DALL’OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA (*)
1 Cor 9:24-27; 10:1-5
Fratelli: Non sapete che quelli che corrono nello stadio, tutti invero corrono, ma uno solo riporta il premio? Così correte, in modo da guadagnarlo.
Matt 20:1-16
In quel tempo: Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: Il regno dei cieli è simile a un padre di famiglia, il quale andò di gran mattino a fissare degli operai per la sua vigna. Così saranno, ultimi i primi, e primi gli ultimi. Molti infatti saranno i chiamati, ma pochi gli eletti.
Oggi e’ una domenica speciale perche’ segna l’inizio della preparazione per la Pasqua.
Le ultime parole del Vangelo ci spiazzano: non dobbiamo essere tranquilli lungo il nostro cammino. Dobbiamo morire in certe cose e crescere in altre. La nostra vita e’ come una corsa, una gara nello stadio. La vita cristiana e’ infatti una lotta continua. Occorre contrastare ogni giorno il regno di satana che e’ presente anche in noi stessi. Dice San Paolo: non fate come quelli che agitano i pugni in aria!
Ricordatevi che i nostri padri furono sotto la nube nel deserto (che li proteggeva), la manna, l’attraversamento del Mar Rosso. Ma non tutti si sono salvati. Non di tutti il Signore si e’ compiaciuto!
In piu’ occorre lavorare nella vigna.
Si tratta del lavoro che dobbiamo compiere. Molti sono chiamati, ma pochi gli eletti. Tutti ricevono un denaro (il paradiso). Quindi e’ il massimo! Il nostro lavoro e’ la vita umana. Ognuno ha la propria missione. Nessuno e’ al mondo per caso! Siamo tutti importanti: per la redenzione del genere umano!
Affinche’ i frutti siano duraturi e abbondanti occorre che ciascuno si impegni nel suoi compiti!
Occorre alla sera ringraziare il Signore per i suoi doni. Il recinto della vigna e’ stato abbattuto!
E’ la situazione della chiesa oggi! Nessuno custodisce la chiesa! Poche voci si alzano, il pastore e’ stato colpito, la chiesa er’ smarrita! Compaiono i falsi pastori: nessuno coltiva la vigna!
Noi siamo gli ultimi nei pensieri di chi dovrebbe guidarci!
Ma noi saremo i primi! Questa e’ la promessa del Signore!
E’ il tempo della prova! Noi non siamo soli, siamo con il nostro vicario Benedetto XVI. Che non ci ha abbandonato! E’ l’unica cosa che e’ rimasta!
Incamminiamoci lungo il cammino che ci porta a Dio! Dobbiamo compiacere i cuori di Maria e Gesu’!
Abbiamo fede incessante e incrollabile nel Signore!
Sia lodato Gesu Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.
FROM THE HOMILY BY DON ENRICO RONCAGLIA (**)
1 Cor 9: 24-27; 10: 1-5
Brothers: Don’t you know that those who run in the stadium, all indeed run, but only one gets the prize? So run, in order to earn it.
Matt 20: 1-16
At that time: Jesus told his disciples this parable: The kingdom of heaven is like a father of a family, who went early in the morning to set workers for his vineyard. Thus the first will be last, and the last first. In fact, many will be called, but few will be chosen.
Today is a special Sunday because it marks the beginning of the preparation for Easter.
The last words of the Gospel displace us: we must not be calm along our path. We have to die in some things and grow in others.
Our life is like a race, a match in the stadium. The Christian life is in fact a constant struggle. It is necessary to keep the reign of satrana that is also present in ourselves every day. Saint Paul says: do not act like those who wave their fists in the air!
Remember that our fathers were under the cloud in the desert (which protected them), the manna, the crossing of the Red Sea. But not all of them were saved. Not everyone was pleased with the Lord! In addition, it is necessary to work in the vineyard.
This is the work we have to do. Many are called, but few are chosen. Everyone gets a denarius (heaven). So it’s the best! Our work is human life. Everyone has their own mission.
Nobody is in the world by chance! We are all important: for the redemption of mankind! In order for the fruits to be lasting and abundant, each one must commit himself to his tasks! It is necessary in the evening to thank the Lord for his gifts.
The vineyard fence has been torn down! This is the situation of the church today! Nobody guards the church! Few voices are raised, the pastor was hit, the church was lost! False shepherds appear: no one cultivates the vine!
We are the last in the thoughts of those who should lead us! But we will be the first! This is the Lord’s promise! It is the time of the test!
We are not alone, we are with our vicar Benedict XVI. Who has not abandoned us! It is the only thing left! Let us set out along the path that leads us to God! We must please the hearts of Mary and Jesus!
We have unceasing and unshakable faith in the Lord!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of Don Enrico’s words.