In un articolo di ieri su Corrispondenza Romana, Cristiana de Magistris (*) affronta la questione del motu proprio Traditionis custodes (16 luglio 2021), delle risposte ai recenti dubia (18 dicembre 2021) e delle implicazioni conseguenti.
Si tratta infatti, nientemeno, del programma anticristico della nuova chiesa mondiale che la massoneria ecclesiastica – nella persona dell’anti-papa Bergoglio – sta promuovendo. Non basta infatti abbattere il Depositum Fidei, ovvero:
– negare la Redenzione di Cristo (“il grande fallimento di Dio”)
– negare lo Spirito Santo (“non possiamo sapere se la Grazia e’ in noi”)
– negare l’onnipotenza e l’omniscienza della SS. Trinita (“le tre persone litigano tra di loro”)
– negare i Dogmi Mariani
– negare il Decalogo delle Leggi, giustificando uno ad uno tutti i peccati mortali
ma occorre abbattere la Liturgia!
Come afferma la de Magistris infatti il nemico mortale della Chiesa Cattolica Martin Lutero:
l’aveva capito molto bene, e perciò nutriva per la Messa papista un odio implacabile, perché – diceva – «è sulla Messa come su una roccia che è costruito tutto il sistema papale, con i suoi monasteri, i suoi episcopati, le sue chiese, i suoi altari, i suoi ministri, la sua dottrina, cioè con tutto il resto. Tutto ciò non mancherà di crollare una volta che la sacrilega e abominevole Messa (cattolica) è distrutta».
ovvero
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