
IL PUNTO DI PARTENZA DI IMMANUEL KANT: LA COSMOLOGIA NEWTONIANA
Nella sua “Critica della Ragion Pura” (1781)(1), il punto di partenza Immanuel Kant si fonda sulla Cosmologia Newtoniana (o classica) in base alla quale l’universo sarebbe uno spazio-tempo infinito sia nello spazio che nel tempo mentre la materia sarebbe costituita da punti materiali che si muovono secondo una legge deterministica (l’equazione di Newton appunto). Cio’ implica che la Cosmologia Newtoniana obbedisca alla logica classica, in cui cioe’ e’ possibile definire soltanto frasi logiche le quali siano vero o false. Quindi obbediscano necessariamente al Principio di Non-contradizione a due vie “vero” “o “falso” di Aristotele (2-way PNC, 384 a.C, Stagira, Grecia -Morte: 322 a.C., Eubea, Grecia).
Al riguardo Kant afferma che:
“nella filosofia trascendentale, sono solo le domande cosmologiche [cioè le proposizioni logiche] a cui possiamo chiedere una risposta soddisfacente“. [1]. Poi, sempre in riferimento alla Cosmologia (Newtoniana), aggiunge “al filosofo [cioè, egli stesso] non è consentito avvalersi di ogni possibile esperienza che si può dare in un esperimento ‘in concreto’, ma ciò che è contenuto nell’idea alla quale la sintesi empirica deve approssimarsi”.
Pertanto, è ovvio che la Cosmologia Newtoniana è considerata da Kant una verità assoluta. Questo gli fornì la convinzione che la ragione umana potesse cogliere qualcosa dell’ultima natura delle cose. In altre parole, secondo Kant, la Cosmologia Newtoniana sarebbe il paradigma del ragionamento logico/razionale.
LA FILOSOFIA DELL’ILLUMINISMO
Il risultato è quella che oggi può essere considerata una vera e propria dichiarazione di intenti la Filosofia dell’Illuminismo, quest’ultima essendo nelle parole di Kant “l’emergere dell’uomo dalla sua immaturità auto-generata“. In realtà egli appare in pieno accordo con la stessa filosofia poiché nello stesso rif. [1] lui afferma che “tra tutte le cognizioni speculative, la particolarità della filosofia trascendentale [è] che… non c’è dubbio [ovvero non esiste frase logica, EN] che sia insolubile“, nel senso che «dovrebbe essere sempre possibile affermare con certezza se la stessa frase logica è vera o falsa “.
Questa e’ infatti la base concettuale dell’Illuminismo: che, cioe’, qualunque frase logica l’uomo (illuminato, cioe’ dotto e saggio), sarebbe in grado di decidere se [la stessa frase] e’ vera o falsa (sic!). Si tratta quindi nient’altro che del sopracitato Principio Logico della Non Contraddizione a due vie ((2-way PNC), dovuto ad Aristotile.
L’ERRORE FONDAMENTALE DELL’ILLUMINISMO
Ma qual’e’ l’errore fondamentale dell’Illuminismo?
E’ proprio il punto di partenza! Cioe’ la Logica Classica!
Infatti l’universo (lo spazio-tempo) come lo conosciamo oggigiorno (quasi duecentocinquanta anni dopo Immanuel Kant e quasi trecento da Isaac Newton) non e’ affatto conforme alla Cosmologia Newtoniana! In particolare questo significa che l’universo non e’ affatto deterministico, contrariamente a quanto affermato da Newton e assunto come vero dallo stesso Kant. Cio’ implica necessariamente che l’universo non possa obbedire alla logica classica!
Infatti ora sappiamo che l’universo non solo e’ uno spazio-tempo curvo a 4 dimensioni (in cui tempo e spazio non sono affatto indipendenti), ma e’ altresi’ quantistico, cioe’ non e’ affatto deterministico nella sua evoluzione temporale, essendo al contrario stocastico (2). Cio significa che non e’ affatto deterministico!
QUINDI OLTRE ALLE FRASI VERE E FALSE VI SONO IN FISICA FRASI INDECIDIBILI, OVVERO CHE NON E’ POSSIBILE STABILIRE SE SIANO VERE O FALSE!
La risposta corretta e’ quindi la seguente: la logica dell’universo fisico e ‘ quella a tre vie (vero, falso e indecidibile). Questo l’abbiamo dimostrato sia per la Meccanica Quantistica che per la Gravita’ Quantistica (2). Inoltre piu’ recentemente l’abbiamo dimostrato anche per la Meccanica Classica. Questa conclusione, se adottiamo lo stesso metodo di Immanuel Kant, implica necessariamente che anche in filosofia e in teologia debbano esistere frasi logiche indecidibili. Per Teologia Cattolica si intende usualmente l’insieme delle possibili frasi logiche su Dio che sono dimostrare tali dalla Rivelazione. Tuttavia se pensiamo di estendere la stessa teologia anche alle frasi manifestamente indecidibili che si riferiscono al trascendente di Dio (ovvero che non facciano parte della Rivelazione di Gesu’ Cristo) allora ne segue che la logica corretta da usare anche in Teologia e’ necessariamente quella a tre vie (vero, falso o indecidibile).
Questa conclusione e’ possibile dimostrarla anche direttamente esaminando sia il Vecchio che Nuovo Testamento. Per esempio consideriamo la questione dei miracoli di Gesu’ Cristo in cui lui stesso ci chiede di credere (“Credete almeno nelle mie opere”). Per definizione i miracoli appartengono al trascendente e quindi non sono spiegabili razionalmente. Cioe’ non possiamo sapere “come” Gesu’ li compia ma crediamo che siano veri grazie alla testimonianza degli apostoli e al Vangelo. Il “come” resta quindi indecidibile!
_________________________________________________________________________
(1) Kant, I.: Critique of Pure Reason, Online Library of Liberty, Book 2, Chap. II, Sec. IV; https://oll. liber tyfund. org/ title/ ller- criti que- of- pure- reason
(2) Foundation of Physics nel 2022: 1) Foundations of Physics, Volume 52, Issue 1, id.30, 2022 2) Foundations of Physics, Volume 52, Issue 2, id.39 (2022).