
Galileo presenta l’invenzione del canocchiale al Doge di Venezia Leonardo Dona’, Venezia 24 agosto 1609. Al centro in piedi G. Galilei, alla sua destra l’astronomo Giovanni Keplero (Max Tex, 2023).
Ora sappiamo bene cosa c’e’ stato di sbagliato nel processo a Galilei (1).
Le questioni rilevanti sono principalmente due:
- la correttezza scientifica della posizione di Galilei
- la legittimita’ morale del processo per eresia intentato dall’Inquisizione allo stesso Galilei.
CORRETTEZZA SCIENTIFICA DELLA POSIZIONE DI GALILEI
La posizione di Galilei e’ chiara e consiste nella sua affermazione della validita’ della concezione cosmologica Copernicana vs quella Tolemaica, abbracciata fino ad allora dalla maggior parte degli ecclesiastici, nonche’ degli studiosi e teologi. Questi ultimi, specialmente nel periodo scolastico, interpretarono la Bibbia secondo la concezione cosmologica Tolemaica, ritenuta un dato scientifico indiscusso ed indiscutibile.
LA RIVOLUZIONE COPERNICANA
Da qui l’opposizione creata dai teologi e dai filosofi al tentativo di altri studiosi desiderosi di sostituire al tolemaico il sistema copernicano, secondo il quale sarebbe stata la terra a “roteare” attorno al sole, anziché il sole attorno alla terra.
Galilei ravvisa quindi la necessita’ inderogabile di un vero e proprio cambiamento epocale (la cosiddetta rivoluzione copernicana), proponendo di abbandonare – anche in teologia – ogni possibile riferimento alla concezione Tolemaica, sostituendola con quella Copernicana.
LA COSMOLOGIA COPERNICANA
In base alla cosmologia Copernicana e’ la terra che ruota attorno al Sole secondo leggi ben precise, rappresentate dalle famose tre Leggi di Keplero.
Sebbene queste Leggi fisiche siano al giorno d’oggi universalmente accettate vi sono alcune “sottigliezze” da considerare:
- la prima e’ che in base al Principio di Relativita’ Galileiano (formulato dallo stesso G.) il moto relativo di un corpo (p. esempio la Terra rispetto al Sole, o del Sole rispetto alla Terra) dipende dal sistema di riferimento, ovvero dal suo punto origine. Quindi, strettamente parlando il moto di rotazione della Terra, osservato sperimentalmente da Tycho Brahe (1588) e studiato da Copernico (nella sua opera De Revolutionibus orbium coelestium, 1543) e’ soltanto quello relativo al Sole.
- la seconda che le Leggi di Keplero, sia pur verificate dalle osservazioni astronomiche di Tycho Brahe, sono soltanto approssimate, in quanto caratterizzate sia da veri e propri errori sistematici che di misura.
- la terza che Galileo Galilei sembra attribuire un valore “assoluto” alla Cosmologia Copernicana, ovvero quello di una teoria anche matematicamente “esatta”. Ora noi sappiamo invece che tutte le leggi fenomenologiche, incluse quelle fisiche, sono sempre approssimate (ovvero sono sempre caratterizzate da errori di misura). Si tratterebbe quindi di un errore concettuale compiuto dallo stesso Galilei. Il quale, presentando la teoria copernicana come “esatta” avrebbe fatto una affermazione errata.
SULLA PRETESA LEGITTIMITA’ MORALE DEL PROCESSO A GALILEI
La questione cruciale riguarda la legittimita’ morale del tribunale dell’Inquisizione a giudicare per eresia nel merito Galileo Galilei riguardo:
- la validita’ scientifica della teoria copernicana.
- nonche’ il suggerimento verso teologi e studiosi cristiani di sostituire la concezione Tolemaica con quella Copernicana.
Sulla validita’ scientifica della teoria copernicana, sia pure nei limiti sopraindicati, non occorre ulteriormente soffermarsi- Tuttavia il problema riguarda la legittimita’ del tribunale dell’Inquisizione ad intraprendere “un giudizio di eresia” nei confronti di Galileo Galilei.
Il problema e’ infatti che nessuna competenza, nemmeno morale, puo’ essere ascritta al Tribunale dell’Inquisizione riguardo alla validita’ scientifica o meno della teoria Copernicana. Sulla questione del suggerimento compiuto dallo stesso Galilei verso teologi e studiosi cristiani, dato che si tratta anche qui di una teoria scientifica – suffragata peraltro da osservazioni astronomiche accurate -, appare del tutto legittimo e ragionevole.
LA COSMOLOGIA CLASSICA E LA FILOSOFIA DELL’ILLUMINISMO
Ma c’e’ un’altra questione fondamentale piu’ generale.
Infatti la cosmologia Copernicana, successivamente completata da Newton, e nota come Cosmologia Classica, appare oggi un modello addirittura rozzo e totalmente inadeguato in quanto basato:
- sulla logica aristotelica
- e sull’idea -concettualmente sbagliata – di una evoluzione deterministica dell’universo.
Modello (quello della Cosmologia Classica) che peraltro e’ alla base della filosofia Illuminista teorizzata da Immanuel Kant nella sua opera “Critica della ragion pura” (circa 1775) e foriera di sviluppi filosofici notevoli (alcuni fortemente negativi) e in parte popolari anche al giorno d’oggi (come il positivismo, l’idealismo, l’ateismo filosofico, il marxismo, il comunismo, il modernismo teologico, la teologia della liberazione, l’ideologia Woke, ecc.).
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(1) Fonte: documento originale 24 febbraio 2020.