DALL’OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA (*,1)
Eccli 45:1-6
Egli fu amato da Dio e dagli uomini: la sua memoria è in benedizione. Dio lo rese simile ai santi nella gloria, lo fece potente e terribile per i suoi nemici, e per le sue parole fece cessare i prodigiosi castighi.
Matth 5:43-48
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete udito che fu detto: “Amerai il tuo prossimo ed odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici; fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi perseguitano e vi calunniano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli.
Oggi ricordiamo la figura di San Giovanni Gualberto abbate. Il quale nacque, probabilmente tra la fine del X e gli inizi dell’XI secolo, in Toscana, non lontano da Firenze (secondo le agiografie più tarde nel castello di Petroio, in Val di Pesa). La tradizione vuole che G., figlio del vir militaris Gualberto, si facesse monaco all’insaputa del padre nel monastero benedettino di S. Miniato al Monte, alle porte di Firenze.
La sua scelta sarebbe stata determinata (secondo la Vita scritta da Attone di Vallombrosa), dall’incontro inaspettato con l’assassino di un suo parente. Armato pensa di uccidere l’assassino. Ma l’altro si inginocchia di fronte a lui e chiede misericordia in nome di Gesu’ Cristo crocifisso. Al che Giovanni Gualberto rinuncia alla vendetta.
Abbandonando i propositi di vendetta, G. perdonò il colpevole ed entrò nella chiesa di S. Miniato, dove vide il crocefisso inclinare la testa verso di lui in segno di assenso. Colpito dall’accaduto, il giovane chiese all’abate del luogo (Abbazia di Vallombrosa, secondo la regola Vallombrosana di San Benedetto) di entrare a far parte di quella comunità e resistette a ogni tentativo del padre di ricondurlo nel mondo.
I cristiani devono quindi amare i nemici! In questo siamo discepoli di Cristo! Dal mesi di giugno stiamo meditando su questi insegnamenti di carita’ (amare il nemico). E’ questo il nostro credo di cristiani!
Sia lodato Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.
(1) La Cappella dei Sacri Cuori e’ d’ora in avanti sotto la protezione della Madonna Pellegrina di Montichiari (Brescia, 1946).
FROM THE HOMILY BY DON ENRICO RONCAGLIA (**,1)
Eccli 45: 1-6 He was loved by God and by men: his memory is a blessing. God made him like the saints in glory, made him mighty and terrible to his enemies, and by his words made the prodigious punishments cease.
Matth 5: 43-48 At that time Jesus said to his disciples: “You heard that it was said: ‘You will love your neighbor and hate your enemy.” But I tell you: love your enemies; do good to those who hate you, and pray for those who persecute and slander you, so that you may be children of your Father who is in heaven.
Today we remember the figure of San Giovanni Gualberto abbate. Who was born, probably between the end of the 10th and the beginning of the 11th century, in Tuscany, not far from Florence (according to the later hagiographies in the castle of Petroio, in Val di Pesa).
Tradition has it that G., son of vir militaris Gualberto, became a monk without his father’s knowledge in the Benedictine monastery of S. Miniato al Monte, just outside Florence. His choice would have been determined (according to the Life written by Attone di Vallombrosa), from the unexpected meeting with the murderer of a relative.
Armed he thinks of killing the killer. But the Aktro kneels in front of him and asks for mercy in the name of Jesus Christ crucified.
To which Giovanni Gualberto renounces revenge. Abandoning his intentions of revenge, G. forgave the guilty and entered the church of S. Miniato, where he saw the crucifix tilt its head towards him as a sign of assent.
Struck by the incident, the young man asked the local abbot (Vallombrosa Abbey, according to the Vallombrosan rule of San Benedetto) to join that community and resisted every attempt by his father to bring him back to the world.
Christians must therefore love their enemies! In this we are disciples of Christ! Since June we have been meditating on these teachings of charity (to love the enemy).
This is our creed as Christians!
Praised be Jesus Christ. Always be praised!
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(**) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of Don Enrico’s words
(1) The celebration Chapel of Sacred Hearts from now on is set under the protection of the Pilgrim Madonna of Montichiari (Brescia, Italy, 1946).