DALL’OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA (**,1)
Gal 6,14-18
Fratelli, quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo. Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma, sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi : difatti io porto le stimmate di Gesù nel mio corpo.
Lc 9, 23-26
In quel tempo, Gesù diceva a tutti: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole, di lui si vergognerà il Figlio dell’uomo, quando verrà nella gloria sua e del Padre e degli angeli santi».
Oggi e’ la festa delle stimmate di San Francesco. Sul monte Verna in ritiro spirituale, S. Francesco ebbe la visione di un serafino crocifisso. in quel momento ricevette le stimmate. Ma non e’ possibile che un serafino, essere spirituale, possa soffrire la croce: si trattava di un dono per lo stesso San Francesco!
Che non e’ stato il primo stigmatizzato. Prima di lui lo stesso S. Paolo lo era stato!
Si tratta di una sofferenza che e’ attribuita ad anime predilette! Se si tratta di un sacerdote (come padre Pio), la stigmatizzazione ha un valore speciale.
Noi non abbiamo le stimmate, ma abbiamo ugualmente da portare la croce attraverso le sofferenze quotidiane. San Francesco di aiuti nella nostra sequela di Gesu’ Cristo!
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
____________________
(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.
(1) La Cappella dei Sacri Cuori e’ d’ora in avanti sotto la protezione della Madonna Pellegrina di Montichiari (Brescia, 1946).
FROM THE HOMILY BY DON ENRICO RONCAGLIA (**,1)
Gal 6: 14-18 Brothers, as for me, there is no other boasting than in the cross of our Lord Jesus Christ, through which the world was crucified for me, as I for the world. In fact, it is not circumcision that counts, nor uncircumcision, but being a new creature. And on those who follow this norm, let there be peace and mercy, as on all the Israel of God. From now on, no one will cause me trouble: in fact, I carry the stigmata of Jesus in my body.
Lk 9, 23-26 At that time, Jesus said to everyone: «If anyone wants to follow me, he must deny himself, take up his cross every day and follow me. Whoever wants to save their life will lose it, but whoever loses their life for me will save it. What good is it for man to gain the whole world if he then loses or ruins himself? Whoever is ashamed of me and of my words, the Son of man will be ashamed of him, when he comes in his glory and that of the Father and of the holy angels. ”
Today is the feast of the stigmata of St. Francis. On Mount Verna in spiritual retreat, St. Francis had the vision of a crucified seraph. at that moment he received the stigmata.
But it is not possible that a seraph, a spiritual being, could suffer the cross: it was a gift for St. Francis himself.
That was not the first stigmatized. Before him, St. Paul himself had been! It is a suffering that is attributed to special souls!
If it is a priest (like Padre Pio), the stigmatization has a special value. We do not have the stigmata, but we still carry the cross through the daily sufferings.
Help us St. Francis in our following of Jesus Christ!
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
____________________
(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of Don Enrico’s words.
(1) The Chapel of the Sacred Hearts is from now on under the protection of the Pilgrim Madonna of Montichiari (Brescia, 1946).