DALL’OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA (**,1)
Eccli 44:16-27; 45, 3-20
Ecco il gran sacerdote che nei suoi giorni piacque a Dio, e fu trovato giusto, e nel giorno dell’ira fu strumento di conciliazione. Nessuno fu simile a lui nel conservare la legge dell’Eccelso. Per questo, con giuramento, il Signore gli assicurò la gloria nella sua stirpe. A lui diede la benedizione di tutti gli antenati, e confermò il suo patto sopra il capo di lui. Lo riconobbe con le sue benedizioni; conservò per lui la sua misericordia, e trovò grazia agli occhi del Signore. Lo glorificò al cospetto dei re, e gli mostrò la sua gloria. Fece con lui un patto eterno, e gli diede un grande sacerdozio, lo rese invidiabile nel suo onore. Gli fece compiere le funzioni sacerdotali ed avere gloria nel suo nome, e offrirgli un degno sacrificio di incenso, di soave profumo.
Matth 25:14-23
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Un uomo, in procinto di partire, chiamati i servi consegnò loro i suoi beni: a chi diede cinque talenti, a chi due, a chi uno: a ciascuno secondo la sua capacità, e subito partì. Tosto colui, che aveva ricevuto cinque talenti, andò a negoziarli e ne guadagnò altri cinque. Similmente quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Ma colui che ne aveva ricevuto uno andò a fare una buca nella terra e vi nascose il danaro del suo padrone. Or molto tempo dopo ritornò il padrone di quei servi, e li chiamò a render conto. E venuto quello che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque dicendo: “Signore, me ne desti cinque, ecco ne ho guadagnati altri cinque”. E il padrone a lui: “Bene, servo buono e fedele, perché sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; entra nella gioia del tuo Signore”. E presentatosi l’altro che aveva ricevuto due talenti, disse: “Signore, me ne hai affidati due; eccone guadagnati altri due”. E il padrone a lui: “Bene, servo buono e fedele, perché sei stato fedele, nel poco, ti darò potere su molto: entra nella gioia del tuo Signore”».
La parabola dei talenti si addice molto bene a S. Ubaldo vescovo di Gubbio. Il suo corpo e’ rimasto intatto dopo la sua morte.
I vescovi nella Chiesa hanno ricevuto i doni (Munus) del governo, insegnamento e la santificazione attraverso l’amministrazione di tutti e sette e sacramenti e la preghiere.
I vescovi sono successori degli apostoli. Ma devono vivere il Munus in unione a Crtisto, alla Chiesa e al Papa legittimo vigente.
Nel nostro tempo dobbiamo essere fedeli a Cristo e a quei vescovi che si manifesteranno fedeli a Cristo. Quando si manifesteranno noi saremo pronti a seguirli e abbedire loro. Dobbiamo imparare quindi la virtu’ dell’obbedienza!
Dobbiamo pregare lo Spirito Santo (S.Ubaldo e’ morto nel giorno di Pentecoste!) che ci dara’ la grazia necessaria!
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole del sacerdote. Riferimenti: Gruppo FB https://www.facebook.com/groups/266287024711787 e Blog https://www.revelationvirgo.org/
(1) La Cappella dei Sacri Cuori e’ d’ora in avanti sotto la protezione della Madonna Pellegrina di Montichiari (Brescia, 1946).
FROM THE HOMILY BY DON ENRICO RONCAGLIA (**,1)
Sir 44:16-27; 45:3-20
Behold, a great priest, who in his days pleased God, and was found just; and in the time of wrath he was made a reconciliation. There was not found the like to him, who kept the law of the Most High. Therefore, by an oath, the Lord made him to increase among his people. He gave him the blessing of all nations, and confirmed His covenant upon his head. He acknowledged him in His blessings; He preserved for him His mercy; and he found grace before the eyes of the Lord. He glorified him in the sight of kings, and gave him a crown of glory. He made an everlasting covenant with him, and gave him a great priesthood; and made him blessed in glory. To execute the office of the priesthood, and to have praise in His name, and to offer Him a worthy incense for an odor of sweetness.
Matt 25:14-23
At that time, Jesus spoke this parable to His disciples: A man going abroad, called his servants and handed over his goods to them.
The parable of the talents is very well suited to St. Ubaldo bishop of Gubbio. His body remained intact after his death.
Bishops in the Church have received the gifts (munus) of government, teaching and sanctification through the administration of all sects and sacraments and prayers.
Bishops are successors of the apostles. But they must live the Munus in union with Christ, with the Church and with the current legitimate Pope.
In our time we must be faithful to Christ and to those bishops who will prove themselves faithful to Christ. When they manifest we will be ready to follow them and obey them. We must therefore learn the virtue of obedience!
We must pray to the Holy Spirit (St. Ubaldo died on the day of Pentecost!) who will give us the necessary grace!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of the priest’s words. Refs.: FB Group https://www.facebook.com/groups/266287024711787 and Blog https://www.revelationvirgo.org/.
(1) The Chapel of the Sacred Hearts is from now on under the protection of the Pilgrim Madonna of Montichiari (Brescia, 1946).