
Elenco delle Conferenze episcopali contrarie a “Fiducia Supplicans” (1)
Ad oggi hanno già dichiarato che non applicheranno il documento vaticano, lo vietano ai loro sacerdoti e rifiutano di impartire le benedizioni indicate dalla Fiducia Supplicans:
1. Conferenza episcopale del Ghana;
2. Conferenza episcopale dello Zambia e QUI, QUI;
3. Conferenza episcopale del Malawi e QUI, QUI;
4. Conferenza episcopale della Nigeria e QUI, QUI;
5. Conferenza episcopale del Togo;
6. Conferenza episcopale del Benin;
7. Conferenza; Conferenza episcopale ucraina e QUI, QUI;
8. Conferenza episcopale del Camerun e QUI, QUI, QUI MiL;
9. Conferenza episcopale di Polonia e QUI, QUI MiL;
10. Arcidiocesi di Astana in Kazakistan;
11. Conferenza Episcopale Zimbabwe;
12. Cinquecento sacerdoti britannici della Confraternita del Clero Cattolico e QUI;
13. Il cardinale Ambongo, presidente della SECAM, ha chiesto che tutte le conferenze episcopali africane dicano che non accettano il documento (QUI);
14. Il Vescovo olandese Mutsaerts e QUI;
15. La conferenza Episcopale del Ruanda;
16. Il Patriarca della Chiesa greco cattolica Ucraina, Mons. Sviatoslav Shevchuk;
17. Il Vescovo della diocesi brasiliano di Formosa mons. Adair José Guimarães; (Qui MiL);
18. L’Arcivescovo emerito di Filadelfia mons. Chaput;
19. L’arcivescovo Emerito di La Plata (Argentina, mons. Hector Aguer;
20. Il Card. Gerhard Ludwig Müller, Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede;
21. L’arcivescovo di Nairobi, Philip Anyolo; (Qui MiL);
22. L’arcivescovo di Montevideo (Uruguay), cardinale Daniel Sturla;
23. Conferenze Episcopali di Angola, Mozambico e Sao Tomè;
24. Conferenza Episcopale del Gabon (Qui MiL);
25. Conferenza Episcopale ungherese;
26. Card. Jeanne Pierre Kutwa (Costa d’Avorio), arcivescovo di Abidjan.
27. Confraternita del Clero in USA e d’Australia (qui MiL);
28. Comunità monastica di Papa Stronsay (Congregation of the Sons of the Most Holy Redeemer) (Istituti già Ecclesia Dei) (Qui MiL);
Catholic World Report-Christopher Alfieri: Fiducia Supplicans sembra aver fallito in modo spettacolare: “Il fatto che la resistenza più forte proviene in gran parte dal Sud del mondo e dai Paesi in via di sviluppo non fa che rafforzare l’impressione già forte che la sollecitudine di Papa Francesco per le “periferie” sia solo chiacchiere. (…) Papa Francesco si è messo in una situazione impossibile. I papi lo fanno, di tanto in tanto. Di solito non è un grosso problema. Nell’era delle comunicazioni istantanee e dei cicli di notizie di 24 ore, tuttavia, una crisi abbastanza grande potrebbe mettere l’implosione di un pontificato in mostra per il mondo intero, in tempo reale. Forse è troppo presto per dire se questo è davvero ciò che stiamo vedendo attualmente, ma è impossibile essere sicuri che non lo stiamo vedendo, e questo è… abbastanza grave”.
____________________________