
L’esistenza della Loggia B’nai B’rith dal 1843 e’ ben nota. Vedi https://www.bnaibrith.org/. Secondo alcuni studiosi ebraismo (in particolare la Loggia B’nai B’rith) e massoneria sarebbero strettamente collegati. A parte i simboli analoghi tra massoneria e Loggia B’nai B’rith (gioielli, mazze, collari e grembiuli), i membri dell’ordine osservano un rituale consistente in una mescolanza dei riti massonici di York e del rito Odd Fellows (https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=20599) ed inoltre la dottrina massonica sarebbe essenzialmente ebraica. E’ comunque storicamente certo che:
1) il B’nai B’rith abbia collaborato con il card. Augustin Bea prima e durante il Concilio Vaticano II. Ebbero infatti una relazione complessa, segnata da un significativo dialogo interreligioso e dalla stesura della dichiarazione Nostra Aetate. Lo scopo? La cancellazione della Missione Ebraica, cioe’ l’evangelizzazione attiva degli Ebrei ed evitare il ripetersi di conversioni clamorose come quella del Rabbino Capo di Roma Ysael Zolli avvenuta nel 1945 addirittura per mano di Papa Pio XII, Eugenio Pacelli (da convertito Zolli assunse il nome di Eugenio). Zolli, studioso dei Vangeli e della loro interpretazione linguistica in lingua aramaica (1), si era convertito per l’apparizione di Gesu’ Cristo avuta in sinagoga a Roma il giorno dello Yom Kippur del 1944 (2).
2) la caratteristica principale dello stesso Concilio e’ stata la fortissima influenza esercitata dal B’nai B’rith e dal simultaneo ingresso di molti massoni nella gerarchia ecclesiastica.
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(1) autore del “Il Nazareno. Studi di esegesi neotestamentaria alla luce dell’aramaico e del pensiero rabbinico” Copertina rigida – 1 aprile 2009, A. Latorre.