Un recente libro di un sacerdote USA don Charles Theodore Murr dal titolo Massoneria Vaticana, porta nuove informazioni molto importanti sul ruolo e influenza della massoneria nel Vaticano nel periodo successivo al CV2. Lo stesso sacerdote fu amico e assistente del monsignore canadese Edouard Gagnon (1918 – 2007), al quale Paolo VI commissiono’ una importantissima inchiesta interna per scoprire chi fossero (e sono) gli alti prelati massoni o amici della massoneria presenti nella curia romana.

Secondo Aldo Maria Valli sembrerebbe quasi la trama di un film tipo Angeli e demoni. Mentre invece e’ la storia, incredibilmente intrigante, raccontata da don Charles Theodore Murr.

(FORSE) STRAORDINARIE SCOPERTE

L’idea e’ che adesso – alla luce delle nuove (forse) straordinarie scoperte che il libro di don Murr rivela – sia possibile dare nuove interpretazioni di molti eventi che hanno coinvolto i pontefici, a partire dallo stesso Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II per giungere fino a Benedetto XVI. Tutti papi che – efficacemente o meno – tentarono in ogni modo di opporsi all’onda nera della mafia!

GLI UNA CUM SMENTITI

Di sicuro una e’ gia’ notevole, ed e’ quella che – contrariamente a quanto correntemente insinuato dagli UNA CUM ma evidentemente senza prove convincenti – Paolo VI combattesse decisamente (e come qui risulta che effettivamente combatte’) la massoneria. Quella stessa che si sarebbe poi manifestata tramite la perniciosa e mortifera Mafia di San Gallo, di cui il card. Carlo Maria Martini (noto modernista, nominato ciononostante cardinale da GP2) fu fondatore all’inizio degli anni 90.