
Un articolo di critica radicale, che stende definitivamente Bergoglio classificandolo come un apostata, e’ apparso su Renovatio 21 (1).
Riguarda una analisi di aspetti – eterodossi e del tutto eretici -della lettera enciclica “Laudate Deum” (oltre a quello del Paradosso Antiscientifico segnalato in precedenza (2)) che emergono dalla sua lettura.
Ecco in sintesi di cosa si tratta.
IL PECCATO-CO2
L’aspetto cruciale che emerge – ed e’ difficile non ridere per il carattere naif del pensiero di Bergoglio – pare sia che, Bergoglio appunto, pretende addirittura di sostituire Dio con la natura! Incredibilmente il peccato originale (o come chiama lui, il reato) viene cosi’ rimpiazzato da quello contro la natura. Ed e’ quello di produrre CO2 (IL PECCATO CO2)!
Ecco dove la tesi viene esposta (1):
Punto 11 dell’esortazione apostolica Laudate Deum: «L’origine umana – “antropica” – del cambiamento climatico non può più essere messa in dubbio». Il papa è infastidito riguardo al fatto che riguardo al cambiamento climatico ci sia anche solo discussione. Non c’è nulla da discutere: è dogma. Roma locuta, causa finita.
Il nuovo peccato originale, l’impronta carbonica, è pronto per essere lanciato dal Sacro Palazzo, in sostituzione di quello dell’Eden. A partire da quello, l’intera religione cattolica sta per essere riscritta, fin dalle sue linee di codice fondamentali.
«Francesco dogmatizza il clima e relativizza i dogmi della fede» si sente dire in giro. Pare proprio così, in effetti.
Si tratta di lucida follia antiscientifica.
IL GENDER-CYBORG SECONDO BERGOGLIO
L’altro aspetto e’ quello della donna cyborg e post-gender, ovvero IL GENDER-CYBORG. Il riferimento e’ il seguente (1):
Al punto 66 il linguaggio del documento si mostra sempre cervellotico ed un po’ oscuro: «Dio ci ha uniti a tutte le sue creature. Eppure, il paradigma tecnocratico può isolarci da ciò che ci circonda e ci inganna facendoci dimenticare che il mondo intero è una “zona di contatto”».
La frase “zona di contatto” si riferisce ad un libro di una studiosa USA, Donna Haraway che e’ considerata capofila di un pensiero che – ed e’ sempre piu’ difficile non ridere – lei stessa definiva «ciberfemminista» o «post-gender». Si tratta del Manifesto Cyborg (che oggi potremmo chiamare il Manifesto del Gender-Cyborg) pubblicato in Italia da Feltrinelli nel 1995.
“Il cyborg evidenzia la fluidità e la complessità delle identità umane, mettendo in discussione le concezioni binarie e aprendo la strada a una visione proteiforme dell’umanità: uomo e macchina, maschio e femmina, umano ed animale… l’identità stessa dell’essere umano va messa in discussione.”(1)
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(1) https://www.renovatio21.com/il-papato-di-cthulu/
Riguarda altri aspetti della lettera enciclica “Laudate Deum” (oltre
(2)
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