Preghiere 19/03/24 (1)
PREGHIERA ONLINE DI DON ENRICO RONCAGLIA, su youtube channel:
https://www.youtube.com/channel/UCYYDj4O4e11cE7XNtngkoJA
E QUI:
https://www.youtube.com/watch?v=_FNi-qXZb_Q
Deus in auditorium meum intende, Domine ad adiuvandum me festina’ (Salmo 69,2).
GLORIA (PREGHIERA)
Deus in auditorium meum intende, Domine ad adiuvandum me festina’ (Salmo 69,2).
GLORIA (PREGHIERA)
Misteri Dolorosi
(o del dolore)
Primo mistero del dolore: Gesù prega e suda sangue nell’orto degli ulivi.Dal Vangelo secondo Luca (22,44)Al monte degli ulivi Gesù, entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra.Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Secondo mistero del dolore: Gesù è flagellato dai soldati.Dal Vangelo secondo Matteo (27,26)Pilato rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Terzomistero del dolore: Gesù è incoronato di spine.Dal Vangelo secondo Matteo (27,28-29)I soldati spogliarono Gesù, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!».Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Quartomistero del dolore: Gesù percorre la via del Calvario portando la croceDal Vangelo secondo Giovanni (19,17-18)Gesù, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù in mezzo.Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
Quintomistero del dolore: Gesù è crocifisso e muore in croce.Dal Vangelo secondo Giovanni (19,25.30)Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. |
NOVENA A S. GIUSEPPE
☩ In nómine Patris, et Fílii, et Spíritus Sancti. Amen.
1. O San Giuseppe, mio protettore ed avvocato, a voi ricorro, affinché m’imploriate la grazia, per la quale mi vedete gemere e supplicare davanti a voi. E’ vero che i presenti dispiaceri e le amarezze che provo sono forse il giusto castigo dei miei peccati. Riconoscendomi colpevole, dovrò per questo perdere la speranza di essere aiutato dal Signore? “Ah! No!” – mi risponde la vostra grande devota Santa Teresa – “No certo, o poveri peccatori. Rivolgetevi in qualunque bisogno, per grave che sia, alla efficace intercessione dei Patriarca San Giuseppe; andate con vera fede da lui e resterete certamente esauditi nelle vostre domande”. Con tanta fiducia, mi presento, quindi, davanti a voi e imploro misericordia e pietà. Deh!, per quanto potete, o San Giuseppe prestatemi soccorso nelle mie tribolazioni. Supplite alla mia mancanza e, potente come siete, fate che, ottenuta per la vostra pia intercessione la grazia che imploro, possa ritornare al vostro altare per rendervi l’omaggio della mia riconoscenza. Pater, Ave, Gloria
2. Non dimenticate, o misericordioso San Giuseppe, che nessuna persona al mondo, per grande peccatrice che fosse, è ricorsa a voi, rimanendo delusa nella fede e nella speranza in voi riposte. Quante grazie e favori avete ottenuto agli afflitti! Ammalati, oppressi, calunniati, traditi, abbandonati, ricorrendo alla vostra protezione sono stati esauditi. Deh! non permettete, o gran Santo che io abbia ad essere il solo, fra tanti, a rimanere privo dei vostro conforto. Mostratevi buono e generoso anche verso di me, ed io, ringraziandovi, esalterò in voi la bontà e la misericordia del Signore. Pater, Ave, Gloria
3. O eccelso Capo della Sacra Famiglia, io vi venero profondamente e di cuore v’invoco. Agli afflitti, che vi hanno pregato prima di me, avete concesso conforto e pace, grazie e favori. Degnatevi quindi di consolare anche l’animo mio addolorato, che non trova riposo in mezzo alle ingiustizie da cui è oppresso. Voi, o sapientissimo Santo, vedete in Dio tutti i miei bisogni prima ancora che io ve li esponga con la mia preghiera. Voi dunque sapete benissimo quanto mi è necessaria la grazia che vi domando. Nessun cuore umano mi può consolare; da voi spero d’essere confortato: da voi, o glorioso Santo. Se mi concedete la grazia che con tanta insistenza io domando, prometto di diffondere la devozione verso di voi, di aiutare e sostenere le opere che, nel vostro Nome, sorgono a sollievo di tanti infelici e dei poveri morenti. O San Giuseppe, consolatore degli afflitti, abbiate pietà dei mio dolore! Pater, Ave, Gloria
℣. Constituit eum dominum domus suæ. ℞. Et principem omnis possessionis suæ. ℣. Ora pro nobis, sancte Joseph. ℞. Ut digni efficiamur promissionibus Christi. Oremus. Deus, qui in ineffabili providentia beatum Joseph sanctissimæ Genetricis tuæ Sponsum eligere dignatus es, præsta, quæsumus, ut quem protectorem veneramur in terris, intercessorem habere mereamur in cœlis: Qui vivis et regnas in sæcula sæculorum. Amen.
INDULGENZE Ai fedeli che parteciperanno alla novena pubblicamente celebrata prima della festa di san Giuseppe, Sposo della beata Vergine Maria, si concede: un’indulgenza di sette anni in qualsiasi giorno; un’indulgenza plenaria se avranno assistito ad almeno cinque giorni della novena. A coloro invero che durante lo stesso tempo, pregheranno in privato in onore di san Giuseppe, col proposito di offrire lo stesso ufficio per nove giorni continui, si concede: un’indulgenza di cinque anni una volta in qualsivoglia giorno; un’indulgenza plenaria alle solite condizioni, una volta compiuto l’esercizio Dove il pio esercizio viene celebrato pubblicamente quest’ultima indulgenza può esser lucrata solo da coloro che saranno legittimamente impediti ad assistervi (S. C. Indulg., 26 nov. 1876; S. Paen. Ap., 4 mart. 1935).Mostra meno
Tantum ergo sacramentum
Tantum ergo sacramentum
veneremur cernui,et antiquum documentum
novo cedat ritui;præstet fides supplementum
sensuum defectui.Genitori Genitoque
laus et iubilatio,salus, honor, virtus quoquesit et benedictio.
Procedenti ab utroquecompar sit laudatio.Amen.
Preghiera di Fatima
Dio mio, io credo, adoro, spero e Vi amo. Io Vi domando perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, non Vi amano. [Prima Preghiera, l’Angelo nella primavera 1916 a Fatima]
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in ripazione degli oltraggi, dei sacrilegi, delle indifferenze da cui Egli medesimo è offeso. Per i meriti infiniti del suo Sacro Cuore e del Cuore Immacolato di Maria io Vi domando la conversione dei poveri peccatori.[Seconda Preghiera, l’Angelo nell’autunno 1916 a Fatima]
Angele Dei
Angele Dei,
qui custos es mei,
me, tibi commíssum pietáte supérna,
illúmina, custódi,
rege et gubérna. Amen.
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