DALL’OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA (**,1)
1 Cor 13:1-8
Fratelli, se pure io parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, ed avessi tutta la fede così da trasportare le montagne, se non ho la carità, io sono niente. E se distribuissi come cibo ai poveri tutte le mie sostanze, e donassi il mio corpo fino a farmi bruciare, se non ho la carità, nulla mi giova. La carità è paziente, la carità è benigna, la carità non è invidiosa; non agisce con ostentazione, non si gonfia di orgoglio, non agisce indecorosamente, non cerca il proprio tornaconto, non si muove ad ira, non pensa al torto ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità; tollera tutto, crede tutto, spera tutto, sopporta tutto. La carità non viene mai meno; mentre le profezie svaniranno, il dono delle lingue cesserà, la scienza diverrà inutile.
Matth 22:1-14
In quel tempo, Gesù parlava in parabole ai capi dei sacerdoti e ai farisei, dicendo: «Il regno dei cieli è simile ad un re, che celebrò le nozze del figlio suo. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma essi non volevano venire. E di nuovo mandò altri servi, dicendo: “Annunciate agli invitati: Ecco, ho preparato il mio banchetto: i buoi e gli animali ingrassati sono stati uccisi, e tutto è pronto: venite alle nozze”. Ma essi non ne tennero conto e se ne andarono chi al suo podere, chi ai propri affari; gli altri poi presero i suoi servi, li oltraggiarono e li uccisero. Udendo questo, il re si sdegnò; e mandò i suoi eserciti a sterminare quegli omicidi e ad incendiare la loro città. Quindi disse ai servi: “Le nozze sono pronte, ma gli invitati non ne erano degni. Andate, dunque, nei crocicchi delle strade, e quanti incontrerete, invitateli alle nozze”. E i servi, usciti per le vie, raccolsero tutti quelli che vi trovarono: cattivi e buoni; e la sala del convito fu piena di commensali. Il re entrò allora per vedere quelli che erano a mensa; e vide un uomo che non indossava l’abito di nozze e gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza la veste nuziale?” Quello non aprì bocca. Allora il re disse ai servi: “Legatelo mani e piedi, e gettatelo nelle tenebre esteriori: dove sarà pianto e stridore di denti”. Poiché molti sono chiamati, ma pochi gli eletti».
Nel Vangelo Gesu’ presenta la parabola della festa di nozze. Nella lettura San Paolo ci dice che la carita’ e’ la virtu’ somma senza la quale non ci salviamo.
La parabola dell’invito a nozze e’ molto severa. Al di fuori della festa di nozze c’e’ dolore e stridore di denti. Ma per entrare occorre un abito particolare. La prima lettura ci suggerisce cosa e’ necessario: si tratta della carita’.
Si tratta di una qualita’ posseduta da S. Giuseppe Cupertino. Divenne frate francescano. Fu sempre paziente, obbediente e mite. Qualita’ che lo hanno santificato.
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole del sacerdote. Riferimenti: Gruppo FB https://www.facebook.com/groups/266287024711787 e Blog https://www.revelationvirgo.org/
(1) La Cappella dei Sacri Cuori e’ d’ora in avanti sotto la protezione della Madonna Pellegrina di Montichiari (Brescia, 1946).
FROM THE HOMILY BY DON ENRICO RONCAGLIA (**,1)
1 Cor 13:1-8
Brethren: If I should speak with tongues of men and of angels, but do not have charity, I have become as sounding brass or a tinkling cymbal. And if I have prophecy and know all mysteries and all knowledge, and if I have all faith so as to remove mountains, yet do not have charity, I am nothing. And if I distribute all my goods to feed the poor, and if I deliver my body to be burned, yet do not have charity, it profits me nothing. Charity is patient, is kind; charity does not envy, is not pretentious, is not puffed up, is not ambitious, is not self-seeking, is not provoked; thinks no evil, does not rejoice over wickedness, but rejoices with the truth; bears with all things, believes all things, hopes all things, endures all things. Charity never fails, whereas prophecies will disappear, and tongues will cease, and knowledge will be destroyed.
Matt 22:1-14
At that time, Jesus spoke to the chief priests and the Pharisees in parables, saying, The kingdom of heaven is like a king who made a marriage feast for his son. And he sent his servants to call in those invited to the marriage feast, but they would not come. Again he sent out other servants, saying, ‘Tell those who are invited, behold, I have prepared my dinner; my oxen and fatlings are killed, and everything is ready; come to the marriage feast.’ But they made light of it, and went off, one to his farm, and another to his business; and the rest laid hold of his servants, treated them shamefully, and killed them. But when the king heard of it, he was angry; and he sent his armies, destroyed those murderers, and burnt their city. Then he said to his servants, ‘The marriage feast indeed is ready, but those who were invited were not worthy; go therefore to the crossroads, and invite to the marriage feast whomever you shall find.’ And his servants went out into the roads, and gathered all whom they found, both good and bad; and the marriage feast was filled with guests. Now the king went in to see the guests, and he saw there a man who had not on a wedding garment. And he said to him, ‘Friend, how did you come in here without a wedding garment?’ But he was speechless. Then the king said to the attendants, ‘Bind his hands and feet and cast him forth into the darkness outside, where there will be the weeping and the gnashing of teeth.’ For many are called, but few are chosen.
In the Gospel, Jesus presents the parable of the wedding feast. In the reading Saint Paul tells us that charity is the supreme virtue without which we cannot be saved.
The parable of the wedding invitation is very severe. Outside the wedding party there is pain and gnashing of teeth. But to enter you need a special dress. The first reading suggests what is necessary: it is charity.
This is a quality possessed by S. Giuseppe Cupertino. He became a Franciscan friar. He was always patient, obedient and gentle. Qualities that sanctified him.
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of the priest’s words. Refs.: FB Group https://www.facebook.com/groups/266287024711787 and Blog https://www.revelationvirgo.org/.
(1) The Chapel of the Sacred Hearts is from now on under the protection of the Pilgrim Madonna of Montichiari (Brescia, 1946).