PREGHIERE SERALI 28/08/22 (1)
PREGHIERA ONLINE DI DON ENRICO RONCAGLIA, su youtube channel:
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E QUI:
Deus in auditorium meum intende, Domine ad adiuvandum me festina’ (Salmo 69,2).
Deus in auditorium meum intende, Domine ad adiuvandum me festina’ (Salmo 69,2).
ROSARIO DEL PADRE (Suor Eugenia Ravasio (1))
Gloria
Gloria al Padre al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio
ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.
Credo di Nicea
Io credo in Dio, Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra.
E in Gesù Cristo,
Suo unico Figlio, nostro Signore,
il quale fu concepito di Spirito Santo
nacque da Maria Vergine,
patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso,
mori e fu sepolto; discese agli inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo, siede alla destra
di Dio Padre onnipotente:
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna. Amen
PREGHIERA AL PADRE:
«Padre, la terra ha bisogno di Te;
l’uomo, ogni uomo ha bisogno di Te;
l’aria pesante e inquinata ha bisogno di Te;
Ti preghiamo Padre,
torna a camminare per le strade del mondo,
torna a vivere in mezzo ai tuoi figli,
torna a governare le nazioni,
torna a portare la Pace e con essa la giustizia,
torna a far brillare il fuoco dell’amore perché,
redenti dal dolore, possiamo divenire nuove creature».
«O Dio vieni a salvarmi»
«Signore vieni presto in mio aiuto»
«Gloria al Padre … »
«Padre mio, Padre buono, a Te mi offro a Te mi dono»
«Angelo di Dio … ».
PRIMO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre nel giardino dell’Eden quando,
dopo il peccato di Adamo ed Eva, promette la venuta del Salvatore.
«Il Signore Dio disse al serpente: “poiché tu hai fatto questo, sii tu maledetto più di tutto il bestiame e più di tutte le bestie selvatiche, sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”». (Gen. 3,14-15)
Un’ «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»
«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
Angele Dei,
qui custos es mei,
me, tibi commíssum pietáte supérna,
illúmina, custódi,
rege et gubérna. Amen.
SECONDO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre
al momento del “Fiat” di Maria durante l’Annunciazione.
«L’Angelo disse a Maria: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”.
Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”». (Lc 1, 30 ss,)
Un’ «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»
«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
Angele Dei,
qui custos es mei,
me, tibi commíssum pietáte supérna,
illúmina, custódi,
rege et gubérna. Amen.
TERZO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre nell’orto del Gethsemani
quando dona tutta la sua potenza al Figlio.
«Gesù pregava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra. (Lc 22,42-44).
«Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: “Ecco, è giunta l’ora nella quale il Figlio dell’uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina». (Mt. 26,45-46). «Gesù si fece innanzi e disse loro: “Chi cercate?” Gli risposero: “Gesù il Nazareno”. Disse loro Gesù: “IO SONO!” Appena disse “IO SONO!” indietreggiarono e caddero a terra». (Gv 18, 4-6).
Un’ «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»
«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
Angele Dei,
qui custos es mei,
me, tibi commíssum pietáte supérna,
illúmina, custódi,
rege et gubérna. Amen.
QUARTO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre
al momento di ogni giudizio particolare.
«Quando era allora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Disse poi ai servi: “presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi e facciamo festa questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”». (Lc 15,20. 22-24)
Un’ «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»
«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
Angele Dei,
qui custos es mei,
me, tibi commíssum pietáte supérna,
illúmina, custódi,
rege et gubérna. Amen.
QUINTO MISTERO:
Si contempla il trionfo del Padre
al momento del giudizio universale.
«Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii allora una voce potente che usciva dal trono: “Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il “Dio-con-loro”. E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate”». (Ap. 21, 1-4).
Un’ «Ave Maria», 10 «Padre Nostro», «Gloria»
«Padre mio, Padre buono, a te mi offro, a te mi dono.»
Angele Dei,
qui custos es mei,
me, tibi commíssum pietáte supérna,
illúmina, custódi,
rege et gubérna. Amen.
«Salve Regina»
LITANIE DEL PADRE
Padre d’infinita maestà, – abbi pietà di noiPadre d’infinita potenza, – abbi pietà di noiPadre, d’infinita bontà, – abbi pietà di noiPadre, d’infinita tenerezza, – abbi pietà di noiPadre, abisso d’Amore, – abbi pietà di noiPadre, potenza di grazia, – abbi pietà di noiPadre, splendore di resurrezione, – abbi pietà di noiPadre, Luce di pace, – abbi pietà di noiPadre, gioia di salvezza, – abbi pietà di noiPadre, sempre più Padre, – abbi pietà di noiPadre, d’infinita misericordia, – abbi pietà di noiPadre, d’infinito splendore, – abbi pietà di noiPadre, salvezza dei disperati, – abbi pietà di noiPadre, speranza di chi prega, – abbi pietà di noiPadre, tenero dinanzi ad ogni dolore – abbi pietà di noi Padre, per i figli più deboli – noi ti imploriamoPadre, per i figli più disperati – noi ti imploriamoPadre, per i figli meno amati – noi ti imploriamoPadre, per i figli che non ti hanno conosciuto – noi ti imploriamoPadre, per i figli più desolati – noi ti imploriamoPadre, per i figli più abbandonati – noi ti imploriamoPadre, per i figli che lottano perché venga il tuo regno noi ti imploriamo Pater, Ave, Gloria per il Papa |
PREGHIAMO
Padre, per i figli, per ogni figlio, per tutti i figli, noi ti imploriamo: dona pace e salvezza in nome del Sangue del tuo Figlio Gesù ed in nome del Cuore sofferente della Mamma Maria. Amen
Padre mio, io mi abbandono a te
fa di me ciò che ti piace;
qualunque cosa tu faccia di me, ti ringrazio.
Sono pronto a tutto, accetto tutto,
purchè la tua volontà si compia in me
ed in tutte le tue creature;
non desidero niente altro, mio Dio.
Rimetto la mia anima nelle tue mani,
te la dono, mio Dio,
con tutto l’amore del mio cuore, perché ti amo.
Ed è per me una esigenza d’amore
il donarmi, il rimettermi nelle tue mani,
senza misura, con una confidenza infinita,
perché tu sei il Padre mio.
Preghiera di Fatima
Dio mio, io credo, adoro, spero e Vi amo. Io Vi domando perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, non Vi amano. [Prima Preghiera, l’Angelo nella primavera 1916 a Fatima]
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in ripazione degli oltraggi, dei sacrilegi, delle indifferenze da cui Egli medesimo è offeso. Per i meriti infiniti del suo Sacro Cuore e del Cuore Immacolato di Maria io Vi domando la conversione dei poveri peccatori.[Seconda Preghiera, l’Angelo nell’autunno 1916 a Fatima]
Angele Dei
Angele Dei,
qui custos es mei,
me, tibi commíssum pietáte supérna,
illúmina, custódi,
rege et gubérna. Amen.
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