Fonte: https://www.jpost.com/opinion/article-809171

Un articolo interessante del Rabbi Shmuley Boteach su Jerusalem Post.

Il suo punto di partenza e’ la sua affermazione che gli Europei odino gli Ebrei (Why, they have been murdering Jews for 2,000 years, right?).

Seguendo lo stesso schema di ragionamento, tuttavia, uno potrebbe pensare che Dio stesso non ami troppo gli Ebrei (After all, isn’t He the one who allowed Jews to be murdered for two millennia?)

La questione e’ quindi se Dio ami gli Ebrei.

Cosa vuole Dio dagli Ebrei e perche’ non garantisce la sicurezza di Israele, la terra promessa ricostituita dopo 2000 anni? ([Why] Did God have to shatter the promise of security in our land so decisively?)

La questione e’ quindi quali possano essere le ragioni della continua insicurezza di Israele (delle continue guerre dal 1948 ad oggi).

La conclusione di SB

Qual’e’ la conclusione cui giunge SB? Che Dio non e’ antisemita: l’esistenza (la sopravvivenza) stessa degli Ebrei di Israele lo prova. Cio’ significa che gli Ebrei di Israele debbano continuare a combattere per la sopravvivenza loro e dei loro figli.

In attesa, beninteso, che Dio cambi atteggiamento.

La conclusione, paradossale, da parte di SB e’ l’aspettativa che Dio, dopo tante sofferenze del popolo Ebraico (NDR dall’avvento di Cristo in poi per 2000 anni), cambi finalmente atteggiamento verso Israele e il suo popolo.

Secondo SB , infatti “it’s high time that he (God) started showing His love rather than just talking about it.” Ovvero, secondo SB, “sarebbe (finalmente) giunto il tempo che Dio lo dimostri effettivamente e smetta solo di parlarne“!

E’ forse l’aspettativa dell’avvento, cioe’ del ritorno secondo i Cristiani, del Messia trionfante, ovvero di Gesu’ Cristo, il Figlio di Dio, che instaura nella sua gloria il Regno di Dio?