Le provocazioni russe sono in fase di escalation continua. Ora c’e’ l’atto provocatorio dell’abbattimento del drone USA Reaper MQ-9.
Partito dalla base di Câmpia Turzii (Romania) in missione di addestramento si trovava sopra acque internazionali quando due caccia Su-27 lo hanno affiancato, gli hanno volato davanti, gli hanno riversato addosso carburante e infine lo hanno abbattuto urtandolo sull’elica.
Il filmato rilasciato dal Pentagono non lascia il minimo dubbio sull svolgimento degli eventi e l’intenzionalita’ dell’abbattimento (1).
Ecco il filmato della collisione tra il jet russo e il drone Usa
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Il video sembra confermare la versione statunitense secondo cui due aerei Su-27 russi hanno condotto “un’intercettazione non sicura e poco professionale”, mentre il drone era impegnato in una missione di sorveglianza e ricognizione nello spazio aereo internazionale sopra il Mar Nero. I Su-27 russi hanno scaricato carburante e ha colpito l’elica dell’MQ-9, costringendo le forze statunitensi a far precipitare l’MQ-9 in acque internazionali.
I fotogrammi del video sono abbastanza eloquenti: si vede il Su-27 russo avvicinarsi all’MQ-9 dell’aeronautica americana per poi iniziare a rilasciare carburante. Quando il Su-27 passa sopra l’MQ-9, si interrompe la trasmissione video. L’elica dell’MQ-9 della US Air Force può essere vista e rimane intatta. Poi al minuto 00:22 si vede un secondo Su-27 russo iniziare un nuovo avvicinamento, rilasciando ancora carburante e passando ancora più vicino. A 00:29 il contatto in seguito al quale il feed della telecamera dell’MQ-9 viene perso per circa 60 secondi. Quanto il video torna a funzionare si vede l’elica danneggiata.
LE CONSEGUENZE PREVEDIBILI
Si tratta di capire se:
– la Russia presentera’ delle scuse (improbabile)
– gli USA adotteranno contromisure, tipo:
a) annullate tutte le missioni addestrative in zone di navigazione aerea/marittima internazionali (gia’ attuato)
b) blocco/interdizione alla navigazione aerea o marittima non autorizzata da parte di unita’ russe in vicinanza zone protette/interdette NATO (escalation probabile, e in parte gia’ attuata)
c) interdizione attiva al sorvolo aereo non autorizzato da parte di unita’ russe di unita’ navali USA (portaerei), con inseguimento mediante aerei/droni/missili (probabile) e abbattimento degli aerei coinvolti (poco probabile)
d) abbattimento diretto di aerei russi che entrino nelle zone protette/interdette NATO (escalation poco probabile)
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