
COMMENTO
Le parole del rabbino Ariel Toaff (Ancona, 1942, (2)) sono realmente coraggiose. Al punto da manifestare maggiormente affinita’ con la morale Cattolica della misericordia e la concezione dell’inferno/geenna, indicate entrambe da Gesu’ Cristo, cio’ che implica sempre una pena eterna per qualunque peccato mortale (come l’uccisione di innocenti) che violi il Decalogo delle Leggi, piuttosto che quelle dell’Ebraismo Rabbinico contemporanea, per cui: a) vale la regola morale della vendetta “occhio per occhio e dente per dente” b) la condanna all’inferno non e’ considerata necessariamente eterna.
Israele sotto Netanyahu sta imboccando, come un ciuco ubriaco, la strada verso una debacle economica senza precedenti e l’isolamento internazionale. Se riusciremo ad uscirne, ci vorrà del tempo per rimetterci in sesto. Dell’immagine morale di Israele non parlo, perché l’ha persa da tempo. Gaza non rischia di essere la tomba di Netanyahu e dei suoi folli seguaci, ma la nostra. E non abbiamo fatto niente per impedirlo. Di fatto siamo suoi complici, ignobilmente complici. La giusta e crudele punizione non tarderà a raggiungerci. E’ uno dei capitoli più infami della storia del sionismo moderno. I morti ammazzati di Gaza, donne e bambini, ci inseguiranno con le loro torce fiammeggianti fino al fuoco dell’inferno. E ora provate a bloccarmi e a cancellare il mio post ipocriti, pavidi e vigliacchi. Siete una vergogna nella storia del popolo di Israele.
Ariel Toaff
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(2) Storico italiano, figlio dell’ex rabbino capo di Roma Elio Toaff, e’ professore emerito di Storia Medievale e Rinascimentale presso l’Università Bar-Ilan, presso Ramat Gan, nel distretto di Tel Aviv, in Israele. Toaff e’ noto per le sue posizioni eterodosse basate sul suo approccio razionale alle scritture analogo a quello adottato dall’ex rabbino capo di Roma Ysrael Zolli, poi convertitosi al Cattolicesimo nel 1945 . Un esempio e’ quello del suo libro, pubblicato nel 2007 presso Il Mulino, Pasque di sangue. Ebrei d’Europa e omicidi rituali, nel quale, analizzando la mentalità e la ritualità delle comunità di ebrei ashkenaziti del tardo Medioevo, ammetteva la possibilità che membri di queste comunità abbiano potuto veramente compiere atti di “omicidio rituale” di bambini cristiani. A seguito delle polemiche furiose succedute da una parte della comunita’ ebraica italiana ha quindi deciso di ritirare l’opera dal mercato e di prepararne un’edizione rivista, uscita poi nel 2008.