questa santa devozione, affinché, meditando i misteri in esso contenuti, ne raccogliamo i frutti e otteniamo la grazia che con questa preghiera ti chiediamo, a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime nostre. Così sia.
– 7 Ave Maria
– Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.
PREGHIERA A SAN GIUSEPPE
(di Papa Leone XIII)
A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione,
ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio,
dopo quello della tua Santissima Sposa.
Per, quel sacro vincolo di carità,
che ti strinse all’Immacolata Vergine Maria,
Madre di Dio,
e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù,
riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno
la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue
e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia,
l’eletta prole di Gesù Cristo:
allontana da noi, o Padre amatissimo,
gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo;
assistici propizio dal cielo
in questa lotta col potere delle tenebre,
o nostro fortissimo protettore;
e come un tempo salvasti dalla morte
la minacciata vita del pargoletto Gesù,
così ora difendi la santa Chiesa di Dio
dalle ostili insidie e da ogni avversità;
stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio,
affinché, a tuo esempio e mediante il tuo soccorso,
possiamo virtuosamente vivere, piamente morire
e conseguire l’eterna beatitudine in cielo. AMEN.
PREGHIERA DELLA CORAZZA
O CORAZZA DEL SANGUE DEL REDENTORE; PROTEGGIMI IN TUTTE LE MIE VIE E BATTAGLIE SPIRITUALI; COPRI I MIEI PENSIERI, LE POTENZE E I SENSI CON LA TUA ARMATURA PROTETTIVA; RIVESTI IL MIO CORPO DEL TUO POTERE. CHE I DARDI INCENDIARI DEL MALIGNO, NON MI TOCCHINO NEL CORPO O NELL’ANIMA; CHE NESSUN VELENO, INCANTESIMO O OCCULTISMO MI FACCIA DEL MALE; CHE NESSUNO SPIRITO INCARNATO O DISINCARNATO MI DISTURBI. SATANA E LE SUE SCHIERE DEL MALE, FUGGANO DA ME AL VEDERE LA CORAZZA PROTETTIVA DEL TUO SANGUE . LIBERAMI DA OGNI MALE E PERICOLO, O SANGUE GLORIOSO DEL REDENTORE, COSÌ CHE POSSA COMPIERE LA MISSIONE CHE MI È STATA AFFIDATA E DARE GLORIA A DIO. IO MI CONSACRO E CONSACRO LA MIA FAMIGLIA VOLONTARIAMENTE AL POTERE DEL TUO SANGUE REDENTORE. O MIO GESÙ, LIBERA ME, LA MIA FAMIGLIA E TUTTI I MIEI CARI DA OGNI MALE E PERICOLO. AMEN
Salmo 90
1 Tu che abiti al riparo dell’Altissimo
e dimori all’ombra dell’Onnipotente,
2 di’ al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio, in cui confido».
3 Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
4 Ti coprirà con le sue penne
sotto le sue ali troverai rifugio.
5 La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza;
non temerai i terrori della notte
né la freccia che vola di giorno,
6 la peste che vaga nelle tenebre,
lo sterminio che devasta a mezzogiorno.
7 Mille cadranno al tuo fianco
e diecimila alla tua destra;
ma nulla ti potrà colpire.
8 Solo che tu guardi, con i tuoi occhi
vedrai il castigo degli empi.
9 Poiché tuo rifugio è il Signore
e hai fatto dell’Altissimo la tua dimora,
10 non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
11 Egli darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutti i tuoi passi.
12 Sulle loro mani ti porteranno
perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
13 Camminerai su aspidi e vipere,
schiaccerai leoni e draghi.
14 Lo salverò, perché a me si è affidato;
lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.
15 Mi invocherà e gli darò risposta;
presso di lui sarò nella sventura,
lo salverò e lo renderò glorioso.
16 Lo sazierò di lunghi giorni
e gli mostrerò la mia salvezza.
Angele Dei
Angele Dei,
qui custos es mei,
me, tibi commíssum pietáte supérna,
illúmina, custódi,
rege et gubérna. Amen.
CANTO EUCARISTICO PANGE LINGUA di San Tommaso d’Aquino
Tantum Ergo is the last two stanzas from the Eucharistic Hymn (Pange Lingua) composed by St. Thomas Aquinas and is used at Benediction of the Blessed Sacrament. The response and the prayer at the end is a later addition used at Benediction. A partial indulgence is granted to the faithful who recite it and a plenary indulgence is granted to those who recite it on Holy Thursday or Corpus Christi. |
TANTUM ergo Sacramentum Veneremur cernui: Et antiquum documentum Novo cedat ritui: Praestet fides supplementum Sensuum defectui. | DOWN in adoration falling, Lo! the sacred Host we hail, Lo! oe’r ancient forms departing Newer rites of grace prevail; Faith for all defects supplying, Where the feeble senses fail. |
Genitori, Genitoque Laus et iubilatio, Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio: Procedenti ab utroque Compar sit laudatio. Amen. | To the everlasting Father, And the Son Who reigns on high With the Holy Spirit proceeding Forth from each eternally, Be salvation, honor blessing, Might and endless majesty. Amen. |
V. Panem de caelo praestitisti eis. (T.P. Alleluia) R. Omne delectamentum in se habentem. (T.P. Alleluia) | V. Thou hast given them bread from heaven (P.T. Alleluia). R. Having within it all sweetness (P.T. Alleluia). |
Oremus: Deus, qui nobis sub sacramento mirabili, passionis tuae memoriam reliquisti: tribue, quaesumus, ita nos corporis et sanguinis tui sacra mysteria venerari, ut redemptionis tuae fructum in nobis iugiter sentiamus. Qui vivis et regnas in saecula saeculorum. | Let us pray: O God, who in this wonderful Sacrament left us a memorial of Thy Passion: grant, we implore Thee, that we may so venerate the sacred mysteries of Thy Body and Blood, as always to be conscious of the fruit of Thy Redemption. Thou who livest and reignest forever and ever. |
R. Amen. |