
Come noto la Comunione sulla mano e’ stata stabilita su l’Istruzione della Sacra Congregazione per il Culto Divino Memoriale Domini (29 maggio 1969), come una concessione speciale (cioe’ solo in casi eccezionali) da parte di Papa Paolo VI. Tuttavia successivamente la prassi si e’ diffusa senza controllo.
Sulla questione della comunione sulla mano o in bocca fino al 2009 (Benedetto XVI) la Congregazione per il Culto Divino aveva lasciato al fedele la liberta’ di scelta. Quindi, sulla base di questo pronunciamento (siamo all’epoca di Benedetto XVI regnante) la comunione sulla mano non sarebbe peccato (mentre e’ da sempre peccato comunicarsi in peccato mortale). Cio’ sembrerebbe giustificato dal fatto che la mano di per sé non sarebbe piu’ impura della lingua, sempreche siamo prima purificati dalla confessione.
DA NOTARE che la norma in questione prescinde totalmente da questioni igieniche, biologiche o persino fisiche (possibile contaminazione, decomposizione biologica o decadimento a livello atomico, dell’ostia), ma ha esclusivamente base teologica.
La distribuzione sulla mano e’ infatti contestata da mistici, rivelazioni mistiche ed esorcismi, nonche’, soprattutto, da teologi “storici“.
Maria Simma, mistica Austriaca riferì che le anime del Purgatorio le avevano detto più volte, la Comunione sulle mani essere cosa introdotta dalla Massoneria, non voluta da Dio e permessa da Cardinali e Vescovi corrotti o anche semplicemente in grave errore, di cui il Cardinale Julius August Döpfner prendendo parte a tale cambiamento, dissero doveva rimanere in Purgatorio fino a quando nella Germania non verrà ristabilita obbligatoriamente la Comunione in bocca (essendone stato un promotore avventato ma ingenuo e poi amaramente pentito prima di morire).
Anime Mistiche e sante della Chiesa cattolica, come la Beata Caterina Emmerich (1) e Teresa Neumann hanno testimoniato di aver visto in visione Gesù imboccare gli Apostoli nell’Ultima Cena.
Ecco cosa riporta nei suoi “Diari” Caterina Emmerich (1):
“Gesù prese la patena con i frammenti del pane e pronunziò le parole della consacrazione:
«Prendete e mangiate: questo è il mio corpo che dono a voi». Quando mise il pane sulla lingua degli apostoli, che si avvicinavano a due a due, vidi il volto di Giuda oscurarsi. Egli era stato il terzo a prendere il corpo di Cristo. Il Signore, posandogli il bocconcino sulla lingua, gli aveva sussurrato:
«Fai presto ciò che vuoi fare! »
Ogni cosa era circonfusa di luce, il pane scese nella bocca degli apostoli come un bocconcino luminoso, riempiendoli di gioia.”
La conclusione e’ confermata anche dagli esorcismi.
Vedasi al riguardo (2) e (3).
TUTTAVIA LA STESSA NORMA E’ SPIEGATA IN MODO CHIARISSIMO DA SAN TOMMASO D’AQUINO DOTTORE DELLA CHIESA. CHE INFATTI AMMONISCE:
– gli infedeli saranno puniti e con Dio non si scherza!
«Per rispetto verso questo sacramento esso non viene toccato da nessuna cosa che non sia consacrata: e quindi sono consacrati il corporale, il calice e così pure le mani del sacerdote per poter toccare questo sacramento. A nessun altro quindi è permesso toccarlo fuori di un caso di necessità: se, p. es., stesse per cadere a terra, o in altre contingenze simili»
(San Tommaso d’Aquino – Summa Theologiae III, q. 82, a. 3)
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