La visione modernista del Concilio Vaticano II e’ la sua caratteristica dominante CHE RISULTA MANIFESTA dal discorso di apertura del Concilio da parte di Papa Giovanni XXIII (11 ottobre 1962). Ecco infatti le frasi cruciali che ne spiegano chiaramente la motivazione.
Si tratta del rifiuto di quelli che GV23 chiama “profeti di sventura” che secondo lui lo ferirebbero con “insinuazioni di anime, pur ardenti di zelo, ma non fornite di senso sovrabbondante di senso e di misura (ecco perche’ GV23 non ha rivelato il III Segreto di Fatima!).” (1),
PRIMO RIFERIMENTO AL MODERNISMO
E cosi’ giudica i “profeti di sventura”:
PRIMO GIUDIZIO NEGATIVO: “nei tempi moderni (ecco il primo riferimento al Modernismo!) non vedono che prevaricazione e rovina [e] vanno dicendo che la nostra eta’, in confronto con quelle passate, e’ andata peggiorando.”
SECONDO, TERZO E QUARTO RIFERIMENTO AL MODERNISMO
E prosegue con ulteriori giudizi negativi:
SECONDO GIUDIZIO NEGATIVO: “e si comportano come se nulla abbiano imparato dalla storia, che e’ pura maestra di vita (secondo riferimento al Modernismo, inteso nella sua accezione storico-critica: la storia maestra di vita),”
TERZO GIUDIZIO NEGATIVO:
“come se al tempo dei Concili Ecumenici tutto procedesse in pienezza di trionfo dell’idea e della vita cristiana (terzo riferimento al Modernismo, inteso come critica al Cristianesimo nella sua concezione di vita), ”
e aggiungendo
QUARTO GIUDIZIO NEGATIVO:
” e della giusta liberta’ religiosa (quarto riferimento al Modernismo: la liberta’ religiosa intesa EVIDENTEMENTE come liberta’ da qualunque religione).”
LA CONCLUSIONE (ECCO PERCHE’ IL CV2 CI HA PORTATO ALLA SITUAZIONE ATTUALE E ALLA ROVINA!)
GV23 conclude con la SUA PROFESSIONE DI FEDE NEL MODERNISMO (il mondo prevale sulla Provvidenza di Dio): “Ma a noi sembra di dover dissentire da cotesti profeti di sventura (!) che annunziano eventi infausti, quasi sovrastanti la fine del mondo.“
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