Fonte: Corsera
Il Corsera aveva annunciato che “L’incrociatore missilistico russo Moskva, in fiamme da mercoledì e che Kiev aveva rivendicato di aver colpito, “ha perso stabilità ed è affondato mentre veniva rimorchiato durante una tempesta“.
Ma ora il Ministero della difesa russo smentisce: “Mosca, incrociatore non è affondato e le armi non sono state danneggiate. L’incrociatore russo Moskva “non è affondato” e “l’armamento missilistico principale” a bordo dell’ammiraglia nel mar Nero “non è stato danneggiato nell’incidente“.
Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo. Per tutta la giornata è continuata la guerra di propaganda tra Russia e Ucraina sulla sorte della nave, che da settimane operava nel Mar Nero e dal quale sono partiti numerosi attacchi missilistici. Secondo il dipartimento della Difesa russo, era stata evacuata per un incendio a bordo. Diversa l’opinione ucraina che aveva annunciato di aver colpito (e affondato)l’incrociatore.
MA ora una ulteriore conferma (Jerusalem Post, MICHAEL STARR, REUTERS Published: APRIL 14, 2022 02:21 Updated: APRIL 14, 2022 23:12)
Russian Black Sea flagship that attacked Snake Island sinks after blast – The Black Sea Fleet Flagship, the Moskva, was destroyed in a fire that Ukraine claims was caused by two Ukrainian-made Neptune anti-ship cruise missiles.
The Ukrainian military claims to have incapacitated or destroyed 7 ships other than the Moskva. The Black Sea Fleet flagship is the second major ship known to have suffered serious damage since the start of the war. Last month Ukraine said it had destroyed an Alligator-class landing support ship, the Saratov, as it was docked in the occupied Ukrainian port of Berdyansk.
On March 24 the Ukrainian military fired a ballistic missile at the landing crafts, according to Brigadier General Kirill Budanov to Coffee or Die magazine when fuel and ammunition trucks had approached the landing site. Dramatic footage shows the destroyed Saratov burning, engulfing the port in black smoke. Two other damaged vessels are seen navigating away from the site.
«L’incrociatore Moskva è un ‘ferro vecchio’, simbolo delle lacune della marina di superficie russa» (Gen. Vincenzo Camporini)
Il Moskva e’ un vecchi incrociatore (con 20 ani di navigazione) armato di 16 missili cruise antinave.
La Moskva, lunga 186 metri, con un equipaggio di quasi 500 persone, era l’orgoglio della marina russa. Originariamente commissionata col nome di Slava in epoca sovietica negli anni Ottanta, è stata ribattezzata Moskva nel 1995 ed è entrata in servizio nel 1998. Era armata con una gamma di missili anti-nave e antiaerei, oltre a siluri e cannoni navali e sistemi di difesa.
Russia: a fuoco le munizioni –
La nave “era seriamente danneggiata” per l’esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo, hanno spiegato i russi ricordando che “l’equipaggio è stato evacuato”. Secondo la Difesa russa, è affondata “nel mare agitato a causa del danno allo scafo, avvenuto durante l’incendio seguito all’esplosione delle munizioni” trasportate a bordo. Il Pentagono, che aveva confermato “un’esplosione” ma non la sua causa, la dava diretta al porto di Sebastopoli, in Crimea, per un disperato tentativo di ripararla, tentativo non riuscito
Con il Moskva, si teme possa essere finita negli abissi anche una testata nucleare che, secondo voci non confermate, avrebbe fatto parte del suo arsenale.
Quanti marinai sono morti nell’equipaggio della Moskva?
Ma quanti sono i marinai morti dell’equipaggio?
IL QUOTIDIANO NAZIONALE: I misteri del Moskva: “Oltre 450 marinai morti e armi nucleari in fondo al mare”
LA REPUBBLICA: “Sulla Moskva centinaia di morti”. Gli ucraini: tra loro anche il capitano
IL GAZZETTINO: Moskva, che fine ha fatto l’equipaggio? per la Russia sono «tutti salvi». Ma è giallo sulle auto rimaste al porto.
Il dubbio e’ che nell’affondamento della Moskva siano morti centinaia di marinai russi. Secondo Ilya Ponomarev, oppositore russo ed ex deputato della Duma di Stato, mentre la nave veniva rimorchiata verso la Crimea, sono stati tratti in salvo “58 persone su uno staff di 510”. Il ministro della Difesa lituano, Arvydas Anusauskas, ha dichiarato che una nave turca ha prestato soccorso a 54 marinai russi, raccolti in mare in seguito all’affondamento della nave. Sui social il ministro ha scritto: “Alle ore 1:14 la nave era piegata su un lato e dopo un’ora non vi era più elettricità. A partire dalle ore 2 l’intervento di una nave turca ha permesso l’evacuazione di 54 uomini dell’equipaggio. In base a quanto riferiscono Turchia e Romania, la nave alle ore 3 era completamente affondata. Non si conosce il numero dei marinai morti a bordo, si sa che l’intero equipaggio era costituito da 485 uomini, 66 dei quali officiali”. Altre fonti parlano di circa 50 marinai salvati da una nave turca, e di altri 14 trasportati al porto di Sebastopoli. Inoltre secondo il consigliere del ministro degli Affari interni ucraino Anton Gerashchenko, ripreso da Nexta (un media bielorusso di opposizione che trasmette dalla Polonia), nell’attacco alla nave russa sarebbe morto anche il comandante Anton Kuprin, colui che diede l’ordine di bombardare l’Isola dei Serpenti il primo giorno di guerra. Mentre Mosca ha affermato di aver evacuato l’intero equipaggio nelle prime ore dell’incidente. La portavoce della Guardia costiera ucraina, Natalia Gumenyuk, ha ricordato le grandi difficoltà incontrate dai russi ad evacuare l’equipaggio dalla nave per colpa del maltempo: “L’attacco ha fatto esplodere le munizioni e ha dato inizio a una lotta per la sopravvivenza. Abbiamo osservato mentre altre navi cercavano di portare soccorsi ma anche le forze della natura erano dalla parte dell’Ucraina: una tempesta ha impedito il salvataggio dell’incrociatore e l’evacuazione dell’equipaggio“, quindi mettendo in dubbio che i soccorsi siano riusciti a salvarli. La Gumenyuk ha però ammesso di non conoscere la sorte dell’equipaggio, “per mancanza di dati attendibili”.