DALL’OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA (**,1)
4 Reg 4:25-38
In quei giorni venne una donna Sunamita ad Eliseo sul monte Carmelo. L’uomo di Dio, avendola vista da lontano, disse a Giezi suo servo: «Ecco lì quella Sunamita: va ad incontrarla e dille: State bene tu, il .tuo marito e il tuo figlio?». Essa rispose: «Bene». Ma giunta che fu dall’uomo di Dio, sul monte, gli abbracciò i piedi. Giezi si accostò per allontanarla; ma l’uomo di Dio gli disse: «Lasciala fare; perché l’anima sua è nell’amarezza, e il Signore mi ha tenuto all’oscuro, non me l’ha fatto conoscere». Essa disse: «Avevo forse chiesto la grazia di avere un figlio al signor mio? E non ti dissi: Non m’ingannare»? Eliseo disse a Giezi: «Cingiti i fianchi, prendi il mio bastone in mano e parti. Se trovi qualcuno, non lo salutare, se uno ti saluta non gli rispondere, e metti il mio bastone sulla faccia del fanciullo». Ma la madre del fanciullo disse: «Viva il Signore e viva l’anima tua! Io non ti lascerò». Eliseo allora si mosse e le tenne dietro. Giezi, che era andato avanti, aveva messo il bastone sulla faccia del fanciullo; ma questi non dava né gemito né segno di vita. Allora egli ritornò incontro a Eliseo e l’informò dicendo: «Il fanciullo non si alzò». Eliseo dunque entrò in casa e vide il fanciullo posto a giacere sul suo letto. Ed essendo entrato, chiuse l’uscio dietro di sé e al fanciullo, e fece orazione al Signore. Salì allora sul letto e si distese sopra il fanciullo; pose la sua bocca sopra la bocca di lui, i suoi occhi sopra gli occhi di lui, le sue mani sopra le mani di lui, si curvò sopra di lui, e la carne del fanciullo prese calore. Poi essendo sceso andò qua e là per la casa; poi risalì, si distese sopra il fanciullo; e questi sbadigliò sette volte ed aprì gli occhi. Eliseo allora chiamò Giezi, e gli disse: «Chiama la Sunamita». La chiamò, e giunta che fu da lui, le disse: «Prendi il tuo figlio». Essa andò a gettarsi ai piedi di Eliseo, e si prostrò a terra, poi prese il suo figlio e usci. Eliseo se ne tornò a Gàlgala.
Luc 7:11-16
In quel tempo, Gesù andava verso una città chiamata Nàim, e con lui i suoi discepoli e una grande folla. Mentre si avvicinava alla porta della città, ecco un morto era portato a sepoltura: un figlio unico, e sua madre era vedova. E c’era con lei moltissima gente della città. Quando l’ebbe vista, il Signore ne fu mosso a pietà, e le disse: «Non piangere». Poi si accostò e toccò la bara; i portatori si fermarono; ed egli disse: «Ragazzo, io te lo dico: alzati». E il morto si levò a sedere e cominciò a parlare. E Gesù lo rese a sua madre. Allora tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto in mezzo a noi, e Dio ha visitato il suo popolo».
Siamo prossimi alla Pasqua. Le letture ci parlano di morte e resurrezione.
Nel primo episodio il protagonista e’ il profeta Eliseo, nel secondo Gesu’.
Gesu’ si presenta come un profeta. Ripete in maniera molto piu’ forte il miracolo di Eliseo. Gesu’ e” capace di dare la vita. in entrambi i casi si tratta di vite spezzate (all’inizio delle loro esistenze). Si tratta anche della morte causata dal peccato. La madre di Naim potrebbe essere la BVM che vive una sofferenza na causa del male della Chiesa nei nostri tempi. Abbiamo bisogno della sua misericordia! Affinche’ Gesu’ abbia pieta’ della sofferenza della Madre (che e’ Maria Santissima).
Dobbiamo pertanto perseverare nella preghiera affinche’ la nostra espiazione serva per il riscatto della Chiesa!
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole del sacerdote. Riferimenti: Gruppo FB https://www.facebook.com/groups/266287024711787 e Blog https://www.revelationvirgo.org/
(1) La Cappella dei Sacri Cuori e’ d’ora in avanti sotto la protezione della Madonna Pellegrina di Montichiari (Brescia, 1946).
FROM THE HOMILY BY DON ENRICO RONCAGLIA (**,1)
4 Kings 4:25-38
In those days, a Sunamite woman came to Eliseus to Mount Carmel: and when the man of God saw her coming toward him, he said to Giezi his servant, Behold that Sunamitess. Go therefore to meet her, and say to her: Is it well with you, and with your husband, and with your son? And she answered, Well. And when she came to the man of God to the mount, she caught hold on his feet: and Giezi came to remove her. And the man of God said, Let her alone: for her soul is in anguish, and the Lord has hid it from me and has not told me. And she said to him, Did I ask a son of my lord? Did I not say to you: Do not deceive me? Then he said to Giezi, Gird up your loins, and take my staff in your hand and go. If any man meet you, salute him not: and if any man salute you, answer him not: and lay my staff upon the face of the child. But the mother of the child said, As the Lord lives, and as your soul lives, I will not leave you. He arose therefore, and followed her. But Giezi was gone before them, and laid the staff upon the face of the child, and there was not voice nor sense: and he returned to meet him, and told him, saying, The child is not risen. Eliseus therefore went into the house, and behold, the child lay dead on his bed: and going in he shut the door upon him, and upon the child: and prayed to the Lord. And he went up and lay upon the child: and he put his mouth upon his mouth, and his eyes upon his eyes, and his hands upon his hands, and he bowed himself upon him: and the child’s flesh grew warm. Then he returned, and walked in the house, once to and fro: and he went up and lay upon him: and the child gaped seven times, and opened his eyes. And he called Giezi, and said to him, Call this Sunamitess. And she being called, went in to him. And he said, Take up your son. She came and fell at his feet, and worshipped upon the ground: and took up her son, and went out, and Eliseus returned to Galgal.
Luke 7:11-16
At that time, Jesus went into a city called Naim; and His disciples and a large crowd went with Him. And as He drew near the gate of the town, behold, a dead man was being carried out, the only son of his mother, and she was a widow; and a large gathering from the town was with her. And the Lord, seeing her, had compassion on her, and said to her, Do not weep. And He went up and touched the stretcher; and the bearers stood still. And He said, Young man, I say to you, arise. And he who was dead, sat up, and began to speak. And He gave him to his mother. But fear seized upon all, and they began to glorify God, saying, A great prophet has risen among us, and God has visited His people.
We are close to Easter. The readings tell us about death and resurrection. In the first episode the protagonist is the prophet Elisha, in the second Jesus. Jesus presents himself as a prophet. It repeats the miracle of Elisha in a much stronger way. Jesus is capable of giving life. in both cases we are dealing with broken lives (at the beginning of their existence). It is also about death caused by sin. Naim’s mother could be the BVM who experiences suffering because of the evil of the Church in our times. We need his mercy! So that Jesus has mercy on the suffering of the Mother (who is Mary Most Holy). We must therefore persevere in prayer so that our expiation serves for the redemption of the Church!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of the priest’s words. Refs.: FB Group https://www.facebook.com/groups/266287024711787 and Blog https://www.revelationvirgo.org/.
(1) The Chapel of the Sacred Hearts is from now on under the protection of the Pilgrim Madonna of Montichiari (Brescia, 1946).