Riferimento: https://www.revelationvirgo.org/2022/02/05/itaque-iam-non-sunt-duo-sed-una-caro/
DALL’OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA (*)
Cor 1:26-31.
Fratelli: Considerate la vostra vocazione Tra di voi , pochi sono i sapienti di sapienza umana, pochi i potenti, pochi i nobili; ma Dio ha scelto coloro che il mondo dice stolti per confondere i sapienti, e coloro che il mondo chiama deboli a confusione dei forti. Or è per Lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale da Dio è stato fatto per noi sapienza e giustizia e santificazione e redenzione, affinché, come sta scritto: «Chi si vanta, si vanti nel Signore».
Matt 19:3-12.
In quel tempo si accostarono a Gesù dei Farisei per tentarlo, e gli dissero: «È lecito all’uomo ripudiare, per un motivo qualsiasi, la propria moglie?». Ed egli rispose loro: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina; e disse: “Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà con la moglie e i due saranno una sola carne”?
Gesu ci presenta le due vocazioni principali: il matrimonio e la consacrazione.
Anche nel matrimonio la legge e’ severa. Non e’ come quella del mondo, ovvero delle persone che non hanno fede in Lui e nemmeno quella degli ebrei del suo tempo che seguivano una legge (istituita da Mose’) che permetteva il divorzio. Cio’ proprio a causa della durezza del cuore.
Mentre invece il Signore viene a portare sulla terra un fuoco di carita’ , di amore e di grazia che noi riceviamo dai sacramenti. Quindi Gesu’ esige di piu’ dai cristiani e dai suoi discepoli. Proprio perche’ hanno i mezzi per portare a compimento la Legge del Signore.
Come era, del resto, sin da principio. Infatti ricevono quella grazia che li puo’ portare alla completa fedelta al Signore. In piu’ nel cristianesimo, rispetto alle altre culture e alla Legge antica, e’ contemplata una seconda possibilita’: cioe’ di rinunciare al matrimonio per consacrarsi al Signore, in vista del Regno dei Cieli. Cosicche la vita del consacrato, del sacerdote che si consacra a Dio, o del religioso o della religiosa, e’ una vita che in qualche modo anticipa quello che vivremo nell’aldila’. Cio’ che sara’ per tutti nel Paradiso, ovvero una vita casta. Questa seconda vocazione non e’ per tutti. Infatti, dice il Signore, e’ per coloro che possono capirla. Il Signore illumina la mente e il cuore di alcune persone perche’ siano facilitate a seguire il Signore e possano seguire questa strada straordinaria.
Oggi ricordiamo Sant’Agata (229 / 235 – Catania, 5 febbraio 251), una giovane catanese vissuta nel III secolo. Fu messa a morte, appunto a Catania, durante la persecuzione di Decio (249-251), per non avere mai tradito la professione della sua fede cristiana. Dopo la Vergine Maria, è una delle sette vergini e martiri ricordate nel canone della Messa. Essendo morta vergine e martire ha potuto godere di due vocazioni, quella della verginita e del martirio, la morte per Cristo. Sant’Agata e’ protettrice di Catania e contro le eruzioni dell’Etna.
Quello che importa e’ che ciascuno risponda alla propria vocazione in piena liberta’.
Cosi, in particolare, il matrimonio deve essere libero. Il Signore ama la liberta dei suoi figli.
Ma se c’e’ la liberta c’e’ anche l’affetto. Cosi ogni atto deve essere dettato dall’amore e dalla carita.
Sia lodato Gesu’ Cristo! Sempre sia lodato!
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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.
FROM THE HOMILY BY DON ENRICO RONCAGLIA (**)
Cor 1: 26-31. Brothers: Consider your vocation Among you, few are the wise men of human wisdom, few are powerful, few are noble; but God has chosen those whom the world says foolish to confuse the wise, and those whom the world calls weak to confuse the strong. Now it is through him that you are in Christ Jesus, who by God has been made for us wisdom and justice and sanctification and redemption, so that, as it is written: “Whoever boasts, may boast in the Lord”.
Matt 19: 3-12. At that time they approached Jesus of the Pharisees to tempt him, and they said to him: “Is it lawful for a man to divorce his wife for any reason?”. And he answered them, ‘Did you not read that the Creator from the beginning created them male and female; and said: “This is why man will leave his father and mother and unite with his wife and the two will be one flesh”?
Jesus presents to us the two main vocations: marriage and consecration. Even in marriage, the law is strict. It is not like that of the world, that is, of people who do not have faith in him and not even that of the Jews of his time who followed a law (instituted by Moses) that allowed divorce.
This is precisely because of the hardness of the heart. Instead, the Lord comes to bring to earth a fire of charity, love and grace that we receive from the sacraments. Therefore Jesus demands more from Christians and from his disciples. Precisely because they have the means to carry out the Law of the Lord.
As it was, moreover, from the beginning. In fact, they receive that grace that can lead them to complete faithfulness to the Lord.
In addition, in Christianity, compared to other cultures and the ancient law, a second possibility is contemplated: that is, to renounce marriage to consecrate oneself to the Lord, in view of the Kingdom of Heaven.
Thus the life of the consecrated person, of the priest who consecrates himself to God, or of the religious, is a life that somehow anticipates what we will live in the afterlife. What will be for everyone in Paradise, that is, a chaste life.
This second vocation is not for everyone. In fact, the Lord says, it is for those who can understand it. The Lord enlightens the minds and hearts of some people so that they are facilitated to follow the Lord so that they can follow this extraordinary path.
Today we remember Sant’Agata (229/235 – Catania, 5 February 251), a young woman from Catania who lived in the third century. She was put to death during the persecution of Decius (249-251) in Catania, for never having betrayed the profession of her Christian faith. After the Virgin Mary, she is one of the seven virgins and martyrs mentioned in the canon of the Mass. Having died a virgin and a martyr, she was able to enjoy two vocations, that of virginity and martyrdom, death for Christ. Sant’Agata is the protector of Catania and against the eruptions of Etna.
What matters is that everyone responds to their vocation in full freedom.
Thus, in particular, marriage must be free. The Lord loves the freedom of his children. But if there is freedom, there is also affection. Thus every act must be dictated by love and charity.
Praised be Jesus Christ! Always be praised!
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(*) This comment is written in real time during the homily. I apologize for any misinterpretation of Don Enrico’s words.
