
SINTESI: Il concetto stesso “UNA CUM Bergoglio” e’ pazzesco visto che non e’ papa!
Ritorniamo su un argomento ben noto, ovvero la questione della validita’/invalidita’ dei riti, e in particolare dei sacramenti – tra cui la Comunione, impartiti da sacerdoti che siano Una-Cum Bergoglio.
Tuttavia, secondo l’opinione diffusa tra i sostenitori della falsa chiesa bergogliana circola la pazzesca tesi (1) secondo cui:
“Affermare che i sacramenti amministrati in comunione con il Papa [Bergoglio] sono invalidi, sacrileghi e addirittura satanici costituisce senza dubbio un’eresia, e contrasta chiaramente con l’insegnamento dello stesso Concilio di Trento sulla validità degli stessi ex opere operato.“
Tesi teologica che denotiamo qui brevemente PRO-BERGOGLIO. Al riguardo il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC) si esprime chiaramente affermando che i sacramenti agiscono per il fatto stesso che l’azione viene compiuta (ex opere operato), e che “il sacramento non è realizzato dalla giustizia dell’uomo che lo conferisce o lo riceve, ma dalla potenza di Dio” (S. Tommaso d’Aquino). Infatti al canone 1128 del CCC si legge che:
I Sacramenti sono efficaci ex opere operato («per il fatto stesso che l’azione sacramentale viene compiuta»), perché è Cristo che agisce in essi e che comunica la grazia che significano, indipendentemente dalla santità personale del ministro. Tuttavia i frutti dei Sacramenti dipendono anche dalle disposizioni di chi li riceve. (2)
A ben vedere, si tratta dunque della questione-chiave, dal punto di vista teologico, sollevata a suo tempo (2020) nell’articolo del giornalista Simone Ortolani (1), il quale sosteneva appunto la suddetta tesi teologica. Occorre notare, infatti, che nell’articolo lo stesso Ortolani esponeva anche critiche serrate sul cosiddetto “caso Minutella”, critiche che appaiono ora non solo credibili ma totalmente giustificate (3). Quindi resta da chiarire la questione della invalidita’ della Tesi teologica pro-Bergoglio). A che punto siamo oggi?
CONFUTAZIONE RAZIONALE DELLA TESI PRO-BERGOGLIO
Si comprende quindi la necessita’ urgente di esaminare (nuovamente e a fondo) la questione. Qual’e’ dunque la base razionale della confutazione della Tesi Pro-Bergoglio?
Occorre osservare che il problema non riguarda affatto il (possibile) errore di un singolo sacerdote, errore (p.esempio, essere scomunicato o essere in peccato mortale) che non inficia affatto la validita’ del rito (purche’, naturalmente chi li riceve si trovi nelle disposizioni appropriate, ovvero non si trovi in peccato mortale).
Infatti il problema riguarda J.M. Bergoglio in persona, ovvero il fatto che:
1) non sia papa regolarmente eletto
2) impartisca insegnamenti in contrasto con il Depositum Fidei
3) sia molteplicemente eretico e apostatico e pertanto sia un falso profeta e anticristo.
ma soprattutto che le dimissioni di Benedetto, tramite la sua nota Declaratio, siano invalide in quanto non riguardano il Munus Petrinus in toto (l’incarico divino conferito al papa al momento della sua elezione, pertanto comprensivo delle funzioni Orandi, patendi e di Officium dello stesso Munus), bensi’ il solo “Officium” (ovvero l’esercizio pratico del Munus).
Inoltre, e’ ben noto al riguardo:
a) il punto di vista del Depositum Fidei, espresso da San Tommaso d’Aquino nella Summa theologiae secondo cui “Peccat quicumque audit missa haereticorum”, ovvero: “commette peccato chi partecipa alla messa degli eretici”.
b) il punto di vista teologico, ribadito dallo stesso Benedetto XVI, che cioe’ la S. Messa e l’eucarestia (e quindi tutti i sacramenti) debbano essere celebrati necessariamente – sotto pena della loro invalidita’ – in unione con il solo papa regnante (“Unus est Petrus”). Ne segue, infatti, necessariamente che il papa e’ e resta fino alla sua morte Benedetto XVI.
Quindi e’ cruciale chi sia il vero papa!
Da cio’ (4):
– l’invalidita’ dei riti e dei sacramenti impartiti da qualunque sacerdote che sia una-cum Bergoglio e quindi necessariamente anch’esso eretico!
– il fatto che, a causa dell’eresia molteplice di Bergoglio. chi partecipi consapevolmente a tali riti e sacramenti invalidi commetta peccato mortale!
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(1) Il “caso Minutella”: un po’ di chiarezza, articolo di Simone Ortolani, 11 Maggio 2020, https://www.corrispondenzaromana.it/il-caso-minutella-un-po-di-chiarezza/
(2) CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA, Compendio, https://www.vatican.va/archive/compendium_ccc/documents/archive_2005_compendium-ccc_it.html
(3) “L’esibizione costante delle pretese comunicazioni celesti lo aiuta ad accreditarsi presso piccole fasce di sacerdoti e gruppi di laici maggiormente propensi a lasciarsi suggestionare dal racconto di apparizioni, rivelazioni private e profezie. «Eravamo in parte delusi e scandalizzati da una certa deriva modernista e il passo successivo è stato quello di vedere in don Minutella un profeta dei nostri giorni. Ci diceva di essere stato scelto dalla Madonna come Suo inviato dal Cielo e di riceverne locuzioni», spiega un ex attivista del «piccolo resto». «Molti di noi eravamo realmente ispirati dal desiderio di servire il Vangelo, ma altri erano soltanto anticlericali guidati dall’odio verso la gerarchia, pontefice compreso, e vedevano in don Minutella un “liberatore dai cattivi”, il capo di una rivoluzione per liberare Roma dagli apostati».” (estratto dall’articolo di S. Ortolani (1))
(4) COME REFUTARE UN ANONIMO “UNA CUM”: L’INVALIDITA DEI RITI DEGLI ERETICI, Max Tex, 6 dicembre 2020, https://www.proselitismodellascienza.it/2020/12/06/critiche-e-commenti-ad-un-anonimo/