Canale youtube di Don Enrico Maria Roncaglia
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Adorazione del SS. Sacramento 19/03/22
Deus in auditorium meum intende, Domine ad adiuvandum me festina’ (Salmo 69,2).
Preghiera di Fatima
Mio Dio, io credo, adoro, spero e Ti amo. Ti chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, e non Ti amano. Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo: Ti adoro profondamente e Ti offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli della terra in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi e delle indifferenze con cui Egli stesso viene offeso. E per i meriti del suo Sacratissimo Cuore e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, Ti chiedo la conversione dei poveri peccatori. Amen
SAN LEONARDO E LA DEVOZIONE A SAN GIUSEPPE https://digilander.libero.it/joseph_custos/murialdo.htm
San Leonardo Murialdo nasce a Torino il 26 ottobre 1828 da una famiglia borghese. Studia dai padri Scolopi di Savona e alla Regia Università di Torino laureandosi in Teologia. Viene ordinato sacerdote nel 1851 e dedica i primi 14 anni del suo ministero ai giovani torinesi nell’oratorio di San Luigi a Porta Nuova. Nel 1867 fonda la confraternita laicale di San Giuseppe per aiutare i ragazzi poveri e abbandonati. Nel 1871 dà vita all’Unione operai cattolici di cui diventa successivamente assistente ecclesiastico. È anche il fondatore dell’Associazione della Buona stampa e tra gli ideatori del giornale «La voce dell’operaio». Viaggia spesso nel Sud Italia per conoscere le realtà assistenziali delle altre città. Muore nel capoluogo piemontese, colpito dalla polmonite, il 30 marzo 1900. Viene beatificato da Paolo VI nel 1963 e canonizzato nel 1970.
Vedere LETTERA DEL SANTO PADRE ALLA CONGREGAZIONE DI SAN GIUSEPPE IN OCCASIONE DEL CENTENARIO DELLA MORTE DEL FONDATORE (San Leonardo Murialdo), 01.04.2000, https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2000/04/01/0202/00733.html
IL PANE DI SAN GIUSEPPE
E’ il pane benedetto, il pane di San Giuseppe conosciuto anche come “il pane dei poveri”.
In occasione della festa di San Giuseppe in diverse Regioni italiane, fra cui il Molise e la Sicilia, rivive la tradizione secolare degli altari addobbati con pane intrecciato e grano germogliato
La ‘potente’ supplica a San Giuseppe, buono come il pane, per avere il Suo aiuto oggi-
Ecco il testo:
Giuseppe, buono come il pane, noi desideriamo più un club privato per soli vip che una tavolata ospitale per tutti; la nostra lampada alogena, più che “il sole che sorge sopra i buoni e i cattivi – la nostra acqua stagnante piuttosto che – la pioggia che bagna il campo dei giusti e degli ingiusti” (Mt 5,45).
Donaci dunque di imparare da te come si segue il Figlio di Dio e come si servono i Fratelli; o, meglio, come si serve il Figlio di Dio nei fratelli e i Fratelli nel Figlio di Dio.
LA TAVOLA DI SAN GIUSEPPE
Un meraviglioso viaggio tra antiche tradizioni, emozioni e suggestioni, tra festa e devozione. Le Tavole di San Giuseppe si ripetono ogni anno nell’area otrantina (SALENTO), in particolare nei comuni di Giurdignano, Uggiano la Chiesa e Minervino di Lecce. Fonti orali, raccolte da studiosi, testimoniano che nei nostri comuni tale devozione era già presente tra la fine del ‘700 e gli inizi dell’800. Il rito venne solennizzato nel 1870 da Papa Pio IX, nella data del 19 marzo.
PREGHIERA ALLA MADONNA di FATIMA
Vergine Santissima che a Fatima hai rivelato al mondo i tesori di grazie nascosti nella pratica del Santo Rosario, infondi nei nostri cuori un grande amore a questa santa devozione, affinché, meditando i misteri in esso contenuti, ne raccogliamo i frutti e otteniamo la grazia che con questa preghiera ti chiediamo, a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime nostre. Così sia.
– 7 Ave Maria
– Cuore Immacolato di Maria, prega per noi.
PREGHIERA A SAN GIUSEPPE
(di Papa Leone XIII)
A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione,
ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio,
dopo quello della tua Santissima Sposa.
Per, quel sacro vincolo di carità,
che ti strinse all’Immacolata Vergine Maria,
Madre di Dio,
e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù,
riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno
la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue
e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia,
l’eletta prole di Gesù Cristo:
allontana da noi, o Padre amatissimo,
gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo;
assistici propizio dal cielo
in questa lotta col potere delle tenebre,
o nostro fortissimo protettore;
e come un tempo salvasti dalla morte
la minacciata vita del pargoletto Gesù,
così ora difendi la santa Chiesa di Dio
dalle ostili insidie e da ogni avversità;
stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio,
affinché, a tuo esempio e mediante il tuo soccorso,
possiamo virtuosamente vivere, piamente morire
e conseguire l’eterna beatitudine in cielo. AMEN.
PREGHIERA DELLA CORAZZA
O CORAZZA DEL SANGUE DEL REDENTORE; PROTEGGIMI IN TUTTE LE MIE VIE E BATTAGLIE SPIRITUALI; COPRI I MIEI PENSIERI, LE POTENZE E I SENSI CON LA TUA ARMATURA PROTETTIVA; RIVESTI IL MIO CORPO DEL TUO POTERE. CHE I DARDI INCENDIARI DEL MALIGNO, NON MI TOCCHINO NEL CORPO O NELL’ANIMA; CHE NESSUN VELENO, INCANTESIMO O OCCULTISMO MI FACCIA DEL MALE; CHE NESSUNO SPIRITO INCARNATO O DISINCARNATO MI DISTURBI. SATANA E LE SUE SCHIERE DEL MALE, FUGGANO DA ME AL VEDERE LA CORAZZA PROTETTIVA DEL TUO SANGUE . LIBERAMI DA OGNI MALE E PERICOLO, O SANGUE GLORIOSO DEL REDENTORE, COSÌ CHE POSSA COMPIERE LA MISSIONE CHE MI È STATA AFFIDATA E DARE GLORIA A DIO. IO MI CONSACRO E CONSACRO LA MIA FAMIGLIA VOLONTARIAMENTE AL POTERE DEL TUO SANGUE REDENTORE. O MIO GESÙ, LIBERA ME, LA MIA FAMIGLIA E TUTTI I MIEI CARI DA OGNI MALE E PERICOLO. AMEN
Salmo 90
1 Tu che abiti al riparo dell’Altissimo
e dimori all’ombra dell’Onnipotente,
2 di’ al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio, in cui confido».
3 Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
4 Ti coprirà con le sue penne
sotto le sue ali troverai rifugio.
5 La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza;
non temerai i terrori della notte
né la freccia che vola di giorno,
6 la peste che vaga nelle tenebre,
lo sterminio che devasta a mezzogiorno.
7 Mille cadranno al tuo fianco
e diecimila alla tua destra;
ma nulla ti potrà colpire.
8 Solo che tu guardi, con i tuoi occhi
vedrai il castigo degli empi.
9 Poiché tuo rifugio è il Signore
e hai fatto dell’Altissimo la tua dimora,
10 non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
11 Egli darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutti i tuoi passi.
12 Sulle loro mani ti porteranno
perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
13 Camminerai su aspidi e vipere,
schiaccerai leoni e draghi.
14 Lo salverò, perché a me si è affidato;
lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.
15 Mi invocherà e gli darò risposta;
presso di lui sarò nella sventura,
lo salverò e lo renderò glorioso.
16 Lo sazierò di lunghi giorni
e gli mostrerò la mia salvezza.
Angele Dei
Angele Dei,
qui custos es mei,
me, tibi commíssum pietáte supérna,
illúmina, custódi,
rege et gubérna. Amen.
CANTO EUCARISTICO PANGE LINGUA di San Tommaso d’Aquino
Tantum Ergo is the last two stanzas from the Eucharistic Hymn (Pange Lingua) composed by St. Thomas Aquinas and is used at Benediction of the Blessed Sacrament. The response and the prayer at the end is a later addition used at Benediction. A partial indulgence is granted to the faithful who recite it and a plenary indulgence is granted to those who recite it on Holy Thursday or Corpus Christi. |
TANTUM ergo Sacramentum Veneremur cernui: Et antiquum documentum Novo cedat ritui: Praestet fides supplementum Sensuum defectui. | DOWN in adoration falling, Lo! the sacred Host we hail, Lo! oe’r ancient forms departing Newer rites of grace prevail; Faith for all defects supplying, Where the feeble senses fail. |
Genitori, Genitoque Laus et iubilatio, Salus, honor, virtus quoque Sit et benedictio: Procedenti ab utroque Compar sit laudatio. Amen. | To the everlasting Father, And the Son Who reigns on high With the Holy Spirit proceeding Forth from each eternally, Be salvation, honor blessing, Might and endless majesty. Amen. |
V. Panem de caelo praestitisti eis. (T.P. Alleluia) R. Omne delectamentum in se habentem. (T.P. Alleluia) | V. Thou hast given them bread from heaven (P.T. Alleluia). R. Having within it all sweetness (P.T. Alleluia). |
Oremus: Deus, qui nobis sub sacramento mirabili, passionis tuae memoriam reliquisti: tribue, quaesumus, ita nos corporis et sanguinis tui sacra mysteria venerari, ut redemptionis tuae fructum in nobis iugiter sentiamus. Qui vivis et regnas in saecula saeculorum. | Let us pray: O God, who in this wonderful Sacrament left us a memorial of Thy Passion: grant, we implore Thee, that we may so venerate the sacred mysteries of Thy Body and Blood, as always to be conscious of the fruit of Thy Redemption. Thou who livest and reignest forever and ever. |
R. Amen. |