DALL’OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA (**,1)
Dan 14:27, 28-42
In quei giorni: i Babilonesi adunatisi contro il re gli dissero: «Dacci nelle mani Daniele, che ha distrutto il dio Bel e ci ha ucciso il dragone; altrimenti uccideremo te e la tua famiglia». Quando il re vide che lo assalivano con la violenza, costretto dalla necessità abbandonò loro Daniele. Ed essi lo gettarono nella fossa dei leoni, ove stette sei giorni. Nella fossa c’eran sette leoni ai quali si davano ogni giorno in cibo due carogne e due pecore, che allora non furon date, affinché divorassero Daniele. V’era a quei tempi in Giudea il profeta Abacuc, il quale, cotto il companatico e sminuzzato del pane in una teglia, andava al campo a portarlo ai mietitori. L’Angelo del Signore disse ad Abacuc: «Porta il desinare che hai, in Babilonia, a Daniele, che è nella fossa dei leoni». Abacuc disse: «Signore, io non ho visto Babilonia, e non conosco la fossa». Allora l’Angelo del Signore lo prese alla cima del capo, pei capelli della testa, e colla celerità dello spirito lo portò e lo posò a Babilonia sopra la fossa. Abacuc alzò la voce e disse: «Daniele, servo di Dio, prendi il desinare che Dio ti ha mandato». Daniele esclamò: «O Signore, ti sei ricordato di me, e non hai abbandonato quelli che ti amano». Poi Daniele si alzò e mangiò, e l’Angelo del Signore subito riportò Abacuc al suo luogo. Il settimo giorno il re andò per piangere Daniele. Arrivato alla fossa, vi guardò dentro, e vide Daniele a sedere in mezzo ai leoni. Allora il re gridò ad alta voce ed esclamò: «Tu sei grande, o Signore Dio di Daniele!». E lo trasse fuori dalla fossa dei leoni. Poi fece gettar nella fossa tutti quelli che l’avevan voluto perdere, e questi in un momento furon divorati alla sua presenza. Allora il re disse: «Gli abitanti di tutta quanta la terra diano onore al Dio di Daniele, perché egli è colui che salva e fa segni e prodigi sulla terra, e ha liberato Daniele dalla fossa dei leoni».
Joann 7:1-13
In quel tempo Gesù percorreva la Galilea, non volendo andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di farlo morire. Ed era imminente la festa dei Tabernacoli. Gli dissero pertanto i suoi fratelli: «Parti di qua e vattene in Giudea, affinché anche quei discepoli tuoi vedano le opere da te fatte; ché certo nessuno il quale cerchi di essere acclamato in pubblico fa di nascosto le opere sue; e se fai tanto, fatti conoscere al mondo». Or nemmeno i suoi fratelli credevano in lui. Ma Gesù disse loro: «Non è ancora venuto il mio tempo; ma per voi è sempre tempo. Il mondo non può odiarvi, ma odia me, perché faccio vedere che le opere sue sono malvage. Andate voi a questa festa, io non ci vengo, perché non è ancora il mio tempo». Ciò detto, si trattenne in Galilea. Ma partiti i suoi fratelli, andò alla festa anche lui, non pubblicamente, ma quasi di nascosto. Intanto i Giudei lo aspettavano alla festa e dicevano: «Lui dov’è?». E un gran sussurro si faceva sul conto di Lui tra la gente. Chi diceva: «È buono». Chi: «No, anzi, travia il popolo». Ma nessuno ne parlava pubblicamente per paura dei Giudei.
Abbiamo sentito nel Vangelo che Gesu’ non va in Giudea. Non e’ infatti giunta ancora la sua ora. Durante la festa della Capanne (alcuni mesi prima di Pasqua) molti giudei parlano di Gesu’.
Nella lettura si parla dell’episodio di Daniele nella fossa dei leoni. Daniele e’ figura di Gesu’, obbedisce al Padre pur trovandosi in uno stato senza via d’uscita.
Gesu’ dovra subire la Passione. La sua vittoria sara’ la sua resurrezione (mentre Davide viene salvato dal profeta Abacuc inviato da Dio per sfamarlo).
Anche noi nella prova dobbiamo affidarci a Dio!
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole del sacerdote. Riferimenti: Gruppo FB https://www.facebook.com/groups/266287024711787 e Blog https://www.revelationvirgo.org/
(1) La Cappella dei Sacri Cuori e’ d’ora in avanti sotto la protezione della Madonna Pellegrina di Montichiari (Brescia, 1946).
FROM THE HOMILY BY DON ENRICO RONCAGLIA (**,1)
Dan 14:27-42
In those days, the Babylonians went to the king and demanded: Hand over to us Daniel, who has destroyed Bel and killed the dragon, or we will kill you and your family. When he saw himself threatened with violence, the king was forced to hand Daniel over to them. They threw Daniel into a lions’ den, where he remained six days. In the den were seven lions, and two carcasses and two sheep had been given to them daily. But now they were given nothing, so that they would devour Daniel. In Judea there was a prophet, Habacuc; he mixed some bread in a bowl with the stew he had boiled, and was going to bring it to the reapers in the field, when an Angel of the Lord told him, Take the lunch you have to Daniel in the lions’ den at Babylon. But Habacuc answered, Babylon, sir, I have never seen, and I do not know the den! The Angel of the Lord seized him by the crown of his head and carried him by the hair; with the speed of the wind, he set him down in Babylon above the den. Daniel, servant of God, cried Habacuc, take the lunch God has sent you. You have remembered me, O God, said Daniel; You have not forsaken those who love You. While Daniel began to eat, the Angel of the Lord at once brought Habacuc back to his own place. On the seventh day the king came to mourn for Daniel. As he came to the den and looked in, there was Daniel, sitting in the midst of the lions! The king cried aloud, You are great, O Lord, the God of Daniel! Daniel he took out of the lions’ den, but those who had tried to destroy him he threw into the den, and they were devoured in a moment before his eyes. Then the king said: Let all the inhabitants of the whole earth fear the God of Daniel; for He is the Saviour, working signs and wonders in the earth, Who has delivered Daniel out of the lions’ den.
John 7:1-13
At that time, Jesus went about in Galilee, for He did not wish to go about in Judea because the Jews were seeking to put Him to death. Now the Jewish feast of Tabernacles was at hand. His brethren therefore said to Him, Leave here and go into Judea that Your disciples also may see the works that You do; for no one does a thing in secret if he wants to be publicly known. If You do these things, manifest yourself to the world.
We have heard in the Gospel that Jesus does not go to Judea. His time has not yet come. During the Feast of Tabernacles (a few months before Easter) many Jews talk about Jesus. The reading speaks of the episode of Daniel in the lions’ den. Daniel is a figure of Jesus, he obeys the Father despite being in a state with no way out. Jesus will have to undergo the Passion. His victory will be his resurrection (while David is saved by the prophet Abacuc sent by God to feed him). We too must rely on God in trials!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of the priest’s words. Refs.: FB Group https://www.facebook.com/groups/266287024711787 and Blog https://www.revelationvirgo.org/.
(1) The Chapel of the Sacred Hearts is from now on under the protection of the Pilgrim Madonna of Montichiari (Brescia, 1946).