
Un nuovo elemento emerge chiaramente nell’eresia modernista.
E’ quello portato avanti dal gesuita Spadaro. La tesi e’ quella di, credendosi impunito, osa definire Nostro Signore «malato e prigioniero dalla rigidità e dagli elementi teologici, politici e culturali dominanti del suo tempo», «indifferente alla sofferenza, stizzito ed insensibile; inscalfibilmente duro; teologo non misericordioso; beffardo ed irriguardoso; accecato dal nazionalismo e dal rigorismo teologico».
E pertanto conclude affermando l’assurdo lorigico secondo cui Gesu’ verrebbe addirittura convertito dalla donna pagana (una donna cananea della Fenicia). Vedasi al riguardo il Vangelo secondo Matteo (Mt15,21-28[1]) e il Vangelo secondo Marco (Mc7,24-30[2]). Vedasi al riguardo NOTA (1).
In realta’ nella posizione di Spadaro emerge semplicemente l’eresia modernista.
Spadaro e’ infatti (2) pieno di orgoglio luciferino, come lo e’ manifestamente anche Bergoglio. Lo stesso Bergoglio che oggi urla sguaiatamente che “tutti tutti siamo figli di Dio!” inclusi – questo ovviamente intende lui – i sodomiti e Trans LGBTQ, tutti impenitenti e per questo atei.
Ma si tratta – con ogni evidenza – soltanto di una infame BLASFEMIA da parte di Bergoglio, visto che i figli di Dio sono solo i fedeli di GESU’ CRISTO! Infatti dal Vangelo di Giovanni [Ioann. 1, 1-14] si legge:
“Quotquot autem recepérunt eum, dedit eis potestátem fílios Dei fíeri, his, qui credunt in nómine eius: qui non ex sanguínibus, neque ex voluntáte carnis, neque ex voluntáte viri, sed ex Deo nati sunt.”
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NOTA (1)
Durante l’itinerario nei territori delle città Tiro e Sidone, Gesù incontra una donna pagana di estrazione greca che lo implora di esorcizzare la figlia indemoniata. Gesù la liquida con reticenza opponendole il silenzio, ma la donna infastidisce gli apostoli che intercedono per lei chiedendo a Gesù di cedere alle sue lamentele.
« Esaudiscila, vedi come ci grida dietro!. » ( Matteo 15,23, su laparola.net.) |
Gesù ribatte di dover amministrare la sua missione solo per la salvezza del popolo ebraico: “Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele”. Allora la donna si prostra allora ai suoi piedi insistendo per l’esorcismo della figlia e Gesù la contesta freddamente affermando: “Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini”. La donna prendendo spunto dall’allusione di Gesù alla sua missione sorprende replicando: “È vero, Signore, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Gesù s’intenerisce per la fede con cui essa ha rivendicato il miracolo e le concede la guarigione della figlia.
« Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri. » ( Matteo 15,28, su laparola.net.) |
La pericope si chiude per Marco con la madre che corre a casa per verificare il miracolo e scopre la figlioletta distesa sul letto ed esorcizzata.
(2) Carlo Maria Viganò, Arcivescovo, 27 Agosto 2023.