
La tesi che voglio dimostrare e’ che non c’e’ nessuna novita’/originalita’nella teologia e nessuna novita’ nella strategia (che qualche suo seguace vorrebbe attribuirgli) di JM Bergoglio. Ma quello che infinitamente piu’ grave e’ che si tratta di una teologia eretica, intrinsecamente blasfema ed anticristica e pertanto implica l’automatica scomunica “Latae snetentiae” per chi come J.M.Bergoglio l’ha sostenuta e condivisa sin dal tempo in cui era arcivescovo di Buenos Aires.
Per rendersene conto basta osservare che si tratta di una “teologia” basata su un pot-pourri di vecchie concezioni – si badi bene – tutte radicalmente contrarie al Depositum Fidei e – dulcis in fundo – anche razionalmente refutabili
, concezioni che derivano da:
1) teologia della liberazione (1):
2) massoneria (2,3), gia’ scomunicata ripetutamente;
3) Modernismo Teologico (4), anch’esso ripetutamente condannato con la scomunica;
4) illuminismo: razionalmente refutabile (5). Tipico del pensiero illuminista è il rifiuto di ogni religione rivelata e in particolare del Cristianesimo, ritenuto origine degli errori e della superstizione. Da cui l’ateismo filosofico (6) o il cosiddetto deismo della “religione naturale”.
Basta iniziare dai fatti, cioe’ dal programma che – ancor prima della sua pseudo-elezione il 13 marzo 2013 – la massoneria ecclesiastica in Vaticano gli ha dettagliatamente predisposto. Infatti il programma e’ quello dell’Agenda formulata dal fu card. Carlo Maria Martini (6), ovvero
IL PROGRAMMA LUTERANO-MODERNISTA-MASSONICA DELLA MAFIA DI SAN GALLO
La cui agenda prevedeva una serie di titoli mutuati con gli altri esponenti massonici/modernisti della cosiddetta Mafia di San Gallo e largamente ispirati alla “teologia dal basso” di Karl Rahner, e precisamente:
(Punto #1) La madre di tutte le riforme, quella dell’organizzazione del potere della chiesa: una drastica riforma dell’organizzazione del potere della curia romana in chiave collegiale.
(Punto #2) L’obbligo del celibato per il clero da rivedere.
(Punto #3) Più considerazione per le coppie omosessuali stabili.
(Punto #4) Rivisitare la dottrina sui divorziati risposati.
(Punto #5) La comunione per i divorziati risposati.
(Punto #6) Ordini sacri per le donne.
(Punto #7) Partecipazione dei laici ai ministeri.
(Punto #8) Una nuova morale sessuale.
(Punto #9) Rivisitazione del sacramento della penitenza.
(Punto #10) Rivisitazione del concetto di ecumenismo
(Punto #11) Valorizzazione delle religioni non cristiane, tramite la cosiddetta “inculturazione” (o “intronizzazione”) divinita’ pagane di religioni politeistiche primitive.
(Punto #12) Valorizzazione della cultura ambientalista
IL NOSTRO DOVERE MORALE
Qual’e’ dunque il nostro dovere morale di fronte alla manifesta invalidita’ della cosiddetta “Teologia di Bergoglio”? Precisamente quanto ci dice la Vergine della Rivelazione (7), ovvero che ciascun cristiano deve usare il discernimento. Questo significa: 1) chiedersi chi sia il vero papa e 2) rifiutare qualunque insegnamento in contrasto con la fede, il Depositum Fidei e la morale!
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