PREMESSA
Padre Cavalcoli rappresenta probabilmente, forse ormai da solo, la punta di diamante della difesa “in toto” (qualunque cosa dica, faccia o pensi va bene!) di JM Bergoglio per quanto riguarda:
a) la pretesa legittimita’, in base al Codice Canonico, della Declaratio di Benedetto XVI e la conseguente illegittimita’ dell’elezione di Bergoglio;
b) la pretesa cattolicita’ dell’azione “pastorale” di JM Bergoglio, ovvero il complesso dei discorsi ufficiali, dichiarazioni pubbliche, interviste, lettere apostoliche ed encicliche da lui rilasciate/pubblicate.
Lo scopo di questo scritto e’ l’analisi e refutazione di alcune cruciali affermazioni dello stesso Cavalcoli dal punto di vista della loro fondatezza razionale. Per fondatezza razionale si intende qui:
1) la consistenza ”interna”, ovvero relativa alla valutazione corretta dell’effettiva azione pastorale svolta da Bergoglio;
2) la consistenza “di principio”, ovvero la coerenza/consistenza delle dimissioni di Benedetto XVI e la successiva elezione di Bergoglio con la costituzione apostolica della Chiesa cattolica Universi Dominici Gregis, promulgata da papa Giovanni Paolo II (22 febbraio 1996).
In questo documento ci limitiamo alla disamina della prima questione, esaminando a questo scopo le affermazioni del Cavalcoli relative alla valutazione dell’azione pastorale di Bergoglio. Ci proponiamo di dimostrare che tali affermazioni sono contradditorie e prive di fondatezza.
LA QUESTIONE DELLA CONSISTENZA INTERNA
Cavalcoli ammette (1) di avere “in qualche occasione”…”interpretato certe espressioni estemporanee del Papa come“battute”’ o “espressioni linguistiche infelici” [parlando “anche di «lapsus»”, ma afferma che si sarebbe sempre trattato di espressioni “non impegnavano il suo magistero dottrinale, apparendo manifestamente non l’intenzione di insegnare come dottore della fede, ma quella di esternare un’opinione del momento o una sua visione soggettiva o un improvviso pensiero impulsivo.”
REFUTAZIONE RAZIONALE A PADRE G.CAVALCOLI OP
Le affermazioni in neretto sopraindicate sono manifestamente infondate e prive di qualunque credibilita’. Purtroppo, infatti, gli esempi di non-cattolicita’, se non semplicemente di pura follia anticristica e satanica, nell’azione pastorale di JM Bergoglio sono innumerevoli e quasi quotidiani.
Vediamo alcuni esempi incredibili – tra i tanti – di espressioni manifestamente eretiche e blasfeme – pronunciate, si noti, con piena consapevolezza e solennita’ – da JM Bergoglio e riportate come d’uso anche per iscritto nei documenti vaticani.
PRIMO ESEMPIO (negazione dei Dogmi Mariani)
Un primo esempio e’ citato nel documento allegato (2) dove Bergoglio (dicembre 2018) nega PUBBLICAMENTE il Dogma dell’Immacolata Concezione della Madonna e implicitamente di tutti i Dogmi Mariani, giungendo ad affermare che “santi non si nasce, si diventa, e questo vale anche per loro.” [in ovvio riferimento in particolare alla Madonna]. Quindi la Madonna, secondo lui, sarebbe una persona come le altre, del tutto normale e quindi, sottintende, indegna dei Dogmi Mariani stabiliti solennemente dalla Chiesa in 2000 anni di storia !
SECONDO E TERZO ESEMPIO (negazione di un miracolo di Cristo)
Altri due esempi, entrambi risalenti al 2013, riguardano invece la negazione PUBBLICA da parte dello stesso Bergoglio di un miracolo di Cristo di eccezionale importanza (3). Si tratta infatti dell’unico miracolo, a parte la resurrezione, fra quelli compiuti da Gesù ad essere presente nei quattro vangeli! In questo caso Bergoglio riesce a compiere (oltre alla negazione dell’autenticita’ dei Vangeli) una gravissima blasfemia anticristica, cioe’ quella della negazione della natura divina di Gesu’ Cristo!
In entrambi i casi si tratta del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, in riferimento al quale (il 16 maggio 2013) Bergoglio nega che sia tale [ovvero un miracolo], giungendo ad affermare invece che
“Non si moltiplicarono [NDR, i pani e i pesci]. No, non è la verità: semplicemente non finirono, come non finì la farina e l’olio della vedova. Non finirono.”
Il terzo episodio si verifico’ invece il 19 dicembre dello stesso anno. In questa occasione (3) lo stesso miracolo venne nuovamente citato da Bergoglio che lo defini’ come semplice “parabola”, ovvero un racconto di fantasia!
QUARTO ESEMPIO (negazione della Redenzione di Cristo e dell’onnipotenza di Dio)
Il quarto episodio si e’ svolto il 28 novembre 2015 in Kenia. In tale occasione, durante un discorso tenuto nello stadio cittadino di fronte alle autorita’ esterefatte e alla popolazione locale, affermo’ incredibilmente che “la Redenzione di Cristo e’ il fallimento di Dio“. Aggiungendo quindi: “In tasca porto sempre con me la storia del fallimento di Dio. E’ una via Crucis, una piccola via Crucis”. (4). Si tratta di parole dette da JM Bergoglio, con la massima intenzionalità, guardando dritto negli occhi gli interlocutori, ammiccando con una particolare aria di complicità alle autorità presenti in prima fila; le ha dette a mente lucida, scandendo le sillabe, sottolineando con i gesti e il tono della voce i passaggi più scandalosi.
QUINTO ESEMPIO (eresia del misericordiosismo, salvezza di Giuda, il traditore)
Il 10 aprile 2016, Omelia a Santa Marta di JM Bergoglio:
“Dio vuole salvare tutti, LA SALVEZZA È PER TUTTI, ANCHE PER GIUDA CHE LO HA TRADITO. Eppure Giuda era pentito, ma se si era pentito allora Dio lo ha perdonato” .
L’affermazione “Eppure Giuda era pentito” e’ una pura invenzione di JM Bergoglio, che e’ palesemente eretica in quanto non risulta affatto riportata dai Vangeli, dove infatti viene definito “traditore” e “bugiardo”(7).
SESTO ESEMPIO (negazione della divinita’ della SS. Trinita’)
Infine il quinto episodio svoltosi il 17 marzo 2017 (5) in Vaticano durante un incontro con un gruppo di visitatori tra cui la teologa argentina Emilce Cuda, docente alla Pontificia Universidad Católica di Buenos Aires. Bergoglio in tale occasione giunse incredibilmente a negare la divinita’ e santita’ stesse della SS. Trinita’ con la folle e blasfema affermazione che, secondo la teologa Emilce Cudala, afferma: “Anche dentro la santissima Trinità stanno tutti litigando a porte chiuse mentre fuori l’immagine è di unità”.
CONCLUSIONE
Si tratta semplicemente di una sequenza di assurde, folli e squinternate affermazioni! E queste sono solo alcuni esempi tra mille!
Si puo’ trattare, forse, come sostiene il Cavalcoli, di una serie incredibile ma fortuita (!) di sviste, inciampi involontari o vere cretinerie?
No. Adesso tutti noi conosciamo il reale motivo!
Bergoglio e’ un eretico (nega i Dogmi Mariani, afferma l’eresia del misericordiosismo) e anticristo! (nega i miracoli, e la divinita’ di Cristo, nonche’ l’onnipotenza e divinita’ della SS. Trinita’) Le prove, ormai, sono al di la’ di ogni ragionevole dubbio!
Emerge inevitabilmente la stessa questione della capacita’ morale e mentale di Bergoglio come papa (6).
Tuttavia una ulteriore conseguenza di primaria importanza emerge. Dal fatto che e’, al di fuori di qualsiasi dubbio, eretico ne segue che, come tale, Bergoglio risulta automaticamente scomunicato Latae Sententiae. Pertanto, non facendo piu’ parte della Chiesa, non e’ papa, semmai fosse stato validamente eletto!
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(*) nato a Ravenna il 9 agosto 1941 e laureatosi nel 1971 in filosofia e’ entrato nello stesso anno nell’Ordine Domenicano, venendo ordinato sacerdote nel 1976 e conseguendo la licenza in filosofia nel 1981 e il dottorato in teologia presso la Facoltà Teologica Pontificia “S. Tommaso d’Aquino” di Roma nel l984. Ha insegnato Teologia, nonche’ Psicologia e Metafisica presso lo STAB a Bologna (1979-82 e 2004), il Seminario di Ravenna (1980-82) e l’Istituto di Magistero “Maria Assunta” di Roma (1988-89). Dal 2011 è docente emerito di Teologia Dogmatica nella Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna e di Metafisica nello Studio Filosofico Domenicano di Bologna.
(1) Papa Francesco è un antipapa? Una critica infondata, di Padre Giovanni Cavalcoli, 16 dicembre 2021,
(2) NUOVA INTERVISTA DI BERGOGLIO:NEGA (NUOVAMENTE) DI ESSERE ERETICO! Max Tex 10 dicembre 2020, https://www.proselitismodellascienza.it/2020/12/10/nuova-intervista-di-bergoglio-nega-nuovamente-di-essere-eretico/
(3) IMPOSSIBILE NEGARLO: BERGOGLIO E’ ERETICO ED ANTICRISTO DAL 2013!, Max Tex, 30 novembre 2020, https://www.proselitismodellascienza.it/2020/11/30/bergoglio-eretico-dal-2013/
(4) Discorso tenuto durante il suo viaggio “apostolico” in Kenia del 2015: http://www.vatican.va/…/papa-francesco_20151127_kenya…
(5) Fonte: Citazione da: TERREMOTO IN VATICANO : PAPA FRANCESCO “anche dentro la santissima Trinità stanno tutti litigando a porte chiuse, mentre fuori l’immagine è di unità”, autore Sandro Magister https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1929756540641259&id=1618824201734496
“Nella foto [v.sopra] la prima persona a destra è la teologa argentina Emilce Cuda, docente alla Pontificia Universidad Católica di Buenos Aires, molto vicina all’arcivescovo Víctor Manuel Fernández, rettore della stessa università e ascoltato consigliere e ghostwriter di papa Francesco. È lei ad aver riferito le parole del papa sulla santissima Trinità dentro la quale “stanno tutti litigando a porte chiuse, mentre fuori l’immagine è di unità”, dette il 17 marzo nel corso di un’udienza al Catholic Theological Ethics in The World Church, di cui fa parte, e rese pubbliche dal vaticanista inglese Austen Ivereigh, biografo di fiducia di Jorge Mario Bergoglio.”
(6) Viganò to world’s bishops: Question the moral and mental suitability of Bergoglio as Pope, Arc. Carlo Maria Vigano, 31 ottobre 2021,
(7) Tra i testi canonici Giuda è menzionato nei vangeli sinottici, nel Vangelo secondo Giovanni e all’inizio degli Atti degli Apostoli. Nel Vangelo secondo Marco è esplicitamente incluso tra i dodici apostoli e indicato come «quello che poi lo tradì». Questa versione è ripresa con precisione dagli altri due vangeli sinottici, Matteo (Mt 10,4) e Luca (Lc 6,16). Assieme all’episodio dell’arresto di Gesù e della morte di Giuda, questi sono gli unici riferimenti a Giuda nei sinottici. Nel Vangelo secondo Giovanni invece ci sono diversi riferimenti a Giuda. Gesù in particolare definisce Giuda «un diavolo», cioè “un bugiardo”, riferendosi al suo futuro tradimento (6:70).